Il blog di Italians for Darfur

domenica, gennaio 30, 2011

Sud Sùdan verso la separazione, ma a khartoum la polizia carica gli studenti

(AGI) Karthum - L'onda della rivolta nel Nordafrica e' arrivata in Sudan, che proprio oggi, con la pubblicazione dei risultati del referendum di gennaio, vede il Sud separarsi dal resto del paese e andare verso la formazione di un nuovo Stato. Un migliaio di studenti universitari ha ingaggiato scontri con la polizia a Karthum. Una delle icone della protesta e' Luis Moreno Ocampo, procuratore del Tribunale internazionale per i crimini contro l'umanita', che ha incriminato il presidente sudanese Omar al-Bashir con l'accusa di genocidio nel Darfur. "Ocampo, quello che dici e' giusto", e' stato uno degli slogan urlati dai giovani, che, arrivati vicino al palazzo presidenziale, hanno invocato il cambiamento del regime e la diminuzione dei prezzi. La polizia ha caricato la manifestazione e ha arrestato cinque giovani. I giovani provenivano dall'Universita' islamica di Omdurman, mentre nell'altra univesita' della citta', quella di Ahlia, altri 500 studenti hanno messo in scena a un sit-in. "Il pacifico corteo", ha detto Mubarak al-Fadl, esponente dell'opposizione rappresentata dal partito Umma, "e' stato organizzato da giovani ispirati da cio' che vediamo in Egitto e irritati dalla politica di un governo che ha portato alla divisione del Paese". La manifestazione era stata organizzata utilizzando Internet .

venerdì, gennaio 28, 2011

Immagine satellitare svela movimenti delle truppe sudanesi al confine con Abyei

Enough Project e Not on Our Watch hanno reso pubbliche alcune immagini via satellite dell'assembramento di truppe sudanesi, autoveicoli armati, artiglieria mobile, elicotteri da trasporto, lungo i confini con il Sud, nella regione del Sud Kordofan e di Abyei, ricchissima di greggio e contesa da un decennio dal Nord e dal Sud del Paese.

Le immagini sono state riprese dal satellite commerciale della DigitalGlobe, nell'ambito di un progetto nominato “Satellite Sentinel Project” (SSP), lanciato durante l'attesa del referendum sull'indipendenza del Sud Sudan, dal 11 al 15 gennaio scorso. L'iniziativa è stata patrocinata, tra gli altri, anche da George Clooney e da Google.

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martedì, gennaio 25, 2011

Duri scontri tra SLA ed esercito Khartoum in Nord Darfur

Dapprima si sono scontrati lunedì, poi di nuovo l'indomani mattina: i ribelli del Sudan Liberation Movement di al Nour e i militari delle forze armate di Khartoum tornano a combattersi con violenza in Nord Darfur, nei pressi della cittadina di Thabit.
La scorsa settimana, anche gruppi del JEM e del SLA di Minnawi avevano teso una imboscata alle forze sudanesi, lasciando a terra, dopo 4 ore di combattimenti, 21 morti.

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Aggiornamenti Darfur dal 12 al 19 gennaio 2011

Cari amici da oggi, grazie alla collaborazione di Nilla Chiarolanza Dayely, vi offriremo periodicamente dettagliati aggiornamenti sulla crisi umanitaria in Darfur sulla base dei bollettini di Unamid, la missione di pace dispiegata nella regione che oltre a monitorare l'area e a prevenire eventuali nuovi conflitti - cosa che a dire il vero non sempre riesce a garantire - coordina anche l'attività delle agenzie per gli aiuti umanitari delle Nazioni Unite e delle organizzazioni non governative. Grazie dell'attenzione che sempre dedicate alla nostra causa.
Cordialmente,
Antonella Napoli,
Presidente di Italians for Darfur

Bollettino ufficiale sulla crisi umanitaria in Darfur
Aggiornamenti dal 12 al 19 gennaio 2011

Gli eventi più importanti della settimana sono rappresentati dall'aggiornamento della situazione nell'area di Khor Abeche, dopo gli ultimi attacchi e bombardamenti del dicembre scorso e dei primi giorni di gennaio, e dal sopralluogo della missione Interagency nel villaggio di Tandusa, dove si stanno verificando i primi rientri della popolazione sfollata. Tra le emergenze segnalate: l'alta mortalità di gestanti e bambini nel Jebel Marra, la sicurezza non adeguata dopo l'abbandono delle forze di polizia dell'SLM MM presenti nei campi di competenza ad El Fasher e la chiusura di presidi sanitari nelle aree di Khor Abeche e Shangil Tobaya.


DAILY SITREP 19 GENNAIO
Settore Nord

Il Gruppo di lavoro dei Generi non Alimentari ha fatto il punto sulla situazione degli sfollati tra la popolazione civile che negli ultimi giorni hanno lasciato I loro villaggi. L'Organizzazione internazionale per le migrazioni ha confermato l'arrivo di numerosi nucleri familiari a Zam Zam da Shangil Tobaya. Una squadra OCHA è attualmente a Shangil Tobaya per monitorare gli eventuali rientri nell'area e fornirà ulteriori aggiornamenti alla fine della missione. Entro il 15 febbraio saranno distribuiti I Generi non alimentari per l’inverno.

