Il blog di Italians for Darfur

lunedì, giugno 27, 2011

Khartoum: i ribelli del Darfur al fianco di Gheddafi

Mentre continuano gli scontri nel Jebel Marra tra le forze governative e i ribelli del Sudan Liberation Movement di Al Nur e Minni Minnawi, che si accordano per una direzione condivisa del fronte ribelle, il ministro degli Esteri Ali Karti accusa le forze ribelli del Darfur di combattere al soldo del leader libico Gheddafi.
La denuncia, non ancora confermata, non è la prima, da quando la Libia, nel maggio di un anno fa, accolse il leader del JEM, Justice and Equality Movement,Khalil Ibrahim.

A Dhoa, intanto, Khartoum pianifica un accordo di pace per il Darfur entro le prime settimane di luglio. A seguire, dopo un anno dalla sigla, la consultazione popolare sullo stato amministrativo della regione.

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Oltre 4 mila militari etiopi pronti a schierarsi tra Nord e Sud del Sudan

4.200 militari etiopi sono pronti a schierarsi ad Abyei sulla base dell'accordo stipulato il 20 giugno scorso tra il governo sudanese e il Sudan People Liberation Movement, dopo l'inasprirsi delle tensioni e degli scontri nella città contesa.
L'ISFA, ovvero la "Interim Security Force for Abyei", sostituirà così i militari dei due stati sudanesi (il Sud Sudan diventerà ufficialmente indipendente il 9 luglio prossimo) e dovrebbe garantire la transizione verso una nuova risoluzione sullo stato di una delle aree più ricche di greggio del Sudan.

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domenica, giugno 19, 2011

Global Day for Darfur: rassegna stampa del 19 giugno

Ha avuto luogo oggi, 19 giugno 2011, a Roma, la giornata per i diritti umani in Darfur, una iniziativa di Italians for Darfur ONLUS per denunciare e sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dell'accoglienza degli aventi diritto all'asilo e per ricordare la crisi umanitaria e il conflitto che dal 2003 dilaniano la regione occidentale sudanese. Tony Esposito, percussionista, ha prestato il suo volto alla campagna.

Presenti un centinaio di rifugiati darfuri in Italia e molti sono stati i messaggi di sostegno dei rappresentanti delle istituzioni: il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito la medaglia di Rappresentanza per la mostra "Volti e colori del Darfur", di Antonella Napoli, che forniscono un importante contributo alla causa promossa dall'associazione.

Nonostantel'arrivo a sorpresa di Angelina Jolie a Lampedusa, che ha trascinato con sè intere pagine di agenzie, non è mancata la copertura mediatica dell'evento, confermando come le iniziative di Italians for Darfur Onlus restino impagabili occasioni per accendere i riflettori su una crisi altrimenti dimenticata.

RaiNews24 ha trasmesso in diretta alcuni momenti della giornata.

la Repubblica.it: "Fermiamo il sangue in Darfur" e "Al-Bashir terrorista e assassino", sono le grida di protesta di un centinaio di rifugiati sudanesi riuniti al Colosseo per il 'Global Day for Darfur', iniziativa organizzata a Roma dalla Ong Italians for Darfur...

Corriere.it: Il saluto agli attivisti per il Darfur che si sono dati appuntamento alle 10 di domenica mattina al Colosseo, è giunto direttamente dal presidente della Camera Gianfranco Fini: «È necessario garantire i flussi umanitari». Nella giornata dedicata all'emergenza umanitaria per la regione del Sudan martoriata da guerre, conflitti e violenze, le istituzioni italiane sono presenti.

Agi: Un sit in e una mostra per celebrare domenica al Colosseo la Giornata mondiale per il Darfur. Le iniziative sono promosse da Italians for Darfur per denunciare i grandi limiti che ancor oggi persistono nel nostro Paese in materia di accoglienza degli aventi diritto all'asilo e per ricordare la crisi umanitaria e il conflitto che dal 2003 dilaniano la regione occidentale sudanese...

Asca: Anche quest'anno in occasione della Giornata Mondiale per il Darfur, che nel 2011 ricorre in concomitanza con la Giornata del rifugiato istituita nel 2000 dalle Nazioni Unite, ''Italians for Darfur'', organizzazione capofila della campagna per i diritti umani in Sudan, ha promosso un'iniziativa...

Wall Street Italia: ..Messaggi di sostegno per l'iniziativa sono giunti dai presidenti della Camera e del Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani. "Ieri le forze armate di Khartoum hanno condotto quella che l'Onu ha descritto come "un'intensa campagna di bombardamenti", ha ricordato il presidente di Italians for Darfur, Antonella Napoli, giornalista e curatrice della mostra...

LaRepubblica: Si sono radunati intorno al Colosseo per lanciare al mondo un appello: "Fermiamo il sangue in Darfur". Più di cento rifugiati sudanesi in Italia hanno deciso di scendere in piazza, in occasione della sesta edizione del Global Day for Darfur, iniziativa organizzata a Roma dalla Ong Italians for Darfur, per chiedere all'Italia e al mondo "di non dimenticare la nostra tragedia e di salvare la popolazione" stremata da una situazione di conflitto permanente. "Sono 8 anni che viviamo nel dolore e nessuno se ne accorge. Per questo chiediamo all'Italia e al mondo di intervenire, come è accaduto con la Libia", è la richiesta di Abdallah, rifugiato in Italia dal 2005....

ADNKronos: "Vorrei esprimere tutto il mio apprezzamento per l'impegno dell'Associazione Italians for Darfur nel sensibilizzare l'opinione pubblica italiana su quanto accade in quella terra lontana devastata da una guerra di cui troppo poco si parla". Lo ha dichiarato il presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio in occasione del "Global day for Darfur", che si tiene oggi a Roma.

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Video -prova del bombardamento aereo in Sud Kordofan, Sudan

Italians for Darfur, componente per l'Italia della Save Darfur Coalition, vi ripropone le immagini riprese dall'avamposto UNMIS, Missione in Sudan delle Nazioni Unite, a Kauda.
L'aviazione sudanese ha sganciato 11 bombe vicino al compound dei cachi blu, il 14 giugno scorso, apparentemente senza vittime. Oltre 53.000 gli sfollati dall'inizio dei bombardamenti in Kordofan.



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mercoledì, giugno 08, 2011

Sempre più morti e profughi ad Abyei, in Darfur, ora anche in Kordofan. Il Sudan è in fiamme.

Il Sudan è ancora in fiamme ma il resto del mondo, Italia in testa, volge lo sguardo altrove, e il naso, anche quello, è al riparo dall'odore acro dei cadaveri bruciati di Abyei, Nord Darfur, Sud Kordofan.

Oltre 100 mila persone fuggono dalla città di Abyei che galleggia sull'oro nero, al confine tra Nord e Sud Sudan, denunciano le Nazioni Unite.

Dalle zone vicine a El Fasher, Nyala e Jebel Marra, in Darfur, oltre 70 mila civili hanno tentato di salvarsi rifugiandosi nei campi profughi quasi al collasso, negli ultimi sei mesi, scrive Human Rights Watch nel suo ultimo rapporto.

Violenze e scontri tra forze governative e ribelli del Sud Sudan People Liberation Movement stanno esplodendo anche nelle montagne del Sud Kordofan, stato ai confini con la regione del Blu Nilo, proprio in questi giorni.

Il Sudan brucia.

Italians for Darfur vi chiede di non voltarvi dall'altra parte, proviamoci insieme il 19 giugno: contattateci per aiutarci ad organizzare una giornata di denuncia, a Roma, il 19 giugno, insieme ai rifugiati scampati all'eccidio del Darfur.

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