Il blog di Italians for Darfur

mercoledì, giugno 27, 2007

La passerella di Parigi: "il silenzio uccide" ma le parole, da sole, non salvano.

"Il silenzio uccide". Ha esordito con queste parole il Primo Ministro francese Sarkozy, alla riunione del Gruppo di Contatto allargato per l'emergenza Darfur, il 25 giugno a Parigi. Una conferenza che per numero di partecipanti, assenti l'Unione Africana e il Sudan, quest'ultimo non compreso nella lista degli invitati, ha assunto le caratteristiche di un meeting internazionale di alto rilievo. Eppure, al di la' di tante parole di commiserazione, nessuna condanna esplicita al governo di Karthoum e' stata pronunciata ma, soprattutto, nessuna strategia di azione e' stata messa a punto.

L'ennesima passerella di capi di Governo si sarebbe conclusa quindi con un nulla di fatto, se l'Europa non avesse deciso di stanziare altri 70 milioni di euro tra aiuti umanitari e sostegno alla missione dell' Unione Africana. L'Italia ha promesso un sostegno esclusivamente di natura economica alla missione ONU-UA in Darfur, mentre sono gia' previsti cinque milioni e mezzo di euro per la Cooperazione italiana in Sudan. Erano rappresentate anche la presidenza delle Nazioni Unite, la Russia, la Lega Araba e la Banca Mondiale. E'stato ribadito il sostegno alla missione econgiunta UA-ONU di 23.000 unita' e l'impegno a portare i ribelli e il governo sudanese a sedere a un tavolo di pace. Fatto assai singolare, la conferenza, durata solo quattro ore, non ha prodotto nessun comunicato ufficiale, condizione probabilmente imposta dalla Cina per la sua partecipazione.Il prossimo appuntamento e' per settembre a New York.

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