Il blog di Italians for Darfur

lunedì, agosto 04, 2008

Sudan - Aggiornamento International Crisis Group - Luglio 2008

Il Procuratore della Corte Penale Internazionale Luis Moreno-Ocampo, il 14 luglio, ha chiesto l’arresto del Presidente del Sudan al-Bashir per genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra. L’Unione Africana, la Lega Araba e la Cina hanno messo in evidenza che tale accusa potrebbe procurare seri danni al processo di pace. Il National Congress Party (NCP - del Presidente Bashir) ha organizzato numerose proteste contro la decisione.
Inoltre, Bashir, nel corso della visita in Darfur del 23 luglio, accompagnato da funzionari di Stati Uniti e Gran Bretagna, ha sottolineato gli sforzi per la pace condotti in questo periodo dal suo governo, sebbene fonti vicine ai ribelli abbiano parlato di successivi attacchi da parte dell’esercito regolare. Alla fine di luglio è uscita la notizia di piani per una conferenza sul Darfur, con una larga partecipazione dei movimenti di opposizione.
Il 31 luglio è stato votata dal Consiglio di Sicurezza ONU la prosecuzione della missione UNAMID per un altro anno (con l’astensione degli USA). Nel corso dei lavori si è discussa la possibilità di sospendere l’accusa a Bashir (ipotesi circolata negli ambienti diplomatici nei giorni precedenti), considerata tuttavia da Francia e Gran Bretagna come troppo prematura. In questo mese inoltre si sono registrati due attacchi contro i peacekeepers dell’UNAMID (il 9 ed il 17 luglio, quest’ultimo che ha portato alla morte di 7 militari).
Le truppe del Nord e del Sud si sono ritirate dalla regione contesa dell’Abyei, dove, nel mese di maggio, si sono registrate forti tensioni. Il Sudan ha proposto la ripresa di relazioni diplomatiche con il Chad, interrotte dopo gli attacchi del Justice and Equality Movement (JEM) a Khartoum nel mese di maggio; inoltre 8 ribelli sono stati giustiziati per il loro coinvolgimento negli attacchi del JEM.
Il 7 luglio è stata approvata la legge che prevede nuove elezioni nel paese per il 2009, le prime “libere” dopo oltre 20 anni; il supporto delle opposizioni e dei movimenti ribelli è al momento fortemente condizionato dalle preoccupazioni circa possibili vantaggi per il NCP. Il leader del Sudan People’s Liberation Movement (SPLM), Salva Kiir ha annunciato la sua candidatura come Presidente.Fonte
Crisis watch, International Crisis Group, n. 60, 1 agosto 2008: testo tradotto da
Stefano Cera per IB4D.

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