Il blog di Italians for Darfur

martedì, giugno 30, 2015

Il Consigli di Sicurezza ONU estende di un anno il mandato UNAMID

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha prorogato di 12 mesi il mandato della Missione Congiunta dell'Unione Africana e delle Nazioni Unite in Darfur (UNAMID) ed ha imposto la strategia di uscita legandola, però, ai progressi riguardanti la sicurezza e la situazione umanitaria. 

Il Governo sudanese ha chiesto di accelerare le discussioni sulla strategia di uscita puntualizzando lo stato di avanzamento per raggiungere la pace in Darfur. Inoltre, Khartoum ha criticato i rapporti emessi da parte dei funzionari delle Nazioni Unite in merito alla nuova ondata di migrazioni causata dai combattimenti tra l'esercito ed i gruppi ribelli sudanesi.

Dall'altra parte, gruppi per i diritti umani e attivisti hanno sostenuto, attraverso varie campagne, il mantenimento di UNAMID, chiedendo di fermare le discussioni sulla strategia di uscita e di autorizzare la Missione di proteggere i civili. Essi hanno, inoltre, esortato il Consiglio di Sicurezza a concludere il suo sostegno al Documento di Doha per la Pace in Darfur (DDPD) e di cercare una migliore strategia per raggiungere la pace in Sudan.

I 15 membri del Consiglio hanno adottato all'unanimità la risoluzione elaborata dal Regno Unito che estende il mandato UNAMID per un anno, fino al 30 giugno 2016. La decisione prevede che l'operazione di mantenimento della pace sarà composta da 15.845 militari, 1.583 personale di polizia e 13 unità di poliziotti costituite fino a 140 personale ciascuna.

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lunedì, giugno 29, 2015

Il Sudan accusa UNAMID di ritardare la smobilitazione degli ex-combattenti

Il Governo sudanese ha accusato la Missione di Pace Ibrida (UNAMID) di procrastinare la smobilitazione degli ex-combattenti del Governo. In linea con il Documento di Doha per la Pace in Darfur (DDPD), UNAMID guida la commissione per il cessate il fuoco ed il processo di sostegno per il Disarmo, la Smobilitazione ed il Reinserimento (DDR) che è condotto da un ente governativo.

L'assessore del DDR, Salah al-Tayeb Awad, ha precisato che la Missione Congiunta di ritardare la smobilitazione delle Forze Armate del Sudan (SAF), i paramilitari delle Forze di Difesa Popolari (PDF) dicendo che questa posizione è una chiara violazione della DDPD.

Ha, ulteriormente, aggiunto che UNAMID continua a ritardare l'esecuzione dei progetti di smobilitazione senza fornire alcuna motivazione logica, aggiungendo che a volte si rifiuta di ospitare degli elementi delle SAF e delle PDF mentre altre volte si scusa sostenendo che ci sia una carenza di fondi.

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venerdì, giugno 26, 2015

Tentativi di risolvere la crisi dell'acqua

Khartoum ha annunciato lo stanziamento di 9,5 milioni di sterline sudanesi (1 milione di dollari) per risolvere la crisi idrica, mentre le donne in alcune zone dello Stato sono scese in strada per protestare contro il problema dell'acqua.

L'annuncio è stato fatto a seguito di una riunione del nuovo Governatore Abdel Rahim Hussein con il Khartoum State Water Corporation (KSWC) alla presenza del ministro di Stato per le Infrastrutture, il Ministro delle Finanze ed i Commissari delle Contee dello Stato.

Il bilancio di emergenza verrà utilizzato per fornire delle stazioni di trattamento dell'acqua oltre a nuovi generatori di energia per evitare l'impatto negativo della mancanza di energia elettrica.

La riunione ha deciso di formare una sala operativa estesa che include i Ministeri delle Infrastrutture, della Finanza ed il KSWC per adottare misure urgenti per affrontare i tagli dell'acqua e le carenze nei diversi luoghi.

