Il blog di Italians for Darfur

domenica, novembre 02, 2014

Stupro di massa in Darfur, oltre 200 vittime. Anche bambine






Raid dei militari sudanesi e delle milizie arabe a Tabit



Oltre 200 tra donne e bambine violentate nella notte tra venerdì 31 ottobre e il primo novembre nel villaggio di Tabit, vicino a El Fashir, nel Nord Darfur. I primi a denunciarlo i colleghi di Radio Dabanga. Lo stupro di massa sarebbe stato opera di militari governativi e milizie arabe, gli ex janjaweed.
Oltre alla radio indipendente sostenuta da Free Press Unlimited, un’organizzazione olandese che lavora per un’informazione libera nel mondo, ci hanno fornito notizie al riguardo anche i nostri contatti sul posto e i rifugiati sudanesi originari di Al Fasher che vivono a Roma.
Secondo i testimoni, il raid punitivo sarebbe stato conseguenza della scomparsa di un militare della guarnigione dell’esercito governativo nell'area.

Ma la missione Onu dispiegata in Darfur non ha potuto fare un sopralluogo e confermare l'episodio.