Il blog di Italians for Darfur

giovedì, dicembre 31, 2015

Completato il primo stage di raccolta di armi pesanti in Darfur

Il Governo del Sudan ha completato la prima fase di un piano finalizzato alla raccolta di armi pesanti nella tormentata regione sudanese occidentale del Darfur.

Il Ministro dell'Interno, Ismat Abdel Rahman, ha detto al Parlamento sudanese che la proliferazione degli armamenti in Darfur rimane "una preoccupazione di sicurezza". Egli ha, inoltre, sottolineato che milioni di armi leggere sono nelle mani dei cittadini del Darfur.

Sulla base delle direttive del Comandante in Capo delle forze armate, il presidente Omar al-Bashir, il primo passo volto a raccogliere le armi pesanti (per esempio cannoni pesanti) e la registrazione delle armi leggere nella regione è sato completato.

In futuro, ha affermato, che sarà attuata la raccolta di armi leggere in una fase successiva, in cambio di compensazioni finanziarie da determinarsi.

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mercoledì, dicembre 30, 2015

Il Sudan chiede indennità per le sanzioni economiche

Il Ministro della Giustizia, Awad al-Hassan al-Nur, ha chiesto indennità "per le vittime delle sanzioni unilaterali coercitive imposte dagli Stati Uniti e dalle altre potenze internazionali in Sudan".

Parlando durante una festa organizzata dal suo Ministero in occasione della Giornata Internazionale per i Diritti Umani, al -Nur ha descritto le sanzioni come "illegittime e contrarie alle rassicurazioni delle Nazioni Unite che vietano misure unilaterali se possono avere effetti negativi sui diritti umani '. '

Alla fine di novembre 2015, il Relatore Speciale delle Nazioni Unite sull'impatto negativo delle misure unilaterali coercitive sul godimento dei diritti umani, Idriss Jazairy ha detto che le ampie misure adottate contro il Sudan "non sono conformi con gli sviluppi internazionali in questo senso".

http://www.sudantribune.com/spip.php?article57528

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martedì, dicembre 29, 2015

I ribelli dello SPLM-N hanno ucciso dei soldati nel Nilo Azzurro

Il Movimento ribelle di Liberazione del Popolo del Sudan-Nord (SPLM-N) ha affermato che quattro soldati del Governo sono stati uccisi e molti altri feriti in un'imboscata nei pressi della città di Kurmuk, nello Stato del Nilo Azzurro.

In una dichiarazione rilasciata martedì, il portavoce dello SPLM-N, Arnu Ngutulu Lodi, ha detto che i combattenti della seconda divisione hanno ucciso quattro soldati governativi, tra cui un sergente di nome Mahmoud Hassan Ibrahim, e ferito altri nove tra cui un tenente in un'area compresa tra Baraka e Sali, 10 chilometri a nord di Kurmuk.

Egli ha sottolineato che le loro forze hanno sequestrato grandi quantità di munizioni e mitragliatrici e distrutto un camion TOYOTA, dicendo che ci sono state vittime dalla loro parte. Tuttavia, l'esercito sudanese non ha commentato l'accaduto.

Lunedì, lo SPLM-N ha respinto un attacco da parte dell'esercito sudanese nell'area di Torda, nello Stato del Nilo Azzurro, uccidendo tredici soldati.

Dal 2011, lo SPLM-N ha combattuto l'esercito sudanese e le loro milizie disposte negli Stati del Sud Kordofan e Nilo Azzurro.

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lunedì, dicembre 28, 2015

Estesa la conferenza di dialogo a tempo indeterminato

Il Comitato di Coordinamento di Dialogo del Sudan, noto come 7+7, ha deciso di estendere la conferenza di dialogo nazionale a tempo indeterminato.

Il Partito del Congresso Nazionale (NCP) che guida la conferenza di dialogo è stato inaugurato a Khartoum il 10 ottobre nonostante il grande boicottaggio della maggiore opposizione politica e armata.

La scorsa settimana, il Comitato 7+7, aveva sottolineato che non c'era alcuna intenzione di estendere la conferenza del dialogo, dicendo che si prevedeva di concluderla il 10 gennaio 2016.

