Il blog di Italians for Darfur

domenica, dicembre 26, 2010

18000 civili in fuga da Khor Abeche

Lo rivelano fonti ufficiali delle Nazioni Unite: 18000 civili sono in fuga dall'area di Khor Abeche, teatro negli ultimi giorni di fortissimi scontri tra forze ribelli dello SLA di Minnawi e le forze governative sudanesi, sempre pià impegnate nella riconquista del controllo del Darfur orientale e meridionale. Nel frattempo altre fazioni di ribelli, tra cui il JEM, si stanno alleando nella resistenza alle truppe sudanesi.
Gli sfollati versano in terribili condizioni, senza acqua, cibo e riparo. Sostano tutti nei dintorni di Shangil Tobaya, sede di una base UNAMID.

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Arrestato Mudawi Ibrahim Adam, fondatore di SUDO.

Il Dott. Mudawi Ibrahim Adam, fondatore e presidente di SUDO (Sudan Social Development Organisation), un’importante ONG sudanese, e noto difensore dei diritti umani in Sudan, è stato arrestato il 22 dicembre e condannato a un anno di carcere.
Dal 2003 al 2005 il difensore dei diritti umani in Darfur , che per questo era stato insignito piu volte di prestigiosi premi per i diritti umani a livello internaizonale, era già stato arrestato tre volte, per un totale di 18 mesi di carcere, molti dei quali in isolamento.
Il Dott. Mudawi Ibrahim Adam è solo l'ultimo di una ormai lunga lista di detenuti politici in Sudan.

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giovedì, dicembre 16, 2010

Mostra dedicata ai bambini sostiene 'Italians for Darfur'



Dal 17 dicembre al 7 gennaio , presso l'art gallery del "Dolce Vita cafè" in via Italia a Battipaglia , sarà possibile visitare la mostra fotografica dal titolo "Nessundorma" . Ad organizzarla i fotografi battipagliesi Alfonso Tortorelli, Francesco Iannotti e Lello Sozio . A presentarla l'associazione culturale "Officina 31" . La mostra gode del patrocinio dell'associazione per i diritti umani "Italians for Darfur" . Presieduta dalla giornalista Antonella Napoli , della quale saranno esposti alcuni scatti tratti dal reportage fotografico "Volti e Colori del Darfur" edito da Gorèe. " Abbiamo fortemente voluto questa mostra - spiegano gli organizzatori - per dare un messaggio diverso in questo Natale 2010. Un messaggio che va oltre gli addobbi e le luci colorate, e che riporta l'attenzione sui temi della solidarietà e dei diritti umani. Temi che, soprattutto in occasione del Natale, devono essere tenuti presente, per potere incarnare il vero spirito della ricorrenza ". La mostra, infatti, sarà l'occasione per avviare una raccolta fondi da devolvere a "Italians for Darfur"che da anni è attiva nella difesa dei diritti degli abitanti di questa regione del Sudan, martoriata da conflitti che hanno costretto ben 2 milioni di persone alla fuga, e che dal 4 al 13 gennaio sarà in missione in Sudan, per verificare l'andamento dell'assistenza umanitaria nella regione occidentale. La mostra guarda, dunque, al Sud del Mondo, raccontando attraverso gli occhi delle vere vittime dell'eterna discrasia tra oriente e occidente, i bambini, la povertà e al contempo la voglia di vivere di chi ha avuto la sfortuna di nascere in una terra dove la cometa non brilla e dove Babbo Natale non esiste. In esposizione foto scattate in varie nazioni: dalle riserve indigene del Costarica, al Brasile, fino all'Africa .

Una iniziativa che vede l'arte e la beneficenza insieme, per dare al Natale un valore in più.

mercoledì, dicembre 15, 2010

Nord e Sud Darfur ancora sotto attacco, caccia ai ribelli di Minnawi

Si fanno più intensi gli scontri tra l esercito sudanese e le forze ribelli asserragliate in Darfur. Dopo gli ultimi attacchi al villaggio di Khor Abeche, Sud Darfur, del 10 e del 11 dicembre, che ha causato lo sfollamento di almeno 45 civili, la situazione sta lentamente migliorando ma rimane molto tesa.
Attaccate anche postazioni dell'armata di Minnawi,unico firmatario degli accordi di pace del 2006.Sono state colpite, lo scorso giovedì, Dar es Salaam e Shangil Tobayi nel Nord Darfur.