Sicurezza

1. La GenderUnit di Unamid ha partecipato alla riunione sulla sicxurezza e la protezione del gruppo Inter-Agency Cluster del 16 gennaio a El Fasher. Durante la riunione si è discusso delle preoccupazioni della comunità circa il divario esistente tra legalità e giustizia nel campo profughi di Zam Zam in seguito al ritiro della polizia SLA / MM. E’ stato suggerito che la situazione venga portata all'attenzione della Commissione Sudanese per gli aiuti umanitari (HAC) affinché possa intercedere presso le Forze di polizia governative (GoS) per ottenere la presenza di poliziotti all’interno del campo e l'attivazione di meccanismi di giustizia della comunità nonché la possibilità di fare ricorso ai Paralegal (un assistente legale) delle Nazioni Unite. Durante la a riunione è emerso anche il crescente conflitto tra pastori nomadi e le popolazioni stanziali nella zona di Korma. Nel frattempo, 33 uomini da Dar Al Salaam e Shangil Tobaya sono stati arrestati dai militari sudanesi in relazione ai combattimenti registrati nelle due zone.

2. Il gruppo UNAMID per l’informazione pubblica ha relazionato in merito alla proposta del governo del Sudan di costruire a El Fasher un centro di transizione per bambini senzatetto provenienti da tutto il Darfur. Sarà realizzato un centro per bambini senza fissa dimora che saranno reintegrati e ricongiunti, una volta rintracciati, con eventuali familiari.

Settore Sud

1. Il 17 gennaio si è svolto a Nyala un incontro tra agenzie per discutere della situazione umanitaria in Khor Abeche e Shaeria. Il briefing riguardava la valutazione effettuata recentemente nel campo di sfollati di Dereige, dove sono arrivate alcune famiglie da Khor Abeche e Shangil Tobaya. Su quest'ultimo punto, sono in corso consultazioni tra HAC e fornitori di servizi umanitari per garantire la necessaria assistenza agli sfollati.

2. Per quanto riguarda l'esito delle missioni realizzate a Shaeria, Jahara, Khor Abeche e Manawashi, è stato rivelato che molti servizi non sono disponibili a causa della mancanza di partners. La clinica locale gestita da Organizzazioni non governative internazionali a Khor Abeche è stata chiusa e il personale trasferito a causa della mancanza di sicurezza a Nyala. Una INGO è ancora in attesa di nulla osta per iniziare a lavorare a Shaeria. Nel frattempo, entrambi i gruppi di sfollati di Shaeria e Khor Abeche che sono accampati nelle vicinanze di campi UNAMID, ricevono assistenza dalla clinica UNAMID.

Sanità

Il 18 gennaio si è svolta una riunione (convocata da United Nations Population Fund ) a Nyala in cui i partner di UNFPA hanno sollevato questioni relative alla fornitura di assistenza ginecologica alla popolazione di Khor Abeche per limitare la mortalità di madri e neonati, molto elevata nella zona del Jebel Marra. Erano presenti anche l'Unicef, World Vision International Organization (WVI) e UNFPA.

Settore Est

Il 17 gennaio si è svolta una missione inter-agenzie per la valutazione post-ritorno a Tandusa, uno dei luoghi in cui gli sfollati del campo di Kalma stanno rientrando dal dicembre scorso. La missione guidata da OCHA e HAC ha visto la partecipazione di OMS, UNCIEF, UNDP (Fondo del Darfur per la Stabilita e la pace), rappresentanti del ministero dell’Istruzione, Islamic Relief, Catholic Relief Services, il PAM, Foro Baranga e UNAMIDm che ha messo a disposizione una scorta armata e un proprio aereo per un volo speciale da El Geneina a Foro Baranga e da Foro Baranga a Tandusa. La sicurezza e gli operatori umanitari sono stati trovati in condizioni relativamente stabili.

DAILY SITREP 18 GENNAIO
Attività del Quarter generale Unamid

Il 18 gennaio a Khartoum si è svolta una riunione dei rappresentanti di Unamid, guidati dall'inviato speciale delle Nazioni Unite Ibrahim Gambari, con i parlamentari del Darfur per fare il punto sulla situazione politica.
Settore Nord

1. Il 18 gennaio l'Organizzazione mondiale per le migrazioni ha presentato una relazione sui principali risultati ottenuti nella valutazione delle missioni a Gangoona Fallata e Gangoona Azzein. Tra le questioni sollevate nel corso della presentazione i problemi di sicurezza e devastazione causati dale tribù nomadi che emigrano da Saraf Omra, Kabkabya e Kass e la distruzione delle colture nel processo di migrazione. Dopo che SLA / MM è stato costretto a lasciare la zona, il banditismo e’ aumentato esponenzialmente. L'Alto commissariato per i rifugiati si occuperà di compilare un elenco con le "zone calde” esposte a tali pericoli che sarà poi sottoposto all'esame dei militari UNAMID per possibili azioni preventive e monitoraggio a fini dissuasivi. E 'stato inoltre raccomandato alle rispettive agenzie responsabili del settore di effettuare una valutazione dei bisogni umanitari in Gangoona Fallata e Gangoona Azzein, al fine di valutare la situazione attuale e le eventuali necessità di assistenza.