Tuttavia, l'assistente del Presidente del Sudan e membro del Comitato 7+7, Ibrahim Mahmoud Hamid ha detto ai giornalisti che la conferenza è stata prorogata per ragioni logiche e pratiche, notando che anche i  gruppi politici e armati rimasti al margine fino ad adesso, hanno espresso il desiderio di partecipare alla conferenza.

Inoltre, ha aggiunto che alcuni dei comitati di dialogo hanno bisogno di più tempo per finire il loro lavoro. È stato, anche, sottolineato che ci sono ragioni oggettive alla base della decisione di estendere la conferenza.

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giovedì, dicembre 24, 2015

Lo SPLM-N propone un "esercito unico del Sudan"

Il Movimento ribelle di Liberazione del Popolo del Sudan-Nord (SPLM-N) ha disposto quattro questioni strategiche durante la recente tornata di colloqui informali con il Governo sudanese, tra cui la formazione di un unico "esercito sudanese professionale".

Lo scorso novembre le due parti in conflitto nel Nilo Azzurro e Sud Kordofan sono riuscite a raggiungere la cessazione delle ostilità e degli accordi di accesso umanitario anche se nei successivi colloqui di cinque giorni sono sorte importanti lacune rispetto alle posizioni delle due parti.

Nel tentativo di colmare il gap, il Pannello di Attuazione di Alto Livello dell'Unione African (AUHIP) ha organizzato tre giorni di colloqui informali tra le due parti dal 16 al 18 dicembre in cui hanno discusso su come superare le loro differenze ed hanno convenuto di riprendere discussioni in gennaio.

Dopo la fine dei colloqui, le due parti hanno espresso la soddisfazione per i colloqui informali, dicendo che aumenta la fiducia.

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Buon Natale, con la speranza nel cuore di una pace possibile



Un caro augurio di buon Natale a tutti voi che credete nel nostro impegno, con la speranza che il 2016 sia un anno di pace per il Darfur e di serenità per tutti noi.

Con viva cordialità,
Antonella Napoli
Presidente di Italians for Darfur



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mercoledì, dicembre 23, 2015

Il Sudan non supporterà più i gruppi ribelli del Darfur

Il Capo dell'Intelligence del Sudan, Mohamed Atta, ha sottolineato che il Governo del Sud Sudan aveva precedentemente deciso di espellere i ribelli del Darfur dal suo territorio, ma ha rifiutato di prendere la stessa misura contro il Movimento di Liberazione del Popolo del Sudan-Nord (SPLM-N).

Egli ha detto, in un'intervista ai quotidiani locali, che Khartoum ha respinto una proposta di Juba di mediare tra il Governo sudanese e lo SPLM-N, descrivendo quest'ultimo come "non neutrale".

"Quando ci siamo seduti con il Governo del Sud Sudan, quest'ultimo ha deciso di scacciare in Sudan i gruppi del Darfur che sono presenti sul proprio territorio, ma per quanto riguarda lo SPLM-N, ha scelto di mediare", ha affermato.

"Ciò significa che potrebbero abbandonare i movimenti del Darfur, ma non lo SPLM-N. Il Governo del Sud Sudan ha il desiderio di aiutare e fornire supporto allo SPLM-N", ha aggiunto.

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martedì, dicembre 22, 2015

Un altro gruppo ribelle si aggiunge alla Conferenza di Dialogo Nazionale

Il Presidente del Movimento della Nuova Giustizia ed Uguaglianza del Darfur (N-JEM), Mansour Arbab Younis, è giunto a Khartoum per incontrarsi con il presidente Omar al-Bashir e per aderire alla Conferenza Nazionale di Dialogo in corso.

La fazione ribelle ha detto che ha acconsentito a partecipare al dialogo dopo aver ricevuto una risposta positiva sulle precondizioni da essi fissate, in precedenza, per unirsi al dialogo.

