Il blog di Italians for Darfur

giovedì, ottobre 25, 2012

Nuove violenze in Sudan

Khartoum fa il conto dei morti in Sud Kordofan
e in Darfur muoiono 5 caschi blu in due agguati
Il governo del Sudan ammette le perdite subite da giugno ad oggi nel conflitto in Sud Kordofan e, implicitamente, gli attacchi dell'esercito sudanese che hanno causato centinaia di vittime civili e migliaia di sfollati nella regione. Intervenendo davanti all'assemblea parlamentare sudanese, il ministro della Difesa Ibrahim Mahmoud ha tratto un bilancio degli ultimi sedici mesi di tensione con il Sud Sudan e dei combattimenti che si sono susseguiti lungo il  confine tra i due stati.
Mahmoud ha informato il Parlamento delle pesanti perdite subite nelle rappresaglie contro l'insurrezione dei ribelli in Kordofan e nello Stato del Nilo Blu, quasi settecento caduti, ma non ha fornito cifre sui morti tra i ribelli e la popolazione locale.
Sin dai primi mesi del conflitto, organizzazioni non governative e per i diritti umani avevano segnalato bombardamenti sui villaggi dei Monti Nuba ma il governo di Omar Hassan al Bashir, primo presidente in carica accusato dalla Corte penale internazionale di crimini di guerra e contro l'umanità in Darfur, ha sempre negato di aver colpito civili affermando che le operazioni militari nell'area erano dirette a contrastare i guerriglieri del Sudan People Liberation Movement - Nord.
The United Nations estimates that nearly 700,000 people have been displaced or severely affected by the fighting in the two over the past fifteen months.Le stime fornite dalle Nazioni Unite lasciano pochi dubbi sulla vera natura, e sulle conseguenze, dei bombardamenti segnalati anche dai satelliti.
Secondo il coordinamento degli aiuti umanitari dell'Onu (OCHA),
700mila persone, di cui 200mila rifugiati in Etiopia e Sud Sudan, sono state costrette a lasciare i luoghi di origine a causa del protrarsi delle violenze.
Since the fighting began more than a year ago, access to the remote region by the United Nations and international aid agencies has been restricted by the Sudanese government, making it difficult to verify conditions in the area.Da quando sono iniziate le rappresaglie, l'accesso alla regione agli operatori delle Nazioni Unite e delle agenzie umanitarie internazionali è stato limitato da Khartoum rendendo difficile verificare quale fosse la reale situazione nelle aree sotto attacco.
Ma quello al confine tra sud e nord, non è l'unico fronte 'caldo' in Sudan.
Nelle ultime settimane è stata registrata una violenta recrudescenza  della crisi in Darfur.
Also, an ambush by unknown assailants killed a UN-African Union peacekeeper in the western region of Darfur, the mission said, bringing to 43 those killed in the region since the mission started its work in 2007.In tre diversi agguati nel solo mese di ottobre hanno perso la vita cinque peacekeepers di Unamid, la missione ibrida Onu - Unione Africana dispiegata nella regione occidentale del Sudan, e altri undici sono rimasti feriti.
L'ultimo episodio, nel Darfur settentrionale, ha coinvolto un convoglio che era diretto verso l'area di Habasha per monitorare e valutare alcune segnalazioni di violenze e di scontri armati.
La tempistica dell'assalto ha suscitato grande preoccupazione e perplessità tra i vertici . i   di Unamid, che hanno chiesto al governo del Sudan di avviare immediatamente un'inchiesta sull'episodio e consegnare al più presto i responsabili alla giustizia.
Non è un caso che il Consiglio di sicurezza dell'ONU abbia rilasciato una dichiarazione ai media di ferma condanna sugli attacchi alle forze di pace in Darfur e sulla mancanza di sicurezza nella regione.
Dal dispiegamento della missione nel 2008 ad oggi, le vittime trai caschi blu sono state 54 e nella maggior parte dei casi gli assalitori sono rimasti ignoti.
E la convinzione di chi conosce bene il territorio e le dinamiche sudanesi è che ciò possa essere possibile solo con la connivenza, o il disinteresse, di Khartoum.