Il blog di Italians for Darfur

venerdì, gennaio 29, 2016

La Conferenza Nazionale per il Dialogo decide per un Governo di transizione

La Conferenza Nazionale per il Dialogo ha accettato di formare un Governo di transizione presieduto dal presidente Omar al-Bashir, nonostante l'iniziale opposizione a tale disposizione del Partito di Governo.

Il Comitato per le Questioni di Governo ha concluso degli accordi, tra cui "il principio del trasferimento pacifico del potere attraverso un Governo di riconciliazione nazionale guidato dal presidente Omar al-Bashir", ha detto il capo del Pannello Barakat Musa Hawati.

Il Partito del Congresso Nazionale era inizialmente contrario a tale idea, temendo che avrebbe aperto le porte all'opposizione per chiedere la nomina di un Presidente ad interim o una presidenza collegiale.

Hawaii ha, ulteriormente, affermato che i livelli di Governo locali e nazionale sono stati approvati all'unanimità dal Comitato per le Questioni di Governo. Ma tali livelli devono essere decisi da una giuria di conciliatori. Diversi funzionari del Governo nazionale hanno recentemente messo in guardia contro il sistema regionale ed hanno indicato la loro preferenza per l'attuale sistema che divide il paese in 18 Stati.

In linea con il Documento del Darfur per la Pace in Darfur (DDPD), la popolazione del Darfur voterà il prossimo aprile per decidere se mantenere i cinque Stati separati o riunirsi in un unico Stato.

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giovedì, gennaio 28, 2016

Altri 34 mila rifugiati nel Jebel Marra a causa dei combattimenti

La Coordinatrice Umanitaria delle Nazioni Unite in Sudan, Marta Ruedas, ha affermato che circa 34.000 persone sono fuggite a causa dei combattimenti in corso nella zona montagnosa di Jebel Marra a cavallo di tre Stati del Darfur.

In una dichiarazione rilasciata da Khartoum, Ruedas ha espresso "grave preoccupazione" per l'impatto umanitario dei combattimenti tra l'Esercito Sudanese ed il Movimento per la Liberazione del Sudan-Abdel Wahid al-Nur (SLM-AW) a Jebel Marra.

"I primi rapporti indicano che circa 19.000 civili sono fuggiti nello Stato del Darfur Nord, e fino a 15.000 nello Stato del Darfur Centrale", ha continuato la Coordinatrice.

Il funzionario internazionale ha chiesto supporto umanitario senza restrizioni ai civili nelle zone di conflitto sottolineando che la mancanza di accesso ha impedito la fornitura immediata di aiuti d'emergenza.

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mercoledì, gennaio 27, 2016

Lo SPLM-N accusa il Governo di usare il dialogo per i propri scopi

Il Movimento per la Liberazione del Popolo del Sudan-Nord (SPLM-N) ha affermato che il regime del presidente Omar al-Bashir propone solo di conservarsi attraverso il processo di dialogo nazionale in corso, ma non ha alcuna reale intenzione di raggiungere la pace e le riforme democratiche in Sudan.

Durante il secondo round di colloqui informali tenutasi a Berlino il 22-23 gennaio, le parti in guerra negli Stati del Nilo Azzurro e Sud Kordofan non sono riuscite ad ottenere alcun progresso nelle questioni in sospeso relative alla fine della guerra, l'accesso umanitario ed il processo per il dialogo nazionale.

Il Segretario Generale dello SPLM-N e Capo del suo gruppo di negoziatori ha detto che è stato usato un carattere informale alle discussioni per spiegare meglio le loro richieste, tra cui: l'accesso umanitario, il dialogo paritario, i nuovi accordi di sicurezza, un esercito nazionale unificato, l'autogoverno per le due aree, la fine della guerra contemporanea nelle due aree e nel Darfur e la relazione tra religione e Stato e Stato di cittadinanza.

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martedì, gennaio 26, 2016

Il Governo e due gruppi ribelli continuano i negoziati informali

Secondo una dichiarazione congiunta rilasciata al termine di un incontro di tre giorni in Etiopia, il Governo del Sudan e due gruppi armati della Regione del Darfur hanno convenuto di proseguire le discussioni informali.

Una delegazione del Governo sudanese guidata dal Capo dell'Ufficio per la pace in Darfur, Amin Hassan Omer, e una delegazione congiunta del Movimento per la Liberazione del Sudan-Minni Minnawi (SLM-MM) ed il Movimento per la Giustizia e l'Uguaglianza (JEM) hanno tenuto una riunione di tre giorni nella città etiope di Debre Zeit, dal 23 al 25 gennaio.

L'incontro è stato organizzato dal Gruppo di Attuazione ad Alto Livello dell'Unione Africana (AUHIP) ed ha visto la partecipazione del Capo di UNAMID, che è anche il Capo Mediatore Congiunto. Il meeting è servito per colmare il divario tra le due parti nel tentativo di raggiungere un accordo umanitario e di cessazione delle ostilità.

In una dichiarazione estesa ai media, le due parti hanno ribadito la loro intenzione e serietà per raggiungere una soluzione negoziata del conflitto che dura ormai da13 anni nella Regione del Darfur.