Inoltre, l'incontro ha anche considerato il modo di sviluppare un piano strategico per garantire la fornitura stabile di acqua potabile proveniente dal fiume Nilo e di abbandonare la produzione di acqua dalla terra in tutto lo Stato.

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giovedì, giugno 25, 2015

Al Bashir invitato a Nuova Delhi per un summit dell'Unione Africana e l'India

Secondo una fonte diplomatica africana, il presidente sudanese Omar Hassan al-Bashir è stato invitato al terzo vertice India-Africa che si terrà a Nuova Delhi tra il 26 ed il 30 Ottobre. Anche l'agenzia di stampa turca Anadolu ha citato che una fonte anonima ha confermato che l'India avrebbe invitato al Bashir insieme a 53 leader africani a partecipare al terzo vertice India-Africa.

La stessa fonte ha aggiunto che il vertice si terrà il 29 ottobre, rilevando che l'Unione Africana (UA) prevede che l'invito, presso i vertici di cooperazione tra l'Africa e gli altri continenti, deve essere esteso senza eccezione a tutti i presidenti africani. La fonte ha sottolineato che quest'anno l'UA ha avuto più volte problemi con l'Unione Europea (UE) quando quest'ultima ha chiesto che il presidente dello Zimbabwe, Robert Mogabi, dovesse essere escluso dalla partecipazione ai vertici di cooperazione Europa-Africa.

"Alcuni paesi richiedono che gli inviti non devono essere estesi ai presidenti ricercati dalla Corte Penale Internazionale (CPI), come al Bashir", ha aggiunto la fonte.

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mercoledì, giugno 24, 2015

Il Sudan nella lista degli Stati terroristi degli Stati Uniti

Il Governo sudanese ha espresso rammarico per la decisione degli Stati Uniti di mantenere il Sudan nella lista degli Stati terroristi e ha descritto la mossa come "doppio standard". Il Sudan è stato inserito nella lista del terrorismo degli Stati Uniti nel 1993 per le accuse di ospitare dei militanti affiliati ad al Quaeda che combattono contro obiettivi regionali e internazionali.

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha pubblicato il rapporto 2014 mantenendo il Sudan come uno Stato che promuove il terrorismo e menzionando l'esistenza di alcuni gruppi terroristici nel Paese, così come i collegamenti tra Khartoum ed alcune di queste organizzazioni.

"Il Governo sudanese ha preso iniziative per limitare le attività di questi elementi e ha lavorato per fermare l'uso del Sudan come base logistica e punto di transito per i terroristi che vanno in Siria e Iraq. Tuttavia, i gruppi hanno continuato a operare in Sudan nel 2014 e sono continuati ad esserci cittadini sudanesi che partecipano a organizzazioni terroristiche ", dice il rapporto. 

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martedì, giugno 23, 2015

Due donne elette Vice Presidenti del Parlamento del Sudan

Due donne sono state elette dal blocco parlamentare del Partito del Congresso Nazionale del Sudan (NCP) per servire come Vice-Presidenti per il Parlamento. Badria Suleiman del NCP e A'isha Mohamed Ahmed del Democratic Unionist Party (DUP) -guidato da Mohamed Osman al-Merghani -ricopriranno la carica per la prima volta nella storia del Sudan.

Suleiman è un consulente legale ben noto che ha partecipato alla stesura delle recenti modifiche costituzionali. Ha anche guidato la Commissione che è stato incaricata, la settimana scorsa, di modificare i regolamenti dell'Assemblea Nazionale. Nella riunione di Domenica, il blocco parlamentare NCP, ha ritardato l'elezione di un terzo Vice Presidente del Parlamento dopo che le fughe di notizie lasciavano intendere che il posto sarebbe stato annullato.

La riunione ha anche ritardato l'elezione dei Capi delle Sottocommissioni parlamentari del Lavoro, dell'Amministrazione, dell'Energia e delle Miniere per un momento successivo.