I leader del Movimento avevano posto come condizione per unirsi ai colloqui l'estensione del periodo di cessate il fuoco nel Darfur, l'eliminazione delle condanne a morte pronunciate contro elementi ribelli del Darfur, la pubblicazione degli elenchi dei combattenti del Movimento fatti prigionieri nella battaglia di Nakhara oltre ad ospitare la delegazione del Movimento.

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lunedì, dicembre 21, 2015

Il Governo difende le misure di sospensione di alcuni quotidiani

Il Direttore del Sudan’s National Intelligence and Security Services (NISS), Mohamed Atta, ha indicato i giornali responsabili delle misure eccezionali adottate dalla sua agenzia.

In un'intervistacon ai media, Atta ha detto che le misure adottate contro i giornali non sono state "arbitrarie", ma seguono la legge, notando che la sua agenzia è stata costretta a prendere tali misure.

Ha accusato la stampa sudanese di utilizzare notizie esagerate ed, apparentemente, sensazionali per attirare i lettori, citando per esempio rapporti quotidiani sugli incidenti degli abusi sui minori nella scuolabus.

Lo scorso maggio, il NISS aveva sequestrato copie di 10 giornali diversi e ne aveva sospesi quattro di essi a tempo indeterminato. La mossa è stata una reazione ai rapporti pubblicati da quei giornali sugli episodi di molestie sessuali e stupro ai bambini che si sono svolti all'interno di uno scuolabus. 

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venerdì, dicembre 18, 2015

Continuano positivamente i colloqui tra il Governo ed i ribelli

Dopo una riunione informale di tre giorni, il Governo del Sudan ed i ribelli del Movimento di Liberazione del Popolo del Sudan-Nord (SPLM-N)  hanno convenuto di riprendere le discussioni al più presto.

Lo scorso novembre le due parti in conflitto nel Nilo Azzurro e Sud Kordofan erano riuscite a raggiungere la cessazione delle ostilità e degli accordi di accesso umanitario, nonostante i colloqui di cinque giorni avevano  mostrato che importanti lacune persistevano fra le due parti.

Nel tentativo di colmare le situazioni lacunose, il Gruppo di Attuazione di Alto Livello dell'Unione Africana (AUHIP) ha organizzato un round di tre giorni di colloqui informali tra le due parti dal 16 ed il 18 dicembre in cui le due parti hanno dibbattuto su come superare le loro differenze.

In una dichiarazione estesa ai media, il Portavoce del gruppo di negoziatori del SPLM-N, Mubarak Ardol, ha sottolineato che il Governo ed i ribelli non sono stati in grado di raggiungere un accordo sulle principali questioni in sospeso.

"Tuttavia hanno preparato le loro posizioni su tali questioni apertamente e seriamente ed hanno deciso di tenere una seconda riunione informale nel più breve tempo possibile per approfondire ulteriori discussioni e consentire ad ogni lato di consultarsi con i propri alleati, al fine di raggiungere la pace globale", ha concluso il Portavoce.

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giovedì, dicembre 17, 2015

Iniziati i colloqui informali per il processo di pace in Etiopia

Le Riunioni informali tra le delegazioni del Governo sudanese ed il Movimento di Liberazione del Popolo del Sudan-Nord (SPLM-N) sono iniziate nella Capitale etiope nel tentativo di sbloccare la situazione sui colloqui di pace.

Lo scorso novembre le parti in conflitto nel Sud Kordofan e Nilo Azzurro sono riuscite a raggiungere la cessazione delle ostilità e degli accordi per l'accesso umanitario.

Il gruppo di esperti dell'Unione Africana di Attuazione di Alto Livello (AUHIP) ha, recentemente, proposto alle due parti di inviare delle delegazioni ad Addis Abeba per negoziare in colloqui informali e diretti le lacune prima di riprendere i colloqui ufficiali e per finalizzare un accordo.

Il Diplomatico sudanese ad Addis Abeba ha detto che le discussioni informali sono iniziate mercoledì, aggiungendo che affronterà l'accordo di sicurezza tra cui la cessazione delle ostilità e del fuoco, oltre l'assistenza umanitaria.