2. A seguito di una riunione ad hoc di tutte le parti interessate, è stato chiesto all’UNAMID di supportare e scortare eventuali casi di emergenza da Zam Zam camp all'ospedale di El Fasher. Ai militari Onu/Ua è stato anche chiesto di organizzare, in coordinamento con le autorità locali, il Check Point di Zam Zam per facilitare la circolazione delle ambulanze e gli altri mezzi di soccorso.

2. Le forniture mediche nell'area di Mercy Malaysia saranno fornite da UNICEF, OMS, UNFPA e SMoH che in collaborazione con Relief International, che sarà anche responsabile del movimento delle ambulanze, garantiranno un turno di notte.

3. Nella stessa area sono arrivati in giornata oltre cento sfollati provenienti dalla zona di Shangil Tobaya e da Shaeria.

Settore Sud

1. Al termine di un pattugliamento a lungo raggio a El Ferdous e di una serie di confronti con le forze armate sudanesi e le autoritò locali. incaricate di garantire la sicurezza durante lo svolgimento del Referendum. è emerso che la situazione è stata tenuta sotto controllo e che non è stato segnalato nessun crimine grave, tranne pochi furti e devastazioni di alcune coltivazioni. Le tensioni tra le parti contrapposte sono state limitate e le operazioni di voto si sono svolte regolarmente. Il presidente della locale Commissione Referendum ha riferito che nessuna violazione è stata registrata nella sede di El Ferdous dove i 5 ufficiali addetti al monitoraggio non hanno registrati alcun reclamo nel periodo 09-15 gennaio 2011 Il numero totale di aventi diritto al voto era di 1.241 persone, hanno votato alle 11:00 del 15 gennaio 2011 avevano votato 686 elettori. Il motivo di un numero cosi basso di votanti è da attribuire alla mancanza di trasporto che hanno reso difficile alle persone provenienti da aree remote raggiungere la sede elettorale.
2. Al termine di un sopralluogo di Unamid, a seguito di alcuni incidenti, la situazione nell'area dei quattro campi IDP di Salamat, Dinka, El Jiref e Mograna - con un totale di 19 122 sfollati - è apparsa tranquilla. Inoltre il team è stato informato che l’unica OING presente nella zona è UMCOR.
3. La popolazione di El Ferdous (che confina con Bahr El Ghazal State nel Sud Sudan) - 55.000 individui, inclusi gli sfollati provenienti da oltre 33 tribù tutti impegnati in una pacifica convivenza - ha espresso la sua preoccupazione per la sicurezza stradale a seguito dell'incremento del numero delle rapine registrato nelle scores settimane.
4. Il Mine Action Team di Khor Abeche ha informato Unamid della presenza di ordigni inesplosi in alcuni villaggi visitati la scorsa settimana (Kalaka, Elseref, Am Elgora, Burum, Karbab e Kersmano) dopo la cessazione delle ostilità tra SAF e SLA / MM. Dopo una attenta valutazione, il MAT inizierà la rimozione delle munizioni da Khor Abeche per poi continuare la sua attività nei villaggi circostanti.

5. Il 18 gennaio 2011, Human Rights Advocates ha effettuato una visita nel campo Hamadiya di Zalingei, al fine di aggiornare le informazioni disponibili sui campi ed ha raccolto le seguenti informazioni: il segretario del campo e il leader dei giovani, hanno riferito che la situazione generale della sicurezza dentro e intorno al campo è relativamente calma, ma hanno espresso forte disappunto per il ritardo nel completamento del Policing Community Centre (CPC) ad Hamadiya. I rappresentanti degli sfollati del campo hanno respinto l'attuazione del programma di educazione alimentare recentemente introdotta dal PAM nelle scuole del campo, come progetto pilota per tre mesi affermando che il cibo somministrato ai loro figli è avariato. Il PAM ha rinviato l'attuazione del programma e sta lavorando per risolvere I problem denunciati dagli IDP del campo di Hamadiya.


DAILY SITREP 17 - 16 GENNAIO
Attività del Head quarter Unamid


Il cordinamento degli aiuti umanitari continua a discutere su come migliorare gli interventi nelle zone piu lontane e garantirne il raggiungimento da parte delle organizzazioni. Nel far questo, UNAMID, UNDSS, OCHA così come le loro controparti locali, si stanno sforzando al fine di abbreviare la procedura e migliorare l'accesso alle comunità e alle persone che necessitano di assistenza umanitaria e sanitaria.
Settore Nord

L'UNHCR ha allertato il forum di prevenzione e sicurezza del Darfur in merito alla crescente tensione tra le comunità nomadi e quelle stanziali in Khor Abeche. In via preventiva, l'UNHCR ha incontrata il Capo di Stato Maggiore dell’UNAMID portando alla sua attenzione alcune potenziali “zone calde” e chiedendo ai militari di prendere provvedimenti, in particular modo aumentando il numero delle pattuglie nella zona. Tali misure preventive potrebbero essere utilizzate per attenuare la crescente tensione alimentata dalla continua distruzione delle colture.