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lunedì, giugno 22, 2015

Il Sudafrica era pronto ad arrestare al Bashir durante il summit dell'UA

Alcune agenzie governative sudafricane avevano redatto il piano per catturare il presidente sudanese Omar Hassan al-Bashir durante la sua partecipazione al vertice dell'Unione africana (UA). Il piano non si è concretizzato per avere aspettato l'assenso dell'Alta Corte per arrestare il Presidente sudanese. La presenza di al Bashir ha attirato polemiche diffuse sia all'interno che fuori il Sudafrica dato il suo status di individuo ricercato dalla Corte Penale Internazionale (CPI) per crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio presumibilmente commessi nel Darfur dal 2003.

Il Sud Africa, come membro della CPI, era teoricamente obbligato ad arrestare al Bashir, ma ha scelto di non farlo per il fatto che egli godeva di immunità in quanto appartenente alla delegazione che partecipava al vertice dell'UA. Il Governo ha anche sfidato un ordine di un giudice locale che chiedeva di impedire al Leader sudanese di lasciare il Paese fino a quando la causa per costringere l'arresto di al Bashir e portata avanti dal Southern Africa Litigation Centre (SALC) fosse stata analizzata.

Ma anche questo ordine è stato ignorato dal Gabinetto del presidente sudafricano Jacob Zuma e, così, al Bashir è riuscito a volare fuori poche ore prima che l'Alta Corte del Nord Gauteng avesse respinto gli argomenti di immunità portati avanti dal Governo ed avesse ordinato il suo arresto per consegnarlo alla CPI.

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sabato, giugno 20, 2015

Giornata Rifugiato, Italians for Darfur: traditi i Sudanesi

"Per la prima volta in otto anni 'Italians for Darfur' non celebrerà la Giornata del Rifugiato": la decisione è stata annunciata sulla pagina Facebook dalla presidente della ONG, Antonella Napoli, per protesta contro il fatto che "oltre 100 profughi sudanesi entro fine mese non avranno più un luogo in cui vivere". 

Il Comune di Roma, infatti, non ha sospeso l'ordine di sgombero del centro di accoglienza in via Scorticabove chiuso dopo lo scandalo di Mafia Capitale. I rifugiati sudanesi, la maggior parte proveniente dal Darfur, denuncia la ONG, "pagheranno per le colpe e i crimini di personaggi senza scrupoli che hanno speculato e fatto profitti sulla loro pelle". "Tutto ciò a fronte di un'emergenza immigrazione sempre più pressante che non si riesce, anzi non si vuole, affrontare", lamenta Antonella Napoli, "È per questo che non abbiamo nulla da celebrare. Possiamo e vogliamo solo denunciare".

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venerdì, giugno 19, 2015

Una rnnovata richiesta di non chiudere la missione UNAMID

Un attivista dei diritti umani in Darfur ha invitato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a proteggere i civili nel Darfur e a rinnovare il mandato della Missione Congiunta delle Nazioni Unite e dell'Unione Africana in Darfur (UNAMID). 

Questo Venerdì, 15 membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite terranno una riunione informale per valutare l'evoluzione della situazione dei diritti umani in Darfur dopo 10 anni che un rapporto del gennaio 2005 della Commissione d'Inchiesta (COI) sul Darfur ha concluso che le atrocità commesse durante la campagna governativa di contro-insurrezione nel 2003-2004 rappresentano crimini contro l'umanità. 

L'incontro si svolgerà proprio quando il Consiglio di Sicurezza si appresta a rinnovare il mandato della Missione Ibrida di Peacekeeping con il compito di proteggere i civili in Darfur, anche se le aspettative del nuovo progetto di risoluzione fanno pensare ad una riduzione delle attività della Missione in linea con una strategia di uscita delle truppe UNAMID dal Darfur.

Tuttavia, il Sudan, che è sostenuto da Cina, Russia e alcuni Stati membri non permanenti africani e arabi, chiede un più efficace e graduale ritiro mentre il Regno Unito e Stati Uniti sostengono che la situazione dei diritti umani e gli attacchi contro i civili rimane invariata nel Darfur .