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mercoledì, dicembre 16, 2015

Il Procuratore della Corte Penale Internazionale si appella per il Darfur

Il procuratore della Corte Penale internazionale (CPI), Fatou Bensouda, ha descritto il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) come un organismo che fornisce "promesse vuote", in quanto la situazione in Darfur dopo dieci anni è rimasta invariata.

"Nonostante le mie ripetute richieste al Consiglio di agire rispetto al disprezzo del Sudan dei suoi obblighi, e alla violazione delle risoluzioni di questo Consiglio, i miei appelli continuano ad essere ignorati", ha affermato Bensouda nel suo rapporto semestrale al Consiglio di Sicurezza dell'ONU.

"Questo Consiglio, che ha deferito la situazione del Darfur alla Corte Penale Internazionale, ha delle responsabilità importanti per garantire che gli Stati mantengano i loro obblighi. Posso solo ribadire i miei appelli a questo Consiglio per adottare misure in suo potere per garantire che tutti i colpevoli del genocidio in Darfur vengano arrestati e portati davanti alla giustizia per il bene delle vittime ", ha continuato.

Il Procuratore ha avvertito che le vittime di reati del Darfur sono ora demoralizzati, mentre gli individui contro i quali sono stati emessi mandati di arresto della Corte Penale Internazionale, e che possono essere implicati in questi crimini, continuano a sottrarsi alla giustizia".

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martedì, dicembre 15, 2015

Sequestrate alcune copie di giornali: rischio censura

Il Sudanese National Intelligence and Security Services (NISS) ha sequestrato dalla tipografia delle copie del quotidiano al-Tayar nelle prime ore di lunedi senza indicarne i motivi.

I redattori del giornale hanno affermato che la mossa è stata probabilmente innescata da una serie di editoriali del direttore Osman Mirghani in cui ha ferocemente criticato il Ministro delle Finanze per l'annuncio di un nuovo round di tagli ai sussidi sul carburante, l'elettricità ed il grano .

I giornali avevano, anche, citato il Ministro che aveva descritto il Sudan come "una Nazione consumista e non produttiva": ciò ha attirato un forte risentimento e rabbia pubblici. Mirghani ha invitato il Ministro delle Finanze a dimettersi per la sua inadeguatezza nella posizione che ricopre.

Il potenziale trasferimento di sussidi ha sollevato un ampio malcontento tra i cittadini e le parti dell'opposizione mentre i leader del Partito del Congresso Nazionale (NCP) hanno preso le distanze da esso dicendo che influenzerà le parti della società povere e vulnerabili.



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lunedì, dicembre 14, 2015

Ripresi i colloqui per la strategia d'uscita di UNAMID

Il Ministero degli Esteri del Sudan ha discusso con la Commissione dell'Unione Africana (AUC) le modalità per riprendere il lavoro del team tripartito incaricato di elaborare la strategia di uscita della Missione di Pace Ibrida in Darfur (UNAMID).

Il Comitato tripartito incluso il Governo sudanese, l'Unione Africana e l'ONU è stato istituito nel febbraio scorso per sviluppare una strategia di uscita per UNAMID dal Darfur.

La commissione avrebbe dovuto firmare un accordo lo scorso maggio. Ma nel mese di giugno, i funzionari sudanesi hanno detto che l'ONU si è ritirato da un accordo raggiunto dal team congiunto su una strategia di uscita.

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venerdì, dicembre 11, 2015

Problemi nei campi rifugiati in Darfur

I Residenti del Campo Sfollati di Ottash nella periferia di Nyala si sono lamentati per il freddo intenso che ha causato un aumento dei disturbi di stomaco. Hanno detto che vi è una grave carenza di coperte e teli di plastica per proteggerli dal freddo.

Il Leader degli sfollati del campo, lo sceicco Mohamed Ahmed, ha affermato che si era notato un aumento di influenza intestinale tra i residenti del campo, in particolare tra i bambini e gli anziani.

"Fin dall'inizio di questa ondata di freddo intenso, abbiamo sofferto di una carenza acuta di coperte e teli di plastica per proteggerci da questo rigido freddo, '' ha detto. "I bambini, che rappresentano il 60% della popolazione del campo, sono i più colpiti dalla malattia '', ha lamentato il Leader.

