Il blog di Italians for Darfur

lunedì, luglio 09, 2012

We want peace 2012

Sud Sudan, 'rally' mondiale di musica e di solidarietà per la pace
Alla vigilia della scadenza della risoluzione delle Nazioni Unite per scongiurare una nuova guerra
e nell'anniversario dell'indipendenza del Sud Sudan iniziative nelle capitali più importanti


I rifugiati di Sud Sudan e Sudan insieme ad attivisti per i diritti umani, organizzazioni della società civile e leader religiosi di tutto il mondo hanno animato una manifestazione globale per la pace all'interno e tra i due Paesi. La campagna "We want peace 2012" è supportata da oltre 150 organizzazioni tra cui il Consiglio africano dei leader religiosi, l'Istituto Cairo per gli studi sui diritti umani, il Progetto Enough, FIDH, IKV Pax Christi, il Consiglio norvegese per i rifugiati, Refugee International, Reporters Without Borders, Secours Catholique ed Italians for Darfur. In Italia l'evento, promosso dall'associazione promotrice della campagna di sensibilizzazione per i diritti umani in Sudan, avrà luogo al Teatro San Genesio.
Il presidente di Italians for Darfur, Antonella Napoli, il portavoce della comunità dei sud sudanesi nel nostro Paese, Fred Osuru, e in collegamento da Toronto Emmanuel Jai, ex bambino soldato ed ora rapper di fama mondiale, daranno vita insieme ad artisti che suoneranno a titolo gratuito a un vero e proprio 'rally' musicale e di solidarietà. 
La campagna invita le Nazioni Unite (ONU), l'Unione africana (UA), la Lega degli Stati Arabi (LAS) e altri influenti organizzazioni e governi a fare tutto il possibile per convincere Sudan e Sud Sudan a risolvere le questioni in sospeso tra di loro. Questo significa aderire alla tabella di marcia dell'Unione africana per la pace ed il rispetto totale della risoluzione ONU 2046, approvata il 2 maggio, che ha chiesto la fine immediata delle ostilità, il ritiro delle forze e una ripresa dei negoziati insieme all'UA. Manifestazione ed eventi culturali e musicali si stanno svolgendo in tutto il mondo, da Washington DC, Londra, Berlino a Toronto e Roma.
Fin dal primo momento dopo la secessione del Sud Sudan, la mancata risoluzione dei problemi principali e le tensioni tra i due Paesi, e all'interno del Sudan stesso, ha portato ad una escalation del conflitto e alla minaccia di un ritorno alla guerra totale. I combattimenti negli stati del Sud Kordofan e Blue Nile ha esacerbato l'instabilità nelle zone di confine e ha provocato una crisi umanitaria in Sudan e nei campi profughi del Sudan meridionale.
Giornalisti e operatori umanitari si son visti negare l'accesso e molti sfollati sono tagliati fuori dal resto del mondo. Nel frattempo in tutto il Sudan e in particolare a Khartoum, hanno avuto luogo proteste anti-governative durante le quali centinaia di persone sono state arrestate.

Roma, 9 luglio 2012


Elenco completo delle organizzazioni aderenti alla campagna:

African Centre for Peace and Justice Studies, Aegis Trust, Consiglio africano dei leader religiosi, Forum per la pace in Africa (APFO), Forum di risorse e ricerche africane (ARRF), Arab Coalition for Darfur (rappresenta 135 organizzazioni arabe della società civile), Programma arabo attivisti dei diritti umani (Aphra), Associazione congolese per l'accesso allla giustizia (ACAJ), Bonn International Center for Conversion (BICC), l'Istituto Cairo di studi sui diritti umani (CIHRS), Community Empowerment for Progress Organisation (CEPO), Cordaid, Darfur Bar Association, Darfur Relief and Documentation Centre, Progetto Enough, Iniziativa egiziana per i diritti personali (EIPR), Federazione Internazionale per i Diritti Umani (FIDH), Funj Youth Development Association (Stato del Nilo Azzurro, Sudan), Genocide Alert, Gesellschaft für bedrohte Völker, Global Witness, HART (UK), Humanity United, ICCO (Paesi Bassi), IKV Pax Christi, Centro Internazionale per la politica e conflitti, International Refugee Rights Initiative (IRRI), Italians for Darfur, Justice and Peace Commission of French Bishopsf Conference, Al Khatim Adlan Centro per l'illuminazione e lo Sviluppo Umano (KACE), Mensen met een Missie (Paesi Bassi), Mother's Union (UK), National Union of Teachers (UK), Norwegian Refugee Council, Relief Nuba, Rehabilitation and Development Organisation (Sud Kordofan Stato, Sudan), Gruppo norvegese di suppoerto alla pace in Sudan (SFS), Peace Direct, Refugees International, Reporters Sans Frontières (RSF), Saferworld, Secours Catholique, Socio-Economic Rights and Accountability Project (SERAP), Sudan Democracy First Group, United to End Genocide, Waging Pace.