Il blog di Italians for Darfur

venerdì, gennaio 08, 2010

Comunicato SUDAN365

Al via campagna internazionale per scongiurare un nuovo conflitto
Italians for Darfur: il governo italiano faccia la sua parte.
Bisogna agire ora perché domani potrebbe essere troppo tardi
Partirà il 9 gennaio una campagna internazionale che vedrà impegnati migliaia di attivisti e celebrità che nel corso del 2010 daranno luogo ad eventi in almeno 15 Stati in uno sforzo internazionale coordinato, lanciando un appello ai leader del mondo a prendere urgentemente provvedimenti atti a prevenire il riaccendersi e il propagarsi del conflitto in Sudan.
La campagna Sudan365, promossa da Italians for Darfur e rilanciata da ‘Articolo 21’ e ‘Artisti socialmente utili’, è stata presentata oggi nella Sala Mappamondo della Camera dei Deputati.
Quello italiano è solo uno dei tanti eventi organizzati dalla coalizione di associazioni e gruppi, tra cui Italians for Darfur, Amnesty International, Save Darfur, FIDH, Refugees Internatrional , Human Rights Watch, e molte altre, che si occupa da anni della difesa dei diritti umani .
La campagna durerà tutto l’anno.
“Stiamo assistendo da diversi mesi a un grave intensificarsi delle violenze interetniche nel Sud Sudan – ha ricordato Antonella Napoli. presidente di ‘Italians for Darfur’ e autrice del libro – denuncia ‘Volti e colori del Darfur – Edizioni Gorée - mentre la crisi in Darfur continua e si aggrava ogni giorno di più. Basti pensare ai 5 caschi blu uccisi in due diversi attacchi poche settimane fa. Il 2010 pone serie minacce ai diritti umani in Sudan che possono essere prevenute solo se i governi agiscono ora. Restano poco più di 365 giorni e una mole enorme di lavoro da fare prima che la grande conquista del CPA svanisca. Le autorità sudanesi e la comunità internazionale devono aumentare il loro impegno nel realizzare pienamente quel trattato e mantenere così la pace a cui ha portato con grandi difficoltà”.
“Il popolo del Sudan ha sperimentato 22 anni di guerra civile – ha sottolineato la Napoli – e oggi si è sull’orlo di un nuovo conflitto. Riteniamo reale il rischio che l’accordo possa essere disatteso e che la tregua sia ‘rotta’, favorendo il ritorno della furia devastante della guerra, con disastrose conseguenze per il popolo del Sudan e per l’intera regione”.
“Per questo chiediamo al nostro Governo – ha concluso il presidente di Italians for Darfur - testimone dell’attuazione dell’accordo del 2005, di produrre un intenso sforzo diplomatico nel prossimo anno, sfruttando i buoni rapporti sia politici sia commerciali con il Sudan, per chiedere il rispetto di quel trattato garantendo così il mantenimento della pace”.
Sudan 365 è supportato da alcuni dei più famosi percussionisti del mondo, tra cui Phil Selway, Radiohead; Stewart Copeland, The Police; Nick Mason, Pink Floyd; Jonny Quinn, Snow Patrol; Caroline Corr; Richard Jupp, Elbow; Middle Eastern, Mohammed Mounir, Mustapha Tettey Addy e Tony Esposito, testimonial della campagna italiana.
"La musica puó arrivare lí dove nemmeno i governi arrivano", ha detto il musicista e percussionista napoletano.
"Il Darfur è un esempio tipico di una guerra illogica, una guerra infame, una guerra di incivltà". Per Esposito, "il paradosso è che nessuno sa perché‚ si combatte in Darfur. Si sa solo che i rifugiati vengono attaccati sia dai ribelli che dalle forze governative. Ogni giorno muoiono centinaia di bambini e donne, senza sapere il perché‚ di questa guerra".