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giovedì, giugno 18, 2015

Scontro tra l'esercito ed un gruppo di ribelli nel Darfur Occidentale

Le Forze Armate del Sudan (SAF) hanno comunicato che le sue truppe hanno respinto un attacco da parte di un gruppo ribelle senza nome contro le sue posizioni nella zona Silai'a, 64 km a nord dalla capitale dello Stato di El-Ginaina nel Darfur Occidentale. Questo scontro ha causato decine di morti e feriti.

Il portavoce delle SAF, il colonnello Al-Sawarmi Khaled Saad, ha anche affermato che le forze governative hanno sequestrato due veicoli Land Cruiser e distrutti altri due, sottolineando che uno dei soldati dell'esercito è stato ucciso durante l'attacco e altri quattro sono rimasti feriti. L'esercito sudanese ha affermato che sue forze hanno controllato la zona ed inseguito i ribelli in fuga, prendendo atto che attualmente la zona è sicura.

Tuttavia, il portavoce non ha chiarito se gli aggressori appartengono a un gruppo ribelle armato o ad una semplice banda armata. Gli scontri armati tra l'esercito governativo ed i ribelli sono poco comuni nel Darfur Occidentale che è stato recentemente classificato come lo Stato più sicuro e stabile tra i cinque Stati del Darfur.

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mercoledì, giugno 17, 2015

L'UE critica il Sudan ed altri Paesi africani per traffico di essere umani

Un membro del Parlamento dell'Unione Europea chiede a Khartoum di riconsiderare il traffico di esseri umani in modo da sostenere la pace e le riforme democratiche nei paesi del Corno d'Africa ed in particolare in Sudan.

Marie-Christine Vergiat, un membro della Commissione per le Libertà Civili e la Giustizia al Parlamento dell'Unione Ruropea, ha criticato l'Iniziativa per la Migrazione tra l'UE ed il Corno d'Africa (noto anche come il 'Processo di Khartoum') dicendo che i Governi africani coinvolti in questo processo sono quelli ritenuti responsabili di aver causato le recenti ondate di immigrazione clandestina verso l'Europa. 

In una riunione tenutasi a Roma il 28 novembre 2014, i Paesi dell'UE e quelli Africani interessati al tema (Gibuti, Egitto, Eritrea, Etiopia, Kenya, Somalia Sud Sudan, Sudan e Tunisia) avevano deciso di coordinare gli sforzi per arrestare il traffico di esseri umani e il traffico di migranti clandestini tra il Corno d'Africa e l'Europa .

Essi hanno inoltre convenuto di promuovere lo sviluppo sostenibile nei Paesi di origine e di transito, al fine di affrontare le cause profonde della migrazione irregolare.

Vergiat ha detto che la Presidenza italiana dell'Unione europea, al suo tempo, aveva giocato un ruolo negativo in quanto aveva legittimato i Governi di quegli Stati che praticano il traffico e la schiavitù di essere umani.

http://www.sudantribune.com/spip.php?article55373

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martedì, giugno 16, 2015

ONU rifiutano accordo per l'uscita di UNAMID dal Darfur

Il Governo sudanese ha detto che le Nazioni Unite si sono ritirate da un accordo -inizialmente- raggiunto dal team tripartito su una strategia di uscita per la Missione di Pace Congiunta  in Darfur (UNAMID). Dopo l'istituzione del comitato tripartito del Governo sudanese, l'Unione Africana (UA) e le Nazioni Unite per sviluppare una strategia di uscita di UNAMID dal Darfur ci si aspettava la firma di un accordo definitivo lo scorso maggio.

Il Capo sudanese della Squadra Tripartita, Jamal al-Sheikh, ha detto ai giornalisti che era stato raggiunto un accordo in merito alla strategia di uscita della Missione anche se il tutto è stato bloccato dal rappresentante delle Nazioni Unite al momento della firma.
Al-Sheikh ha continuato dicendo che il rifiuto è il risultato del tentativo delle Nazioni Unite di imporre un accordo specifico notando che non ha il diritto legale o procedurale di interferire nel lavoro del team durante l'attuale fase.