Settore Sud

1. Il team della Ong World Vision di Manawashi ha visitato Khor Abeche il 12 gennaio 2011 ed è stato informato dalla HRA circa la situazione umanitaria sul campo. Il team WVI, composto da ingegneri nel settore acqua e servizi igienico-sanitari, ha informato la HRA che si occuperano dela fornitura dei pezzi di ricambio necessari al servizio e riparazione della pompa per l’acqua.
2. HRA ha tenuto una riunione con l'UNFPA, il 16 gennaio 2011 e ha discusso l'eventuale sostegno alle popolazioni coinvolte negli scontri tra ribelli e forse armate sudanesi attraverso cliniche UNAMID, con particolare attenzione ai problemi ginecologici, nelle aree non coperte da operatori umanitari / cliniche locali. Si è inoltre convenuto che membri di HRA saranno invitati a partecipare ad un incontro programmato da UNFPA, OMS e UNICEF martedì 18 gennaio 2011. HRA nel settore sud si preparerà all’incontro consultando i vari gruppi di appartenenza in modo da avere un quadro piu aggiornato della reale situzione sanitaria sul territorio.

Sector West

1. Il 16 gennaio UNAMID-HRA hanno effettuato una valutazione al villaggio di Gurney (26 km a nord di Nertiti) nella zona di Jebel Marra. L'area è popolata da circa 850 famiglie (6.000 individui) che vivono nel villaggio. I rappresentanti della comunità locale hanno espresso le loro preoccupazioni per la mancanza di farmaci di base e servizi sanitari legati alla ginecologia e hanno espresso il desiderio che il problema venga affrontato al piu presto. È stato inoltre riferito che i loro prodotti agricoli sono stati presumibilmente distrutti dai pastori, che si erano accampati nella zona a causa di conflitti tribali. Nonostante gli sforzi del comitato per la Protezione Colture, istituito e supportato dalle autorità locali per proteggere la produzione agricola, i problemi derivanti da accesso ai terreni da pascolo non sono stati adeguatamente risolti e ci sono ancora controversie sulla questione.

2. Durante l'incontro sulle 'Strategie di Ritorno' di HAC è emerso che il Governo Federale si è prefisso l'obiettivo del rientro nei propri villaggi di 15000 individui nel 2011. Sono stati segnalati già 555 possibili 'returnes': 255 da Kalma e 300 dai campi profughi di El Geneina Khartoum prevede che il ritorno di queste persone sia completato entro gennaio 2011. Ad oggi 64 villaggi con 26.000 persone si sono ripopolati spontaneamente. Le agenzie umanitarie hanno ribadito che vi è la necessità di procedere a valutazioni post-ritorno e continuare con la verifica e la valutazione delle eventuali necessità dando priorita alle comunità rimpatriate gia esistenti, sviluppare strategie di ritorno a livello statale, nonché intraprendendo altre iniziative per rafforzare il coordinamento e la comunicazione tra le parti

DAILY SITREP 15 - 14 GENNAIO
Settore Nord

1. Il 13 gennaio 2011, HRA ha partecipato ai lavori della riunione del settore sanitario. Le informazioni condivise all'interno del gruppo e presentate nel bollettino settimanale dei casi di malattia e mortalità, hanno rivelato che il numero totale della popolazione sotto controllo durante questa settimana è stato di 448.800, rispetto a 489,444 mila della settimana precedente, mentre il numero complessivo di consulenze sanitarie per questa settimana è stato 10.548 rispetto alle precedenti 11,59. Il numero totale di consulenza medica per bambini al di sotto dei 5 anni di questa settimana è stato di 4.105, rispetto ai 4.400 casi della scorsa settimana.
2. Durante la riunione periodica di Abu Shouk l'Omdas ha segnalato l'arrivo di nuovi sfollati stimati approssmativamente in oltre 100 persone, 70 in arrivo da Shangil Tobaya e 26 da Est Deribat nel Jebel Marra). Il gruppo è arrivato circa tre giorni fa nel campo di Al Salam dove sono rimasti nonostante l'affollamento per essere vicini ai loro familiari e al loro leader anziano.

