Il blog di Italians for Darfur

venerdì, aprile 29, 2011

Manifestanti chiedono la no-fly zone in Darfur come in Libia


Diverse manifestazioni hanno avuto luogo giovedì in Darfur, per protestare contro il governo di Khartoum.
Le proteste sono state organizzate dal SLM di al Nur a Zalingei, El Fasher e Nyala coinvolgendo migliaia di persone che hanno chiesto la no-fly zone sul Darfur come in Libia, che metterebbe fine ai continui bombardamenti della Sudanese Air Force che si susseguono da otto anni.
Un centinaio i fermi secondo i manifestanti.

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domenica, aprile 24, 2011

Darfur, Bashir punta al referendum entro luglio.

Khartoum vuole il referendum in Darfur entro luglio, secondo quanto rivelato da fonti governative, per decidere dell indipendenza della regione.
Prima l annuncio di un programma di rientro degli sfollati dai campi profughi ai villaggi, a seguire una intervista al Guardian dove recita la parte del Presidente responsabile, infine un nuovo referendum che dovrebbe mettere fine al dramma del Darfur. È la nuova veste di Omar Hassan al Bashir e la nuova linea politica del governo sudanese, che vuole rinverdire la sua immagine agli occhi della stessa comunità mondiale che ha spiccato un mandato di arresto per crimini contro l umanità. Peccato che l esito di un eventuale referendum, osteggiato dai ribelli che chiedono prima il rispetto dell accordo di pace nella regione, sia chiaramente condizionato dal conflitto ancora in corso, dalle restrizioni alla libertà di stampa, dalla condizione della popolazione stremata da 8 anni di guerra e sotto il ricatto degli organi di governo che pure gestiscono le forniture ai campi profughi e le strutture di assistenza.
Intanto, continuano i bombardamenti contro le postazioni ribelli e i civili, i pochi che ancora nn affollano i campi senza cibo e senza scuole.

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lunedì, aprile 18, 2011

Evento per il Darfur

Mobilitazione mondiale per il Sudan: no alla sospensione della missione Onu


Da domani iniziative in varie capitali. A Roma evento di Italians for Darfur al Teatro S. Genesio


La coalizione di organizzazioni internazionali per la difesa dei diritti umani che da otto anni promuove il ‘Global day for Darfur’, di cui fanno parte tra le altre Amnesty International, Save Darfur Coalition e per il nostro Paese Italians for Darfur, in occasione delle celebrazioni del 2011 ha lanciato una mobilitazione più ampia e articolata per fare pressione sulle Nazioni Unite affinché sia rinnovata la missione di pace Unmis, dispiegata dal 2005 in Sud Sudan per monitorare il rispetto dell’accordo di pace che sancì la fine della ultra ventennale guerra civile fra il governo di Khartoum e l’Esercito di liberazione del Sudan meridionale che ha causato oltre 2 milioni di vittime. Dal 19 al 26 aprile, giorno in cui si riunirà il Consiglio di sicurezza per decidere il futuro del contingente, sono state programmate in molte capitali europee e mondiali iniziative di sensibilizzazione per chiedere all’Onu di rifinanziare l’Unmis. “Con lo svolgimento del referendum previsto dal Comprehensive Peace Agreement – rileva Antonella Napoli, giornalista africanista e presidente di “Italians for Darfur” - il mandato del contingente di peacekeeping nel Sud Sudan avrebbe dovuto esaurirsi, ma le organizzazioni non governative – tra cui la nostra - che stanno affrontando le crisi umanitarie in Sud Sudan e in Darfur, dove è presente una missione ibrida Onu – UA che resterebbe l’unico baluardo di difesa per le popolazioni duramente provate e ospitate nei campi profughi, e che fanno pressione sulle istituzioni per tenere alta l’attenzione sulle tensioni nel Paese sempre più forti ritengono invece che i caschi blu debbano restare in Sud Sudan. Ora più che mai”. A Roma, domain 19 aprile, ore 20.45, al Teatro San Genesio, Italians for Darfur con il supporto di A.S.U. 'Artisti socialmente utili', dedicherà una serata - dibattito al Sud Sudan e al Darfur.






Roma, 18 aprile 2011

domenica, aprile 10, 2011

La storia di Guisma, Darfur.



"Gli occhi di Guisma hanno visto ciò che un bambino non dovrebbe mai vedere. La sua casa è stata distrutta. I fratelli e le sorelle sono morte. Ha trascorso la maggior parte della sua vita come rifugiata, con una piccola speranza per un futuro migliore - tuttavia Guisma ha ancora la forza di sorridere. Guisma è il Darfur, bombardata e oppressa - ma ancora bella e determinata. Puoi contruibuire a creare un futuro migliore per Guisma e per tutto il Darfur. Puoi scegliere di accendere una luce su Guisma e sulla strada verso la pace in Darfur, o di tenere al buio la sua storia e quella degli oltre 3 milioni di profughi in Darfur. "


Cortometraggio animato promosso da Sudan Now

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