Il blog di Italians for Darfur

martedì, gennaio 01, 2013

Si chiude il 2012, ricordando Younis Nil, Ahmed Hamad e Abdullah, studenti uccisi in Darfur


Non posso chiudere il 2012 ed aprire il 2013 senza scrivere qualche riga sul dramma tutto umano della crisi in Darfur. Rivolgo il mio pensiero a tutte quelle famiglie in Sudan e nel mondo che, nonostante tutto, andranno avanti anche quest'anno -i più fortunati certo- con la dignità di uomini e donne che tutto hanno perduto tranne la forza di lottare per sè e i propri cari.
Non saranno in molti a leggere queste righe, ma scrivere per pochi è sempre meglio di tacere per molti.

Apro il nuovo anno di questo blog, quindi, che ne compie ormai 7, sperando nei vostri contributi e nelle segnalazioni dei lettori e ricordando i quattro studenti del Darfur uccisi, tra cui Mohamed Younis Nil, Adil Mohamed Ahmed Hamad e Al Sadig Abdullah, che il Vice-Presidente dell' University di Al-Gazira avrebbe chiamato "scimmie" (*) perchè neri africani,e i centinaia di giovani universitari che sono stati arrestati e torturati negli ultimi quindici giorni.
Negli ultimi quindici giorni del 2012, dieci donne sono state stuprate e altrettante uccise nel Blue Nile, cinque bombardamenti hanno colpito il Darfur, quaranta sono gli sfollati feriti negli ultimi attacchi, 68 bombe hanno martoriato la popolazione dei Monti Nuba, ormai costretta a vivere nelle grotte, 350 le case date alle fiamme in questa stessa regione, nei soli ultimi quindici giorni. (M.A.)

(* http://www.sudantribune.com/spip.php?article44922)