Il blog di Italians for Darfur

martedì, febbraio 26, 2008

Anniversario di sangue

Italians for Darfur, a 5 anni dal conflitto
400mila morti e 2,8 milioni di sfollati

“Oggi ricorre l’anniversario dell’inizio del conflitto in Darfur. Domenica scorsa Italians for Darfur e Articolo 21 hanno promosso un evento che ha visto l’adesione di artisti (Monica Guerritoree, Fiorella Mannoia e Mariella Nava) e numerose associazioni umanitarie. Nonostante la grande mobilitazione mondiale su questa tragedia, in Darfur si continua a morire”.
E’ quanto rende noto un comunicato del movimento per i diritti umani Italians for Darfur, promotore in Italia della campagna per il Darfur.
“Dal 18 febbraio scorso il Governo sudanese – sottolinea la nota - ha ripreso i bombardamenti aerei sulla regione, concentrando gli attacchi nei dintorni di Abu Sarraw, Darfur Occidentale. Ufficialmente si è trattata di un’azione mirata contro i ribelli del Movimento di Giustizia ed Uguaglianza, uno dei gruppi che si contrappongono al regime di Khartoum, ma i rappresentanti di Ocha, il coordinamento delle Nazioni Unite per gli aiuti umanitari, hanno rilevato che le vittime dell’attacco erano tutti civili. Negli ultimi 10 giorni - secondo i dati che ci hanno inviato Save Darfur Coalition e International Crisis group - hanno perso la vita circa seicento persone, per lo più donne e bambini. Gravi anche le conseguenze logistiche e umanitarie per la popolazione. Almeno 20.000 sono i senzatetto in quest'area, molti dei quali hanno deciso di raggiungere il Ciad per trovare rifugio nei campi profughi del paese. In Darfur non c’è più posto.
Da metà dicembre all'inizio di gennaio, i combattimenti tra la fazione di Ibrahim di Khalil del Jem e le milizie spalleggiate dal governo posizionate a nord della capitale del Darfur Occidentale, El Geneina, hanno causato conseguenze gravi (atti di violenza, saccheggi e vittime) per circa 160.000 persone, mentre 57 mila sono state costrette a fuggire a causa dell’offensiva che ha distrutto le strutture di accoglienze di organizzazioni non governative dove erano assistite. Nel 2007 più di 300.000 darfuriani sono scampati alla violenza del conflitto, portando il numero totale degli sfollati a 2,8 milioni.
L’aumento dei rifugiati nei campi di accoglienza ha comportato un drastico peggioramento delle condizioni di vita: gli indicatori di malnutrizione in alcune aree hanno superato le soglie di urgenza. Attualmente in Darfur sono presenti circa 13.000 operatori umanitari che tentano di portare ogni giorno assistenza a più di 4 milioni di persone”.“Intanto, sul fronte della diplomazia si muove qualcosa. L'inviato speciale cinese per il Darfur, Liu Guijin, è giunto nei giorni scorsi a Khartoum per una visita di cinque giorni che lo porterà proprio nella regione occidentale del Darfur colpita dagli ultimi attacchi. Ci auguriamo – conclude la nota - che questa iniziativa possa determinare la ripresa del processo di pacificazione in Sudan”.
Roma, 26 febbraio 2008

NB. Il comunicato è stato ripreso da tutte le agenzie.
Vi segnalo un po' di link:

Radio Vaticana

La Repubblica

L'Occidentale

Il Tempo

Etichette: , ,