Il blog di Italians for Darfur

mercoledì, ottobre 07, 2009

La guerra in Darfur non è finita

Come abbiamo più volte denunciato noi negli ultimi mesi, anche Human Rights Watch (HRW) afferma che la "guerra in Darfur non è finita".
L'organizzazione internazionale per la difesa dei diritti umani, contraddicendo le recenti affermazioni dei responsabili della missione di pace nella regione dell'ovest del Sudan, teatro di una guerra civile, denuncia che ''nel Darfur gli scontri tra le Forze armate sudanesi guidate dal partito al potere a Khartoum e i ribelli e i bombardamenti alla cieca dimostrano che la guerra non si è conclusa".
Human Rights Watch ha anche esortato le autorità sudanesi ad impegnarsi nelle riforme per garantire il rispetto dei diritti fondamentali in vista delle elezioni nell'aprile 2010 e ha chiesto loro di mettere fine "agli arresti arbitrari" degli attivisti dell'opposizione. "Il Sudan è a un crocevia", scrive HRW, "può decidere di rispettare al meglio i suoi impegni o permettere che la situazioni si deteriori con le pratiche repressive", sottolinea Georgette Gagnon, direttore dell'organizzazione per l'Africa,.
In questi giorni, intanto, si è aperta a Mosca una riunione sul Darfur cui partecipano i rappresentanti di Sudan, Russia, Stati uniti, Cina, Francia, Regno unito e Unione europea ai quali è stata inviata una lettera aperta, firmata da varie organizzazioni non governative tra cui la nostra associazione, attraverso la quale si chiede un maggiore impegno nei confronti delle emergenze in Darfur e Sud Sudan, dove la tensione è sempre più alta. Il comandante uscente delle operazioni militari della FOrza Onu-Ua (Unamid) in Darfur, Martin Luther Agwai, aveva affermato a fine agosto che la fase di guerra era terminata: secondo le ultime stime Onu in Darfur sono morte 300mila persone e 2,7 milioni sono state costrette ad abbandonare le loro case.

(fonte afp)