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mercoledì, dicembre 08, 2010

Stretta di Khartoum contro Minnawi, estromesso dal governo di transizione.

Il leader moderato del Sudan Liberation Army, Minni Arcua Minnawi, è stato estromesso dal Transitional Darfur Regional Authority (TDRA) previsto dagli accordi di pace per il Darfur, siglati nel maggio 2006.
Il governo accusa il movimento armato di aver violato proprio quegli accordi muovendosi oltre l'area di influenza a loro concessa, verso Sud, e ora è stato dichiarato obiettivo strategico delle forze armate sudanesi.
Solo un mese fa Minnawi aveva esacerbato le tensioni con il governo centrale, che accusava di non aver implementato più del 15% del Darfur Peace Agreement.
Ieri, 7 dicembre, 18 persone dello staff del TDRA sono state arrestate e la sede evacuata.

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lunedì, dicembre 06, 2010

Convegno

"Il futuro del Sudan. Dal referendum per la secessione del Sud,
al ruolo della UE nella politica di stabilità in Africa"


Roma, Parlamento Europeo, Via IV novembre 149,
Sala delle Bandiere, h. 16.30.

Intervengono:

Guido Milana, Europarlamentare.

S.E Aler Deng Ruai Deng, Ambasciatore Sudan

Antonella Napoli, giornalista e presidente 'Italians for Darfur'

Ahlam Abou Zaid, Ambasciata Sudan, Roma

Padre Giulio Albanese, Comboniani.

Alessandro Politi, Security World Advisor


Coordina: Emanuela Irace

venerdì, dicembre 03, 2010

Sale la tensione in Sudan: uccise dodici persone in un attacco a Kouider Zerrouk

Uccisi 10 militari e 2 civili da un commando non identificato nell'area di Kouider Zerrouk.
Un gruppo di soldati dell'Esercito di Liberazione del Popolo Sudanese, (esercito del sud Sudan) è caduto in un'imboscata che ha coinvolto anche la popolazione locale. La notizia si è appresa solo oggi, ma l'episodio si è verificato nella mattinata di ieri.
Non è ancora ben chiaro da chi sia stato organizzato questo attacco ma l'Spla punta il dito contro Khartoum.
Il portavoce della missione delle Nazioni Unite in Sudan (Unmis), Kouider Zerrouk ha confermato l'attacco che è avvenuto nello Unity State Zerrouk.
Le forze armate sudanesi hanno negato che proprie truppe abbiano partecipato all'imboscata. Il portavoce della Saf ha infatti dichiarato: "E' completamente falso. Non abbiamo nessuno in quella zona''.
In una dichiarazione riportata dal quotidiano SudanTribune, un portavoce dell'Esercito di Liberazione del PopoloSudanese, Philip Aguer, ha inveces ribadito che ''l'attacco avvenuto a 25 chilometri a nord della città di Bentiu è stato condotto dai soldati di Khartoum''.
La scorsa settimana le truppe del sud avevano accusato il Nord di aver effettuato vari raid aerei nel mese di novembre sulle zone di confine, uccidendo e ferendo diverse persone. Accuse prontamente smentite dagli ufficiali sudanesi.