Settore Sud

1. Il 13 gennaio 2011, il team integrato di UNAMID ha accompagnato l’inviato speciale degli Stati Uniti per il Sudan e l’inviato speciale Usa per il Darfur in una missione a Deribat. La presenza del Governo del Sudan è stata assicurata attraverso la partecipazione di ufficiali militari SAF. Lo scopo della missione era quello di valutare la sicurezza sul territorio in Deribat al fine di aprire la zona a Ong internazionali e assicurare una presenza più stabile da parte dell’UNAMID. Durante la visita a Deribat l'inviato speciale si è incontrato con il deputato Wali del Darfur meridionale, che ha espresso la volontà e l'interesse delle autorità locali ad assistere e facilitare un rapido dispiegamento delle agenzie ONU e lw ONG interessate a fornire assistenza alle persone residenti nella zona. Il governo sudanese è anche favorevole ad una presenza più stabile dell’UNAMID a Deribat e all’istituzione di un sito del Team UNAMID fisso.

Settore Est

HRA in coordinamento con le Agenzie delle Nazioni Unite e agli organi competenti del governo sudanese sta facendo progetti per agevolare una valutazione post-rientro in cinque villaggi del Settore Ovest dal campo di Kalma. Questa è la prima missione legata ai ritorni Inter-Agency del 2011. Il mandato per la missione è attualmente in fase di sviluppo.

DAILY SITREP 13 GENNAIO

Attività del Quartier generale Unamid

Durante l'ultima riunione UNAMID-UNMIS sulla questione del meccanismo di coordinamento per il monitoraggio della situazione post referendum e pianificazione di emergenza umanitaria si è convenuto che, al fine di monitorare una vasta area geografica qual è il confine tra il Sud Sudan e il Sud Darfur, sarà necessaria una estensione delle infrastrutture. A questo fine UNMIS estenderà una delle basi logistiche vicino alla zona di frontiera in modo da migliorare il coordinamento e l'esecuzione delle missioni sul campo. È stato inoltre deciso che l'UNAMID avrà un suo membro sul posto. Questo intervento consentirà di aumentare il flusso di informazioni, nonché un’estensione della presenza UNAMID visto che il sito dei team UNAMID piu a sud si trova in Buram mentre nella zona di confine non si registra alcuna presenza UNAMID.

Settore Nord

1. UNAMID - HRA ha facilitato quattro missioni sul campo delle Agenzie delle Nazioni Unite nella zona di competenza. Un team UNICEF si appresta a partire per Tawilla il 13 gennaio per valutare la situazione della fornitura d'acqua e delle xondiIonqdi igiene nei campi per sfollati. HRA ha ugualmente preso accordi per fornire scorta militare e alloggio per il team della FAO in partenza per la missione di Mellit e Sayah il 17-18 gennaio. Infine, HRA facilitera’ la missione sul campo per la squadra di OCHA inpartenza per Shangil Tobaya il 16-20 GENNAIO al fine di monitorare la situazione umanitaria e le esigenze soprattutto dei nuovi arrivati: Il team del sito UNAMID fornira il supporto logistico, scorte e alloggi.


2. Durante il regolare meeting con i capi tradizionali del campo di Abu Shouk, una delle preoccupazioni espresse è stata l’aumento degli scavi nel fabbricare i mattoni, in alcuni casi molto vicini alla IDP HH e l'acqua ha causato buche, il che rappresenta un grande problema soprattutto per le donne dirette a HH, mettendo a rischio i bambini e allo stesso tempo, diventando luogo ideale per persone coinvolte in attività criminali. La questione deve essere sollevata con l'UNHCR e il gruppo di protezione, per cercare una soluzione rapida e cercare di ottenere un contributo da parte della comunità all’interno del campo, al tempo stesso chiede il sostegno logistico dall’UNAMID. Nel corso della riunione una nuova ONG locale denominata El Rifag Charity si e’ presenta come partner nell’attuazione dei programmi nei settori ambientali e igienico-sanitario, informando il gruppo dei loro accordi con SMoH risalenti allo scorso ottobre e ha assegnato un fondo di circa 600.000 SDG. La NGO ha chiesto all’ UNAMID e ad altri partner di sostenerli nei trasporti al fine di eseguire la raccolta dei rifiuti, a cominciare dalla zona del mercato e le zone 1 e 2, in aggiunta a quanto già previsto dal SMoH e WES. La NGO ha informato il gruppo di avere circa 80 lavori manuali pronto per iniziare il lavoro, ma il Omdas respinto l'idea di portare manodopera non qualificata da fuori campo e ha chiesto l'assunzione di manodopera tra gli sfollati che vivono all’interno campo.

Settore Sud

L'11 gennaio, HRA assieme all’ UNJLC ha partecipato alla missione congiunta di valutazione condotta da OCHA, per determinare il numero di famiglie che saranno interessate dall’evaquazione di UNAMID CPC causata della costruzione di strade tra Nyala - El Dain. Secondo il team, 120 F, una scuola e un pozzo d’acqua e saranno interessati nell’evaquazione. Per soddisfare le esigenze degli sfollati colpiti, UNJLC inizierà la distribuzione di materiali per alloggi Venerdì 14 gennaio, mentre l'UNICEF e una INGO lavoranno per assicurare la delocalizzazione della scuola e del pozzo.

