Il blog di Italians for Darfur

martedì, agosto 03, 2010

Missioni: vile decisione Italia di lasciare Darfur

"Mentre il Consiglio di sicurezza dell'Onu rinnovaall'unanimità la missione di pace in Darfur e laComunità internazionale é sempre più impegnata aprevenire una nuova guerra civile in Sudan, l'Italia - conil voto finale oggi in Senato - sceglie di abbandonare laregione dove é in corso la più grande crisi umanitariadel mondo con la scusa di non aver ottenuto i visti per imilitari che dovevano dare supporto a Unmid".
E' quanto denuncia l'associazione 'Italians for Darfur,promotrice della campagna per il Sudan in Italia.
"Venire meno agli impegni nei confronti del Darfur - silegge in una nota - non é solo una decisione politicasbagliata che causa un danno d'immagine al nostro Paese, chenega il suo contributo all'Onu - che tra l'altro si eraproposta di sbloccare i problemi burocratici che bloccavanola missione italiana - per il mantenimento della pace inSudan, ma é anche un'azione vile soprattutto perchèl'Italia é tra i garanti del rispetto dell'accordo di pacedel 2005 che sancì la fine dell'ultra ventennale guerracivile tra Nord e Sud".
"Questa grave decisione arriva nella fase più cruentadel conflitto in Darfur- sottolinea Antonella Napoli, presidente dell'associazione - che oggi é più violentoche mai. Lo testimoniano gli oltre mille morti negli ultimidue mesi. Mezzo milione di darfuriani rischia di nonricevere le razioni alimentari, da cui dipendono per lasopravvivenza, a causa delle proibitive condizioni disicurezza peggiorate dopo gli ultimi pesanti scontri traforze governative e forze ribelli nel centro e nel nordDarfur, che hanno tagliato i principali nodi stradalidell'area. Dal 2008 ad oggi 17 operatori umanitari sonostati rapiti e 27 peacekeepers dell'Unamid hanno perso lavita e il bilancio rischia di aggravarsi visti i semprepiù frequenti attacchi ai caschi blu, - conclude la Napoli- spesso non adeguatamente equipaggiati".

Roma, 3 agosto 2010

2 Comments:

  • non conosco nei dettagli la faccenda ma sembra che il problema stia tutto nella mancanza di risorse da sfruttare una volta consolidata la presenza militare in Darfur. In poche parole, se mandiamo i nostri soldati non avremo un ritorno economico. Gli eserciti non si muovono mai per socpi umanitari, si muovono sempre per scopi economici, poi le intenzioni vengono decorate con le nobili ghirlande degli scopi umanitari

    By Anonymous Tommaso Canziani, at 3:54 AM  

  • Scusa, come non detto. É tuto merito del nostro patto commerciale col dittatore del Sudan...

    By Anonymous Tommaso Canziani, at 4:40 AM  

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