Il blog di Italians for Darfur

giovedì, aprile 09, 2009

Iniziative diplomatiche per il Darfur

Gli Usa propongono il dialogo a Khartoum
ma solo se si permetterà alle Ong di tornare


ll Sudan Tribune oggi riprende a tutta pagina le dichiarazioni dell'inviato speciale Usa J. Scott Gration al termine dei colloqui a Khartoum con esponenti del governo.
L’esponente dell’amministrazione Obama ha avanzato la richiesta al governo sudanese - posta come un suggerimento e non come un’imposizione - di permettere ad alcune delle tredici organizzazioni non governative espulse dopo l’emissione del mandato da parte della Corte penale internazionale di arresto per il presidente Al Bashir, di rientrare in Darfur per riprendere l’assistenza degli sfollati rifugiati nei campi della regione. In alternativa, Gration ha proposto di sostituirle quelle cacciate con altre organizzazioni internazionali che abbiano sufficiente esperienza e siano ritenute affidabili dai donatori. Secondo il giornale Al-Hayat, che ha riportato alcune notizie sui colloqui riservati, se il Sudan accettasse la proposta di Washington, gli Usa riprenderebbero il dialogo con Khartoum interrotto con l’amministrazione Clinton e inaspritosi con l’era Bush.
Gli Stati Uniti fanno perno sull’interesse che potrebbe avere il governo sudanese a normalizzare i rapporti diplomatici, sospesi lo scorso giugno dalla precedente amministrazione, e a ottenere la sospensione delle sanzioni attualmente in corso nei confronti di molte aziende del Sudan.
L'inviato Usa ha definito la crisi umanitaria in Darfur una priorità per Washington. Ha poi ribadito la necessità di arrivare a un cessate il fuoco che consenta agli sfollati di poter tornare nei propri villaggi e l'applicazione dell'accordo di pace raggiunto dopo vent’anni di un sanguinoso conflitto nel 2005 tra nord e sud del Paese.