In un rapporto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC), il 26 maggio, il Segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon ha riferito la sospensione dell'accordo per l'uscita dell'UNAMID dal team tripartito, aggiungendo che le riunioni della squadra sono state sospese anche se si suppone una ripresa alla fine di quest'anno.

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lunedì, giugno 15, 2015

Sudan, mancato arresto di al Bashir con complicità dell'Unione Africana

“Ancora una volta il presidente del Sudan Omar Al Bashir, ricercato dalla Corte Penale Internazionale per genocidio, crimini di guerra e contro l’umanità,  ha fatto un bel viaggio all’estero e nessuno l’ha arrestato nonostante dall’Aja fosse arrivata una richiesta ufficiale”.

E’ quanto denuncia l’associazione Italians for Darfur, promotrice in Italia della campagna per i diritti umani in Sudan “Ciò che è accaduto oggi in Sudafrica è grave quanto l’episodio del 2010 a Nairobi in Kenya, quando Bashir arrivò in pompa magna per le grande celebrazione della promulgazione della nuova Costituzione dell’ex colonia britannica.  - sottolinea  in una nota l’associazione - un altro Paese firmatario dello Statuto di Roma, il trattato istitutivo del Tribunale penale internazionale che obbligava a mettere in pratica le decisioni della Corte. Invece si continua a ignorare l’obbligo della cattura del presidente sudanese su cui pendono ben due mandati di arresto”.

“A che serve aver firmato e ratificato la carta istitutiva del Tribunale se poi non se ne rispettano gli obblighi? - si legge ancora nella nota - Il Sudafrica ha scelto di non arrestare Bashir, anche se c’erano state richieste ufficiali della Corte stessa, dell’Unione Europea e del segretario generale dell’Onu. Può rimanere quest’atto senza conseguenze?”.

“La complicità dell’Unione africana, che ha dato istruzione agli stati membri di non procedere all’arresto di al Bashir e di uscire dalla Corte Internazionale, non è più tollerabile. Ci auguriamo che sia a Bruxelles sia a New York assumano una posizione forte di condanna e chiedano a quei pochi Paesi disposti a collaborare di permettere che giustizia sia fatta: Bashir è responsabile di 300mila morti e della distruzione sociale di un intero popolo.  Oltre due milioni di persone in Darfur sono costrette a vivere in campi profughi al limite della sopravvivenza” conclude Italians for Darfur.

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venerdì, giugno 12, 2015

Il Sudan accusa UNAMID di informazioni distorte

Il Sudan ha convocato il Vice Capo della Missione Congiunta dell'Unione Africana e delle Nazioni Unite in Darfur (UNAMID) per esprimere il dispiacere per le informazioni fuorvianti sulla violenza in Darfur riportate al Consiglio di Sicurezza. In un briefing, l'Assistente del Segretario Generale dell'ONU, Edmond Mulet -riportando informazioni ai 15 membri delle Nazioni Unite sulle operazioni di peacekeeping- ha detto che gli attacchi da parte delle forze governative a provocato 78.000 sfollati quest'anno. Egli ha aggiunto che ci sono rapporti non verificati di circa 130.000 sfollati a Jebel Marra.

"Vi è anche una significativa preoccupazione per le notizie di attacchi indiscriminati contro i civili, così come altre violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale", ha aggiunto Mulet. In cambio, l'Ambasciatore sudanese presso le Nazioni Unite, Hamid Hassan Hassan ha accusato il Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite di cercare di fornire un quadro distorto della situazione della sicurezza nel Darfur e di attribuire lo sfollamento di civili, che è causato da scontri tribali, alla campagna militare dei gruppi ribelli.