Settore Est

1. È stato segnalato che il 12 gennaio 2011 tre membri dell’equipaggio di un elicottero del UNHAS/WFP sono stati rapiti da uomini armati sconosciuti a circa 75 km a sud-est di Geneina. È stato riferito che i rapitori si sono avvicinati all'elicottero appena atterrato e ha rapito la squadra mentre il motore dell’elicottero era ancora acceso. Il Governo sudanese è stato subito informato dell'incidente e la polizia ha inseguito i rapitori, ma nel procedimento il veicolo è uscito fuori strada, incidente risultato in due agenti feriti leggermente e un ferito grave.

2. L'11 gennaio, UNAMID-HRA ha effettuato una valutazione sul campo nel villaggio Thur (circa 18 km a sud della zona di Jebel Marra). La squadra ha trovato circa 13.000 persone, dei quali circa10.000 sfollati che vivono nella zona. Il villaggio dispone di infrastrutture essenziali - (2) scuola, una clinica e (8) pozzi d'acqua forniti dalle organizzazioni di aiuto umanitario e ministeri. Anche se i servizi di base sono disponibili e funzionanti, il leader della comunità ha lamentato la mancanza di personale medico e di insegnanti. Fornire loro i servizi necessari resta una sfida. Un altro motivo di preoccupazione è la situazione della sicurezza, precaria, specialmente per donne e bambini.


3. HRA insieme ai colleghi delle organizzazioni umanitarie hanno partecipato alla riunione di coordinamento presieduta dal campo TDH INGO (Terre des Hommes), al campo Ardamata IDP, il 12 gennaio. La INGO Medair ha riferito che polmonite e diarrea sono stati i principali problemi di salute durante gli ultimi giorni quindici. La sicurezza nell’approviggionamento di generi alimentari è migliorata nel mese di dicembre, con un ridotto numero di casi di malnutrizione a confronto dei mesi precedenti. Infine War Child ha dato un aggiornamento sul proprio programma di coltivazione a beneficio, finora di un totale di 500 donne nella stagione invernale.
Al campo sfollati Riyadh, il capo degli sceicchi ha riferito che la situazione della sicurezza nel campo era stabile senza particolari incidenti nelle ultime due settimane. Tuttavia, le loro principali preoccupazioni sono legate alla carenza di razioni alimentari e al loro bisogno di NFI, soprattutto coperte.

4. HRA è attualmente impegnata nel facilitare una missione di valutazione congiunta a seguito del rientro di alcuni sfollati in 5 villaggi dove i profughi di Kalma sono ritornati lo scorso dicembre, vale a dire Tandusa, Urum, Sullu, Jeddo e Andy. Le Agenzie delle Nazioni Unite e i loro partner hanno deciso di dividere la missione in 5 escursioni di un giorno, al fine di trascorrere più tempo sul territorio e ottenere un’idea precisa delle esigenze dei rimpatriati. Alla fine del processo, una document/lezione sarà redatto e servirà come modello per le successive operazioni che coinvolgono sfollati e le questioni di ritorno. E’ importante notare inoltre, che HAC e’ a capo di queste missioni che si svolgeranno nelle prossime 2 settimane. UNAMID fornirà loro trasporto aereo e scorta armata.

5. Data la mancanza di forze di polizia del governo sudanese per continuare a fornire scorta armata alle agenzie delle Nazioni Unite (sono in stand-by a causa della Referundum), HRD si e’ occupata della fornitura di scorte all'UNHCR nel corso di due missioni sul campo questa settimana e altre che sono previste fino alla fine di gennaio.

DAILY SITREP 12 GENNAIO
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Attività del Quartier generale Unamid