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giovedì, dicembre 10, 2015

Italians for Darfur tra i fondatori di 'Illuminare le periferie del mondo'

Venerdì 18 dicembre, ore 15, la presentazione ufficiale in Fnsi


Venerdì 18 dicembre, in concomitanza con la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, la sala "Walter Tobagi" della Fnsi ospita la presentazione del sito www.illuminareleperiferie.it, lo strumento scelto dalla rete delle associazioni che aderiscono al progetto "Illuminare le periferie del mondo" per dare luce e voce alle storie troppo spesso ignorate dall'informazione mainstream. Il sito sarà il luogo dove descrivere la geografia degli oscuramenti, dove riflettere su nuovi modelli di società e di informazione e dove dare ai fatti, alle realtà, alle campagne e ai temi trascurati dei media generalisti la visibilità che meritano. Il sito sarà dunque il contenitore delle iniziative promosse dalle associazioni che aderiscono al progetto, un progetto che si alimenterà del lavoro sul campo di ognuna delle organizzazioni promotrici. Alla presentazione parteciperanno i rappresentanti delle diverse realtà che hanno dato vita a “Illuminare le periferie del mondo” e i testimoni di alcune storie che meritano di essere illuminate. Saranno inoltre proiettati brevi video sul tema delle migrazioni e dell’accoglienza, a sostegno della campagna “#nohatespeech – contro i discorsi d’odio nei media” dell’associazione Carta di Roma, che sarà dunque la prima campagna che la rete si propone di illuminare. Al termine dell’incontro verranno, infine, rilanciati gli eventi in programma per il 2016. Appuntamento, dunque, venerdì 18 dicembre alle ore 15 presso la Federazione nazionale della stampa italiana, in corso Vittorio Emanuele II, 349 a Roma. Aderiscono al progetto “Illuminare le periferie del mondo”: Adepp, Articolo21, Assoprovider, Atlante delle guerre, Carta di Roma, Casagit, Centro Pio La Torre, CIPSI, CISP, Comitato 3 ottobre, Confronti, COSPE, FCEI, FNSI, GIULIA, I Siciliani Giovani, Il mondo di Annibale, INPGI, Italians for Darfur, LasciateCIEntrare, Libera informazione, Libertà e giustizia, Medici senza frontiere, Migrare, Noi per i bimbi, Premio Luchetta, Associazione Amici di Roberto Morrione, Rivista San Francesco, Tam Tam, Tavola della pace, UCSI, UsigRai.

Il Sudan precisa il suo impegno per il rispetto del Diritto Internazionale Umanitario

Il Sottosegretario del Ministero degli Esteri del Sudan, Abdel-Ghani al-Naem, ha sottolineato l'impegno del suo Paese per il Diritto Internazionale Umanitario (IHL) e dei principi su cui si basa.

Al-Naem, prima della 32 ° Conferenza Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa a Ginevra, ha precisato che il Sudan è uno dei Paesi fondanti l'IHL, indicando tre iniziative lanciate dal presidente Omar al-Bashir per risolvere i conflitti interni ed i problemi riguardanti la migrazione ed i rifugiati.

Il Funzionario del Governo ha detto che la prima iniziativa riguarda il problema della sicurezza alimentare, indicando l'accordo tripartito firmato tra il Sudan, la Germania e il blocco regionale dell'IGAD la scorsa settimana con lo scopo di fornire cibo e opportunità di formazione professionale per i rifugiati e le comunità ospitanti.

Il diplomatico sudanese ha aggiunto che la seconda iniziativa riguarda il dialogo nazionale, dicendo che mira a raggiungere la pace, la stabilità e la riconciliazione nazionale, per porre fine ai conflitti e affrontare le cause all'origine degli spostamenti.