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giovedì, giugno 11, 2015

Il Presidente del Sudan dovrebbe recarsi in Sudafrica nonostante i mandati d'arresto

Secondo le fonti del Sudan Tribune. il presidente sudanese Omar Hassan al-Bashir ha in programma di recarsi in Sudafrica per questo fine settimana per partecipare al vertice dell'Unione africana (UA). Resta inteso che il Sudafrica è a conoscenza dell'intenzione del leader sudanese di recarsi nella propria Capitale, ma non è chiaro quale azione potrebbe essere presa.

Ma come è avvenuto in passato il viaggio di al Bashir potrebbe essere annullato in qualsiasi momento. In passato, il Sudafrica ha messo in guardia più volte il presidente al Bashir di poter essere arrestato in base ad un mandato di arresto emesso contro di lui da parte della Corte Penale Internazionale (CPI) con dieci capi di imputazione per crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio che avrebbe comandato nella regione occidentale del Sudan del Darfur.

Ciò è avvenuto nonostante le risoluzioni dell'Unione Africana indicanti ai propri membri di non cooperare con la CPI per catturare al Bashir. Nel mese di agosto del 2009, il Ministero degli Affari Esteri sudafricano ha rilasciato una dichiarazione dettagliata che illustrava la sua posizione in merito alla risoluzione dell'Unione Africana per quanto riguarda al Bashir da un punto di vista giuridico e politico.

"Un mandato di cattura internazionale per il presidente al Bashir è stato ricevuto e approvato da un magistrato. Ciò significa che se il Presidente arrivasse in territorio sudafricano potrà essere arrestato", dice la nota. 

http://www.sudantribune.com/spip.php?article55303

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mercoledì, giugno 10, 2015

L'opposizione in Sudan chiede al Parlamento Europeo supporto per un nuovo processo di pace

Le forze di opposizione sudanesi hanno chiesto al Parlamento dell'Unione europea (UE) di sostenere la creazione di un nuovo processo di pace e di riforme democratiche in Sudan. Un'importante delegazione dei gruppi di opposizione sudanesi -guidati dall'ex-Primo Ministro e Leader del Partito Nazionale dell'UMMA (NUP), Sadiq al-Mahdi, e dal Presidente dei vari Fronti Rivoluzionari (SRF) Malik Agar- è stata ricevuta presso il Parlamento Europeo a Strasburgo.

In un'audizione parlamentare dal titolo "Recenti Elezioni in Sudan e Prospettive di Pace", i leader dell'opposizione hanno informato i legislatori dell'Unione Europea sulla situazione dei diritti umani in Sudan anche se hanno concentrato i loro interventi su ciò che i legislatori europei possono fare a sostegno degli sforzi dell'Unione Africana che conduce una missione per il mantenimento della pace e la transizione democratica in Sudan.

Mahdi e Agar -che hanno parlato a nome delle forze di opposizione del Sudan Call- hanno detto che il processo di dialogo nazionale (avviato nel gennaio 2014) non è stato seriamente preparato ed è stato usato dal Governo per guadagnare tempo prima di organizzare le elezioni a partito unico miranti a mantenere lo status quo attuale.

L'ex-Primo Ministro ha sottolineato che "il Sudan è ora uno Stato fallito". Ha indicato i conflitti armati, gli spostamenti di civili e il rifiuto popolare del regime mostratodal boicottaggio delle elezioni di aprile. Egli ha inoltre fatto riferimento alla partecipazione del Governo nei conflitti in Repubblica Centrafricana, Sud Sudan, Libia ed ai suoi legami con il gruppo terrorista di Daesh.

"Vogliamo che il Parlamento Europeo possa sostenere il popolo del Sudan -che ha sofferto per 26 anni- ed eseguire la nostra iniziativa per la pace e di democratizzazione globale e giusta. Speriamo di ottenere una risposta a questo appello ed una risoluzione forte del Parlamento Europeo a sostegno del popolo del Sudan nella sua ricerca di la pace e la democrazia", ha inoltre affermato.

http://www.sudantribune.com/spip.php?article55287

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venerdì, giugno 05, 2015

Il Partito al Governo fallisce accordo per la formazione di un nuovo Governo

Il Partito del Congresso Nazionale (NCP) in Sudan ha rinviato l'annuncio della formazione di un nuovo Governo dopo che il suo Ufficio non è riuscito a raggiungere un consenso sui nomi proposti. La riunione del NCP, che è stata presieduta dal presidente Omar Hassan al-Bashir, si è tenuta nella mattina di Venerdì.