1. Il rappresentante speciale della colalizione, accompagnato dal Comandante delle Forze Militari, capo del Liaison Office umanitario e capo della Divisione degli affari politici, ha visitato Nyala e Khor Abeche il 10 di gennaio 2011. Durante la visita a Nyala il JSR ha discusso con il capo del settore meridionale dell’UNAMID i problemi di accesso e della situazione umanitaria nella zona. Durante la visita di Khor Abeche, la delegazione è stata messa al corrente dal Team Leader del campo, della situazione umanitaria e della sicurezza sul posto e interagito con gli sfollati al suo interno. JSR anche avuto la possibilita di parlare con alcuni dei 10.000 sfollati che hanno richiesto la protezione della UNAMID e sono attualmente all'interno del perimetro del campo UNAMID fino a quando una soluzione più permanente possa essere trovata.
2. Il giorno successivo il JSR e la delegazione ha proceduto per Juba e ha tenuto, tra l'altro, un dibattito con i funzionari Goss, tra cui il Vice Presidente, in presenza di movimenti armati del Darfur nel Sudan meridionale. Inoltre, sono stati discussi piani per la sicurezza e l’ emergenza umanitaria lungo il confine con il Darfur-Sudan meridionale, con i leader dell’ UNMIS . Il meccanismo di coordinamento tra UNAMID e dell'UNMIS monitoraggio della zona di frontiera è stato riveduto cosi’ come I piani per la preparazione per la nuova emergenza PoC, tenendo in mente la più recente escalation di violenze tra tribù che ha coinvolto le tritu Miseriyah e Dinka.
3. UNAMID HLO sta facilitando la fornitura di beni logistici alla missione congiunta che si rechera’ a Gulombai / Jabal Marra (settore sud) il 17 gennaio 2011. La squadra composta da OCHA, UNICEF, UNFPA, OMS e Ministero della Sanità esaminerà i bisogni sanitari della popolazione in una zona che era stata inaccessibile alle agenzie umanitarie durante gli ultimi dieci mesi. Sullo stesso volo viaggeranno materiale sanitario, vaccini e supplemanti nutritivi, al fine di assistere la popolazione più vulnerabile della zona-bambini sotto i cinque anni e donne incinte e/o in allattamento (stima 38.000 persone).
4. In aggiunta al supporto e la pianificazione della missione Gulombai Jabal Marra, l'UNICEF ha già visitato la zona di Kaguro / Jabal Si l'11 gennaio 2011, durante la quale l'UNAMID ha fornito supporto aereo nella consegna dei vaccini e forniture mediche per circa 3000 bambini.
5. Il 12 Gennaio 2011 inviato speciale Usa per il Sudan, Scott Gration, ha visitato il quartier generale UNAMID dove è stato aggiornato sullo status della situazione umanitaria piu recente, con particolare attenzione agli ultimi sviluppi riguardanti I 10.000 sfollati nella zona di Khor Abeche e Shangil Tobaya. Il viaggio proseguirà con la visita a SE Tawilla, Deribat, Shangil Tobaya e Khor Abeche.

Settore Nord

L’UNAMID assiste Ile Ong attuando un programma idrico e sanitario in Shangil Tobaya, fornendo 200 litri di gasolio ogni giorno fino a quando la situazione di emergenza verra normalizzata e sara concesso il permesso per il trasporto del carburante nella zona. Il combustibile è utilizzato per azionare le pompe a motore per fornire acqua agli sfollati che vivono nei campi profughi di Shangil Tobaya.

Settore Sud

1. L'11 gennaio, HRA ha partecipato alla missione congiunta di valutazione condotta da OCHA con la partecipazione di UNJLC, per determinare il numero di famiglie interessate dall’evaquazione di UNAMID CPC dovuta ai continui lavori ci costruzione delle strade tra Nyala - El Dain. Secondo il team, 120 HH, una scuola e un pozzo per l'acqua saranno interessati nell’evaquazione. Per soddisfare le esigenze degli sfollati, UNJLC inizierà la distribuzione di materiali per alloggi Venerdì 14 gennaio, mentre l'UNICEF e una INGO lavoreranno alla rilocazione della scuola e del pozzo.
2. Il 10 di gennaio, una ragazza di 13 anni del campo di Khor Abechi si è infortunata alla mano sinistra a causa dell'esplosione di un fusibile su un ordigno inesplos che lei ha raccolto a terra in una zona circostante alla sua abitazione. Ha ricevuto attenzione medica una in clinica UNAMID e sara trasferita a Nyala, insieme ai suoi genitori il 12 gennaio con regolare volo di UNAMID.
3. Il 12 Gennaio 2011 HRA SS ha visitato il campo per sfollati di Muhajiriya così come la zona residenziale di Hay Annil. Le informazioni disponibili indicano che particolare attenzione deve essere incentrata sulla fornitura di acqua, oltre a fornire NFI. La situazione sanitaria è preoccupante sia per popolazione di sfollati sia per gli abitanti delle zone residenziali siccome tutti i casi devono essere trattati a Nyala, e le cure di emergenza sono disponibili solo a coloro che possono pagare. Inquanto alla situazione della sicurezza, tutto rimane calmo e I lavori agricoli si svolgono senza impedimenti.

Settore Est

1. Il 9 gennaio 2011, tre membri di gruppo di distribuzione alimentare Ingo, sono stati rapiti con le loro auto lungo la strada Sileah-Kulbus da un gruppo sconosciuto. Lo stesso giorno, l'UDMA del villaggio di Manjura (10 km W di Sileah) ha riferito che un gruppo armato sospettato di essere del JEM è entrato nel mercato di Manjura con 10 veicoli e rapito quattro persone.

martedì, gennaio 18, 2011

Lettera aperta sul Darfur

Raccontando il Sudan, per non dimenticare e per continuare...