Darfur, manifestazione repressa con il sangue: la polizia uccide tre persone a Zalingei

Una manifestazione contro la visita della delegazione del Qatar guidata dal mediatore Djibril Bassole, in missione in Sudan per dare un nuovo slancio ai colloqui di pace a Doha, è stata repressa con il sangue.
La polizia ha sparato sulla folla colpendo a morte tre persone a Zalingei, roccaforte dei ribelli del Sudan liberation movement guidati da Abdel Wahed Mohamed el-Nur. Centinaia di studenti hanno protestato lanciando pietre contro il gruppo qatarino, innescando la reazione delle forze dell'ordine che hanno ucciso due manifestanti e un commerciante rimasto coinvolto nella dimostrazione.

mercoledì, dicembre 01, 2010

SENATO: TAVOLO CONFRONTO TRA GOVERNO E FRONTE DEI RIBELLI DEL SUDAN

(AGENPARL) - Roma, 25 nov - Un tavolo di confronto sul Sudan per dare un nuovo slancio ai colloqui di pace sul Darfur e analizzare la situazione umanitaria nella regione, anche a fronte delle emergenze che potrebbero scaturire dai prossimi referendum previsti per il gennaio 2011. Lo ha promosso la Commissione straordinaria per la tutela e la protezione dei diritti umani del Senato. Al primo incontro che si è tenuto oggi, nell'aula della XIV Commissione, hanno partecipato l'ambasciatore del Sudan in Italia, Alier Deng Rual Deng e i rappresentanti dei movimenti ribelli del Darfur e della comunità dei darfuriani in Italia. Erano presenti in qualità di osservatori Mauro Garofalo, della Comunità di Sant'Egidio e Antonella Napoli. presidente di Italians for Darfur. "Pochi mesi separano il Sudan dallo svolgimento dei due referendum che potrebbero portare alla secessione del Sud - afferma il presidente della Commissione, il senatore Pietro Marcenaro - e il paese è di nuovo sull’orlo di una guerra civile. L'attenzione della Comunità internazionale su questo appuntamento elettorale che potrebbe dividere il più grande stato africano e, in ogni caso, stravolgerne l'attuale assetto geopolitico, è pressoché totale e i leaders mondiali più importanti, in primis il presidente degli Stati Uniti Barak Obama, hanno posto la questione sudanese tra le priorità di politica estera. Così l'Italia, tra i paesi Garanti dell'accordo di pace del 2005". "La speranza è quella di far applicare pacificamente - conclude Marcenaro - l’accordo di pace (il Comprehensive Peace Agreement – CPA) che nel 2005 sancì il diritto all’autodeterminazione del Sud Sudan, scongiurando così la ripresa di un conflitto civile che in passato ha fatto 2 milioni e mezzo di vittime".

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Sudan: serata benefica per il Darfur

ROMA – Quella svoltasi venerdì scorso è stata una serata dedicata alla solidarietà e alla sensibilizzazione per il Darfur e per la difesa dei diritti umani in Sudan. Vi hanno aderito anche Monica Guerritore, madrina della campagna ‘Diamo voce al Darfur’, e Tony Esposito, testimonial di ‘Sudan 365’. La serata si è aperta con la proiezione del reportage "Andata e ritorno dall`inferno del Darfur" della giornalista Antonella Napoli presso il `Lanificio Factory` in via di Pietralata 159, a Roma. Ad organizzare l’evento `Italians for Darfur` ed Emergency. In occasione dell’evento è stata allestita anche la mostra `Volti e colori del Darfur`, che ha ricevuto il patrocinio della Commissione Diritti umani del Senato, con le foto tratte dal libro reportage omonimo che sostiene l`ospedale pediatrico di Emergency a Nyala, nel Sud Darfur. L'evento, condotto da Matteo Alviti, giornalista di `Liberazione` e `Internazionale`, è entrato nel vivo con il racconto di Antonella Napoli, presidente di `Italians for Darfur`, che ha raccontato del suo ultimo viaggio nei campi profughi della regione occidentale del Sudan dove ha raccolto le testimonianze delle vittime delle violenze e del conflitto che, a dispetto di quanto annuncia il governo sudanese, non si sono mai fermati. Anzi sono più cruenti che mai. Un evento all`insegna della solidarietà, dell`arte e della cultura che aveva un duplice fine, tenere accesi i riflettori sulla crisi umanitaria del Darfur e raccogliere fondi per un ospedale pediatrico che da luglio scorso ha già curato migliaia di bambini. Obiettivi raggiunti con successo grazie a tutti coloro che hanno saputo compiere un gesto solidal[da LiberoReporter.it].

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