Il Vice Presidente del NCP, Ibrahim Ghandour, ha comunicato ai giornalisti ciò che è emerso dall'incontro: "Il rimpasto di Governo e il nome dei governatori saranno resi noti entro le prossime 48 ore".

"Se tutto va come previsto, il giuramento [cerimonia di Ministri e Governatori] potrebbe avere luogo la Domenica", ha detto Ghandour.

Il funzionario ha detto che l'Ufficio del NCP ha discusso la proposta di un nuovo Gabinetto e "ha fatto osservazioni" sulla formazione ministeriale finalizzata da al Bashir.

"Abbiamo discusso tutti i nomi dati e approvato un gran numero di essi ma ci sono due partiti che non hanno presentato i nomi dei loro candidati per i Portafogli di Governo", ha poi concluso il Vice Presidente.

L'Ufficio di Presidenza della Leadership del NCP è costituito da 45 persone, 30 delle quali sono elettive mentre le rimanenti 15 sono nominati da al Bashir.

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giovedì, giugno 04, 2015

Ex-Janjaweed vorrebbe registrare le sue forze come un Partito politico

Il leader del clan del Darfur dei Mahameed, Musa Hilal, ha detto che intende discutere con i funzionari del Governo quello che lui chiama le "quattro questioni cruciali", tra cui la registrazione della sua milizia come partito politico, gli accordi di sicurezza, la riconciliazione sociale e le riforme politiche

Hilal, che era uno dei principali leader delle milizie che hanno partecipato alla campagna brutale contro-insurrezione durante i primi anni della crisi del Darfur è tornato a Khartoum dalla sua città natale di Misteriya -nel Darfur Settentrionale- per partecipare alla cerimonia di giuramento del presidente Omar al-Bashir

Ha lasciato Khartoum a metà del 2013 e schierò i suoi miliziani contro il Governatore dello Stato del Nord Darfur, Osman Kibir accusandolo di alimentare conflitti tribali nello Stato. 

Durante la cerimonia di giuramento, il leader Janjaweed ha dichiarato il Partito del Congresso Nazionale (NCP), di cui è un membro, ed ha chiesto delle profonde riforme.

Inoltre, lo scorso anno, le truppe di Hilal hanno preso il controllo di località occidentali dello Stato del Nord Darfur, tra cui Saraf Omra, Kutum, Kebkabiya, Al-Seraif, e El Waha. Il Capo Tribù è andato oltre ed ha annunciato la creazione di amministrazioni in queste località, nominando le sue forze come il Consiglio di Risveglio Rivoluzionario Sudanese (SRAC).



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mercoledì, giugno 03, 2015

Cerimonia di giuramento di al Bashir presenziato da numerosi Capi di Stato

Al momento del suo giuramento, il presidente del Sudan Omar al-Bashir ha promesso di proseguire il dialogo con l'Occidente per normalizzare le relazioni e ha annunciato che il dialogo nazionale dovrebbe ricominciare al più presto. Bashir, 71 anni, ha vinto le recenti elezioni con il 94% dei voti e sono state contraddistinte dal boicottaggio dell'opposizione e segnate da una bassa affluenza alle urne estendendo il suo mandato ulteriormente.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato numerosi capi di Stato e di Governo, tra cui il presidente egiziano Abdel-Fattah al-Sisi, il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe, il presidente ciadiano Idris Deby, il presidente del Kenya Uhuru Kenyatta ed il primo ministro etiope Hailemariam Desalegn.

