Il blog di Italians for Darfur

domenica, maggio 04, 2008

Gli aerei di Karthoum bombardano i villaggi al Nord, l'UNAMID evacua i feriti.

I peacekeepers dell'UNAMID, la missione congiunta ONU-UA in Darfur, possono fare ben poco, allo stato attuale, per placare la falce che continua ad abbattersi dall'alto sulla popolazione indifesa del Darfur: le incursioni dell'aviazione sudanese (SAF), infatti, spesso accompagnate ad attacchi al suolo delle forze regolari e delle milizie janjaweed, continuano a provocare decine di morti e feriti. Dei 26.000 caschi blu promessi, ne sono stati dispiegati solo 9000.
I caschi blu hanno evacuato i feriti provocati dall'ultimo bombardamento aereo ai villaggi di Umm Sidir, El Hashim e Heles nel Nord Darfur, giovedì scorso, dopo aver prestato i primi soccorsi con un team medico. L'intervento è stato condotto in coordinamento con le stesse autorità sudanesi.

L'esercito sudanese è uno dei più grandi in Africa: conta almeno 150.000 uomini, ma diverse sono le forze paramilitari al soldo del governo. Nel 2007, le spese militari sono salite a oltre 3 miliardi di dollari, che sottraggono al Paese oltre il 50% del profitto ottenuto dalla vendita del petrolio.

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