Il blog di Italians for Darfur

venerdì, marzo 12, 2010

DARFUR, A RISCHIO FIRMA ACCORDO DI PACE

ITALIANS FOR DARFUR, PREOCCUPA RICHIESTA JEM DI RINVIO VOTO

(ANSA) - ROMA, 12 MAR - 'La firma dell'accordo di pace tra il Movimento Giustizia e Uguaglianza e il governo sudanese, prevista per il prossimo 15 marzo, è a rischio. Lo afferma in una nota 'Italians for Darfur', associazione promotrice della campagna umanitaria per il Sudan.
"Le notizie che arrivano da Khartoum sono molto preoccupanti - dichiara Antonella Napoli, presidente dell'associazione - il nuovo appello del Jem, che continua a chiedere il rinvio delle elezioni e la sospensione degli attacchi contro i civili nell'area di Jebel Marra, suona più come un ultimatum che rimette in discussione i presupposti del 'cessate il fuoco' concordato il mese scorso con Khartoum. I nuovi colloqui tra le due parti, che dovrebbero sottoscrivere nei prossimi giorni l'accordo vero e proprio, non sono neanche iniziati. Anzi. Ahmed Hussein Adam, portavoce del Movimento, poco più di 24 ore fa, ha annunciato che "nessun accordo di pace si può concludere se il processo elettorale non si ferma fino all'attuazione di una serie di misure che dovrebbero essere incluse nel testo da sottoscrivere il 15 marzo".
"Secondo il gruppo ribelle - prosegue Napoli - le elezioni vanno rinviate per consentire il rientro degli sfollati nei propri villaggi affinché si possa realizzare un nuovo censimento della popolazione e una registrazione corretta degli aventi diritto al voto. Il Jem, inoltre, chiede che 'venga modificata la legislazione vigente nel Paese che limita le libertà pubbliche'. Ahmed ha definito i recenti attacchi dell'esercito sudanese in Darfur 'un comportamento opportunistico che dimostra, ancora una volta, che non ci si può fidare di Khartoum, interlocutore poco credibile' e ha aggiunto che il Jem sta valutando la situazione e che le violazioni del 'cessate il fuoco' possono spingerli a prendere una decisione radicale".
"Se questi sono i presupposti - conclude il presidente di Italians for Darfur - il nostro timore che questo fragile e troppo entusiasticamente celebrato 'accordo di pace' possa saltare, appare purtroppo sempre più fondato".
Roma, 12 aprile 2009