Il Sud Sudan è stato rappresentato dal suo vicepresidente James Wani, il Qatar dal Primo Ministro e dal Ministro di Stato per gli Affari di Gabinetto Ahmed bin Abdullah Al-Mahmoud, e l'Arabia Saudita dal suo Ministro di Stato Mansour Bin Mutaib.

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CRISTIANI PERSEGUITATI: FIRMA L'APPELLO PER SALVARE PETER YEIN REITH E YAT MICHAEL, DUE PASTORI CRISTIANO - EVANGELICI CHE RISCHIANO LA PENA DI MORTE

A un anno dalla vicenda di Meriam Ibrahim, cristiana all'ottavo mese di gravidanza e madre di un bambino di 20 mesi condannata a morte in Sudan per apostasia e poi liberata sull'onda di una mobilitazione internazionale, due pastori cristiano - evangelici rischiano la pena capitale per motivi religiosi.
Entrambi i pastori, PETER YEIN e YAT MICHAEL, sono tuttora tenuti in custodia senza garanzia del rispetto dei propri diritti, come denunciato da Kate Allen, direttrice di Amnesty Internetional UK, che ha recentemente dichiarato: "più lungo sarà il loro tempo di reclusione, più alto è il rischio che subiscano torture",
Vi chiediamo di firmare questa petizione per chiedere l'annullamento del procedimento giudiziario a loro carico e la loro immediata liberazione.
Invieremo le firme raccolte all'ambasciata del Sudan in Italia affinché il presidente Omar Hassan al Bashir possa concedere la Grazia ai due imputati, responsabili solo di voler difendere la propria fede e le loro congregazioni. 

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martedì, giugno 02, 2015

Cambi ai vertici militari del Sudan

Lunedì scorso, il presidente sudanese Omar Hassan al-Bashir ha cambiato il Capo Militare del personale e ad altri dirigenti -qualche ora prima della sua cerimonia di giuramento per un nuovo mandato. In un comunicato, il portavoce delle Forze Armate del Sudan (SAF), il colonnello Al-Sawarmi Khalid Sa'ad, ha detto che le modifiche entrano nel contesto del lavoro di routine annuale del SAF, affermando che al Bashir ha incontrato i Capi in uscita del personale e li hai ringraziati per i loro servizi. 

Il Colonnello ha, inoltre, detto che il tenente generale Mustafa Osman Obeid Salim è stato nominato nuovo Capo di Stato Maggiore dell'Esercito. Il tenente generale Ismail Abdel-Samad Breima ha sostituito il tenente generale Hashim Abdallah Mohamed Hassan come il Vice Capo di Stato Maggiore.

Il tenente generale Ahmed Abdalla al-Naw ha sostituito il tenente generale Mohamed Graham Omer Sha'oul come Ispettore Generale del SAF; il Generale Isam Mubarak Habib Allah Ibrahim è stato nominato Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare e il generale Ibrahim Mohamed Al-Hassan, come il Presidente dello staff dell'Operazione Congiunta.

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lunedì, giugno 01, 2015

Morto Casco Blu per mancata supporto del Governo del Sudan

Un nuovo rapporto delle Nazioni Unite afferma che il Governo del Sudan "ha rifiutato di consentire" un'evacuazione medica di emergenza per un peacekeeper ferito che, poi, è morto lo stesso giorno,: questo è il più recente segnale di un peggioramento delle relazioni tra UNAMID ed il Sudan che vuole la Missione fuori del paese.

Secondo, l'ultimo rapporto del Segretario Generale sulla Missione Congiunta ONU-Unione Africana in Darfur Ban Ki-moon si rammarica della morte del peacekeeper etiope, che è stato ferito in un incidente. Il rapporto dice che il Sudan ha rifiutato l'evacuazione a causa di problemi di sicurezza.

Il rapporto dice che anche i colloqui tra l'ONU, l'UA e il Sudan su una strategia di uscita per i più di 20.000 soldati "è stata interrotta", anche se non vengono forniti dettagli.

Allo stesso tempo, il nuovo rapporto dice che "non vi è stato alcun progresso tangibile verso la soluzione del conflitto in Darfur."


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