Secondo al-Naem, la terza iniziativa riguarda l'accoglienza di un gran numero di rifugiati dal Sud Sudan e Siria e di trattarli come cittadini sudanesi per quanto riguarda i servizi di istruzione, salute e diritti del lavoro e di movimento.

http://www.sudantribune.com/spip.php?article57308

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10 dicembre, ore 11.00: incontro con Antonella Napoli al Senato

Oggi 10 dicembre, ore 11.00, al Centro di In-Form@zione e Libreria multimediale del Senato, in via della Maddalena 27, incontro con Antonella Napoli, autrice del libro "Il mio nome è Meriam", Piemme Edizioni. L'accesso è libero.

mercoledì, dicembre 09, 2015

Incontro tra il Governo e lo SPLM-N in Etiopia

Tra due giorni si terrà un incontro formale tra il Governo sudanese ed il Movimento per la Liberazione del Popolo del Sudan-Nord (SPLM-N) nella capitale etiope di Addis Abeba la prossima. L'ufficio dell'Unione Africana ha detto che i colloqui mirano a raggiungere un'intesa importante sulle questioni in sospeso.

Thabo Mbeki, Capo del Gruppo di Esperti di Alto Livello di Attuazione dell'Unione Africana (AUHIP), che è fra gli intermediari dei colloqui di pace per porre fine ai conflitti armati negli Stati del Nilo Azzurro e del Sud Kordofan e della Regione del Darfur, ha sospeso il 10 ° round di negoziati dopo che le due parti avevano espresso la necessità di ulteriori consultazioni sulle questioni in sospeso.

Mbeki aveva detto, poi, che i contatti con le parti sarebbero proseguiti nel tentativo di fissare una nuova data per la ripresa delle trattative.

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martedì, dicembre 08, 2015

Il Sudan accusato di violare diritti umani

I Gruppi sudanesi e internazionali di attivisti per i diritti umani hanno invitato il Segretario delle Nazioni Unite ed il Presidente degli Stati Uniti di considerare il Governo del Sudan responsabile della negazione dell'accesso umanitario ai civili nelle zone colpite dalla guerra.

In una lettera estesa a Ban Ki-moon e Barak Obama, i firmatari hanno detto che il blocco dell'accesso umanitario ai civili nelle aree occupate dai ribelli del Sud Kordofan e Nilo Azzurro deve essere riconosciuto come un reato e violazione del diritto umanitario internazionale.

Nella lettera si afferma, inoltre, che il Governo sudanese può essere ritenuto responsabile di questo crimine contro l'umanità in linea con i principi del diritto internazionale e dei trattati.

"L'articolo 7 dello Statuto di Roma, lo statuto giuridico fondante della Corte Penale Internazionale (CPI), stabilisce che crimini contro l'umanità sono considerati quegli atti inumani che possono provocare intenzionalmente grandi sofferenze o gravi lesioni all'integrità fisica o alla salute fisica o mentale".

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lunedì, dicembre 07, 2015

Lo SPLM-N attacca le truppe governative nel Sud Kordofan

Il Movimento per la Liberazione del Sudan-Nord ha rivendicato l'uccisione di nove soldati delle truppe governative sudanesi durante un attacco effettuato nei pressi di Dilling, a nord della capitale Kadugli dello Stato del Sud Kordofan.

In una dichiarazione estesa ai media, il portavoce dello SPLM-N, Arnu Ngutulu Lodi, ha detto che le forze del Governo si stavano muovendo verso la guarnigione di Kendkil, situata a 10 km a nord di Dilling.

"Nove membri delle milizie (governative) sono stati uccisi durante l'operazione. Le nostre truppe hanno sequestrato tre fucili Kalashnikov, un RPG-7 e una mitragliatrice PK", ha affermato Lodi.

Inoltre, ha sottolineato che le truppe dello SPLM-N sono dispiegate nel territorio in modo da rafforzare il monitoraggio dei movimenti delle forze del Governo.

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venerdì, dicembre 04, 2015

La JEM accusa il Governo di attacchi nel Darfur Settentrionale

Il Movimento ribelle per la Giustizia e l'Uguaglianza (JEM) ha condannato gli "attacchi di rappresaglia" condotti da milizie governative in alcuni villaggi dello Stato del Darfur Settentrionale ed ha sollecitato la missione ibrida di mantenimento della pace in Darfur (UNAMID) per imporre "il suo mandato nella Regione.