Cari amici, il mio ultimo viaggio in Sudan, in occasione del referendum per l'indipendenza del Sud Suda, é stato più duro e, in certi momenti, pericoloso rispetto ai precedenti. Ho passato dei giorni con un gruppo di ribelli che mi ha anche fornito delle foto (ne allego una per farvi capire di che parlo...) che testimoniano i crimini in Darfur. Ho avuto la possibilità di parlare con i sopravvissuti degli ultimi attacchi delle forze militari del governo e ho capito, ancora una volta, che per quello che ha subito e continua a subire questa gente - donne violentate e mutilate prina di essere uccise, ragazzini bruciati vivi nelle scuole, interi villaggi distrutti - non sarà mai pronta alla pace se prima non gli verrà garantita giustizia.
Le sensazioni che mi ha lasciato questo viaggio sono contrastanti. Come avevo scritto nel novembre del 2009, quando con l'intergruppo Italia Darfur andammo a Zam Zam camp, non ho trovato volti scavati dalla fame, - come nel 2005 e nel 2007 -persone disperate che non avevano neanche la forza di chiedere aiuto. Stavolta non sono state le migliaia di persone che pelle e ossa vagavano per i campi profughi con gli occhi sbarrati dal panico o le testimonianze delle ragazze violentate che mi hanno raccontato il terrore degli stupri subiti a segnarmi profondamente. Questa volta è bastato il ‘contesto’... Il degrado umano dilagante, l'assenza di ogni barlume di speranza negli sguardi, la delusione trasformata in rassegnazione di non poter cambiare uno ‘status’ incancrenito, che ti
porta a perdere dignità e futuro.
La situazione alimentare è migliorata ma la distribuzione del cibo e l’assistenza umanitaria sono sempre a rischio. E la gente non ce la fa più. Questa esistenza ai limiti della sopravvivenza e del decoro, hanno ‘inciso’ un marchio indelebile sulla loro pelle.
Quando bambini di quattro – cinque anni si azzuffano e calpestano i fratellini di pochi mesi pur di strappare dalle mani di chi li porge quaderni e matite che probabilmente non useranno mai, comprendi che per loro il presente e il futuro sono segnati da abbandono, disinteresse e violenza.
E allora ti chiedi... ha senso andare avanti? Forse chi mi chiede che senso ha continuare a occuparsi del Darfur, un posto così lontano e senza speranza,e mi consiglia di usare meglio le mie en
ergie - a cominciare dai miei colleghi giornalisti mai così numerosi in Sudan - ha ragione? Poi mi torna in mente una vecchia massima che dice: non interessa al mondo chi del mondo non si interessa... E allora ogni mio dubbio svanisce: fino a quando io continuerò a occuparmi di Darfur, qualcuno a cui interesserà quello che ho da dire ci sarà sempre. Se anche la mia voce si zittisse, allora sarebbe più 'facile' ignorare questa tragedia. E così smetto di pormi domande, la risposta è dentro di me ed è una convinzione ferma. Ignorare quella gente per me non è possibile, perché il loro dramma è il mio dramma, la loro battaglia è la mia battaglia, la loro speranza e la mia speranza!
Spero sia anche la vostra...

Con affetto,

Antonella Napoli
Presidente di Italians for Darfur

lunedì, gennaio 17, 2011

USA: Khartoum non aiuta Joseph Kony

Joseph Kony, il leader sanguinoso del Lord's Resistance Army ha fatto rientro in Congo, dopo essere stato in Sudan a partire da ottobre scorso, dove sembrerebbe che sia stato appoggiato dal governo centrale, come abbiamo denunciato nel nostro blog di Italians for Darfur ONLUS.

A confutare le ipotesi dei militari ugandesi e dei ribelli sudanesi sui possibili aiuti di Khartoum a Kony, arriva ora una dichiarazione della diplomazia USA, riportata da Associated Press: non vi sarebbero legami tra i due ricercati per crimini di guerra, Kony e al Bashir.

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domenica, gennaio 09, 2011

ONG a ONU: allarme violenze in Darfur

(AGI) Roma - Alla vigilia del referendum per l'autodeterminazione del Sud Sudan, quindici organizzazioni per i diritti umani e per lo sviluppo denunciano il rischio di un aumento della violenza nel Darfur, la regione occidentale del Paese africano. La coalizione internazionale, di cui fa parte Italians for Darfur, ha sollecitato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite affinche' perseveri in pubblici e regolari rapporti sulla situazione umanitaria e dei diritti umanitari sulla regione sudanese al fine di monitorare adeguatamente lo stato della crisi in questo periodo particolarmente critico.  .

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giovedì, gennaio 06, 2011

Peggiorano le condizioni nel più grande campo profughi del Darfur, Kalma.

Mentre il mondo guarda all'11 gennaio, all'indomani dello storico referendum che si terrà nel Sud Sudan per sancire o meno l'indipendenza della regione da Khartoum, in Darfur la situazione continua a peggiorare. Dopo la stretta del governo sudanese contro le agenzie umanitarie, anche nei campi più grandi, come quello di Kalma, le condizioni dei civili, circa 100.000, si fanno sempre più gravi.
Scarsità di acqua potabile, a causa del danneggiamento della maggior parte dei pozzi, ritardo e riduzione delle razioni alimentari, che pure sono stipate nei containers, assenza di una rete di assistenza sanitaria e scolastica, continuano a mietere vittime tra gli oltre due milioni di sfollati che da oltre sei anni si sono rifugiati nei campi profughi.
Si, a distanza di sette anni dall'inizio del conflitto, i profughi del Darfur sono ancora profughi.

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