Il blog di Italians for Darfur

venerdì, maggio 08, 2009

Smontata la campagna di disinformazione sul Darfur

SUDAN: ITALIANS FOR DARFUR, NUOVE ONG ABBIANO AUTOREVOLEZZA =
Rimane alta preoccupazione per diniego a rientro delle 13 espulse. Nuovo rischio epidemie

Roma, 8 mag. (Adnkronos) - "Accogliamo con soddisfazione le notizie provenienti dal Sudan che attraverso Hassabo Mohammed Abdelrahman, presidente della Commissione sudanese per gli affari umanitari, si dice pronto ad accogliere nuove organizzazioni non governative occidentali nella regione del Darfur. Ma ci preme sottolineare che la preoccupazione per il diniego al rientro delle 13 ong espulse lo scorso marzo rimane alta".
E' quanto afferma, in una nota, Antonella Napoli, presidente di Italians for Darfur.Sottolineando come la preoccupazione sia stata espressa anche dall'onorevole Margherita Boniver, in missione in Darfur come inviato speciale del Ministro degli Esteri per le emergenze umanitarie, Napoli aggiunge che "ci auguriamo che le organizzazioni autorizzate ad operare in Darfur siano di pari autorevolezza ed adeguatezza al ruolo che dovranno svolgere nella regione sudanese"."Speriamo che l'appello rivolto dal responsabile per gli Affari umanitari dell'Onu John Holmes, affinche' si approntino interventi immediati per il Darfur, sia presto accolto e che gli annunci di Khartoum si trasformino in provvedimenti concreti" si legge ancora nella nota della associazione onlus da anni impegnata nella campagna pro - Darfur.
"Come abbiamo piu' volte denunciato nelle ultime settimane - prosegue Napoli - la situazione in Darfur e' di grande emergenza e Ocha, il Coordinamento degli aiuti umanitari dell'Onu, insieme alle organizzazioni locali riesce a garantire il minimo di sussistenza agli sfollati. Ma le limitazioni sono enormi e lo standard attuale e' al limite della sopravvivenza come ha sottolineato lo stesso responsabile per gli aiuti umanitari delle Nazioni Unite al suo arrivo a Khartoum. Il funzionario Onu ha ribadito che l'espulsione delle 13 ong ha creato un vuoto in termini di capacita' (di distribuzione degli aiuti) che si deve riempire al piu' presto per evitare un ulteriore aggravamento della crisi umanitaria"."Come da noi denunciato durante la Giornata mondiale per il Darfur - sottolinea il presidente dell'associazione -l'emergenza piu' pressante e' quella per la salute. Da settimane, infatti, in alcuni campi del Darfur e' in atto un'epidemia di meningite e con la stagione delle piogge potrebbe diffondersi il colera. Bisogna, quindi, fare presto e permettere a operatori qualificati di riprendere l'assistenza di milioni di persone che - conclude Napoli - altrimenti saranno esposte al diffondersi di queste gravi malattie'.

(Ses/Gs/Adnkronos) 08-MAG-09 11:18