"Per il quarto giorno le milizie governative hanno continuato a commettere atrocità nei villaggi di Anka e Umrai nelle parti nord-ovest dello Stato del Darfur Settentrionale", ha detto il portavoce del JEM, Jibril Adam Bilal.

In una dichiarazione estesa ai media, Bilal ha detto che i residenti di quelle zone erano stati costretti a spostarsi a causa di alcune direttive politiche attentamente pianificate con lo scopo di allontare i cittadini dalla Regione, in continuazione della sua politica del terreno invaso".

http://www.sudantribune.com/spip.php?article57246

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giovedì, dicembre 03, 2015

La Germania offre 12 milioni di euro al Sudan per fermare l'immigrazione illegale

Il Governo della Germania ha stanziato 12 milioni di euro per dei progetti destinati ad arginare l'immigrazione clandestina di africani attraverso il Sudan in Germania.

L'agenzia tedesca di aiuto internazionale ha firmato un accordo in tal senso con il Ministero sudanese degli Affari Esteri e l'Autorità Intergovernativa per lo Sviluppo (IGAD) ed un gruppo dell'Africa Orientale con lo scopo di sviluppare e mantenere la pace nella regione del Corno africano.

L'attuazione del piano inizierà con 2 milioni di Euro nella città di Kasala, nel Sudan Orientale, conosciuta come un punto di passaggio per i rifugiati in fuga dalla vicina Eritrea. Il coordinatore dell'agenzia tedesca per l'Africa Orientale, Ralf Mathus,  ha detto durante i relativi colloqui che il suo Paese, con questo progetto, riprenderà la sua cooperazione tecnica con il Sudan che è stata bloccata per 20 anni .

Egli ha rivelato che il suo Paese ospita 12 milioni di rifugiati, un milione di loro aveva attraversato il Sudan.

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mercoledì, dicembre 02, 2015

Al Bashir prolunga la sua visita negli Emirati Arabi

Il presidente Omar al-Bashir ha esteso la sua visita negli Emirati Arabi Uniti (EAU) per una settimana per riposare ulteriormente, mentre la delegazione che lo accompagna è tornata lunedì a Khartoum, ha affermato un funzionario del Governo

Al Bashir era arrivato negli Emirati Arabi Uniti sabato scorso insieme a diversi ministri e funzionari per una visita ufficiale. Ha tenuto delle riunioni con il principe ereditario di Abu Dhabi Mohammed bin Zayed Al Nahyan concentrandosi sugli accordi bilaterali nonché sulle questioni regionali e internazionali di comune interesse.

Si ricorda che la Corte Penale Internazionale ha emanato un mandato di cattura internazionale contro il Presidente del Sudan per gli atti commessi durante il suo mandato presidenziale. Gli Emirati Arabi, non essendo un Paese aderente allo Statuto di Roma, non hanno l'obbligo di arrestare Al Bashir.

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martedì, dicembre 01, 2015

Altri tre gruppi ribelli del Darfur chiedono di aggiungersi ad Addis Abeba

Tre fazioni ribelli provenienti dalla regione del Darfur hanno esortato il Capo del Gruppo di Esperti di Attuazione di Alto Livello dell'Unione Africana (AUHIP) di coinvolgerli nel processo di pace che quest'ultimo sta mediando.

Il Movimento/Esercito di Liberazione del Sudan-La Seconda Rivoluzione (SLM/A-SR) guidato da Abu Elgasim Imam, il Nuovo Movimento del Sudan per la Giustizia e l'Uguaglianza (JEM NEW) di Mansour Arbab Younis ed il Movimento/Esercito di Liberazione del Sudan per la Giustizia (SLM/ A -J) comandato da al-Tahir Hajar hanno inviato la loro richiesta il 28 novembre 2015.

In una lettera, i tre gruppi hanno affermato che una pace duratura e giusta in Darfur dovrebbe coinvolgere tutte le parti e gli attori della Regione e non solo alcuni di essi, in riferimento al Movimento per la Giustizia e l'Uguaglianza ed il Movimento di Liberazione del Sudan-Minni Minnawi.

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