"Le parti riaffermano la continuità del dialogo attraverso negoziati e incontri informali per sottoscrivere un accordo per il raggiungimento della pace nel Darfur. Questo accordo contribuirà ad attuare una pace sostenibile attraverso la partecipazione al dialogo nazionale", sottolinea una dichiarazione congiunta rilasciata lunedi.

http://www.sudantribune.com/spip.php?article57810

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lunedì, gennaio 25, 2016

Al-Bashir parteciperà al prossimo summit dell'Unione Africana

Il presidente Omar al-Bashir guiderà, nonostante il mandato d'arresto della Corte Penale Internazionale, la delegazione sudanese che parteciperà al 26° Vertice dei Capi di Stato e di Governo dell'Unione Africana che si terrà il 30-31 gennaio del 2016, presso la sede dell'Unione Africana ad Addis Abeba.

Il tema del Summit è: "2016: Anno Africano dei Diritti Umani, con particolare attenzione ai Diritti delle Donne". Il Portavoce del Ministero degli Esteri, Ali al-Sadiq, ha detto che il Sudan prenderà parte alle diverse riunioni dei Ministri ed alla sessione ordinaria del Consiglio Esecutivo.

Al-Sadiq ha, ulteriormente, affermato che al vertice annuale si discuterà la strategia d'uscita della Missione delle Nazioni Unite ed Unione Africana in Darfur (UNAMID) e della Forza di Sicurezza ad Interim delle Nazioni Unite per Abyei (UNISFA).

Il Ministro degli Esteri sudanese, Ibrahim Ghandour, parteciperà alla riunione del Consiglio Direttivo del 27-28 gennaio. Essa sarà preceduta da un incontro dei Ministri il 24-25 gennaio 2016 aMekelle, Etiopia.

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venerdì, gennaio 22, 2016

Lo SPLM-N chiede coordinazione dello SRF

Il 22 gennaio, due giorni prima della ripresa dei colloqui informali con il Governo sudanese, il Movimento di Liberazione del Popolo del Sudan-Nord (SPLM-N) ha chiesto un coordinamento tra le fazioni del Fronte Rivoluzionario Sudanese (SRF) per i prossimi mesi.

In una dichiarazione rilasciata mercoledì, lo SPLM-N ha affermato che ha tenuto una riunione nelle zone controllate dai ribelli, dove il suo leader Malik Agar, il suo vice Abeel Aziz al-Hilo ed il Segretario Generale Yasir Arman hanno discusso della situazione umanitaria e militare nelle aree, la prossima seconda riunione informale di Berlino, le alleanze con i gruppi dello SRFe le forze del Sudan Call.

Nell'incontro, lo SPLM-N ha invitato, inoltre, gli altri gruppi armati della regione del Darfur a coordinarsi nelle tre aree per "rinnovare la fiducia, modificare la Costituzione ed eleggere un nuovo Presidente attraverso la maggiroanza.

Lo scorso ottobre sono apparse delle divergenze all'interno dello SRF, quando i tre gruppi della regione del Darfur hanno rilasciato una dichiarazione attraverso cui hanno annunciato la nomina del capo del Movimento per la Giustizia e l'Uguaglianza (JEM), Gibril Ibrahim, come Presidente dell'ombrello dei gruppi ribelli.

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giovedì, gennaio 21, 2016

Nuovi attacchi del Governo nel Darfur Centrale: accuse dello SLM-AW

Il Movimento ribelle di Liberazione del Sudan (SLM-AW), guidato da Abdel-Wahid al-Nur, ha detto che i suoi combattenti hanno inflitto pesanti perdite all'esercito sudanese dopo aver respinto un attacco su larga scala effettuato a Jebel Marra, nello Stato del Darfur Centrale.

In una dichiarazione rilasciata martedì sera, il portavoce dello SLM-AW, Shihab al-Din Ahmed, ha sottolineato che i combattenti del Movimento hanno respinto l'offensiva del Governo che aveva avuto inizio lo scorso venerdì, indicando che quest'ultimo avrebbe usato aerei da guerra, artiglieria pesante e mortai d'attacco.

Il portavoce ha, inoltre, aggiunto che lo SLM-AW ha sequestrato 100 veicoli militari in buone condizioni, oltre a grandi quantità di armi, munizioni e attrezzature. Infine, ha sottolineato che degli aerei da guerra del Governo continuano a bombardare le loro posizioni per il quinto giorno consecutivo.

Italians For Darfur rinnova l'accusa di ogni sorta di atto di violenza da qualsiasi parte provenga perché oltre a ledere alle vite dei civili, potrebbe mettere in serio rischio il processo di pace in corso.

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mercoledì, gennaio 20, 2016

Il Sudan fa un passo in avanti nelle relazioni internazionali

Il Ministro degli Esteri sudanese, Ibrahim Ghandour, ha detto che Khartoum ha finalmente fatto un passo in avanti nelle sue relazioni con la comunità internazionale puntando a migliorare i legami con diverse Nazioni.

Ghandour, che ha partecipato alla sessione d'apertura del sesto forum diplomatico a Khartoum, ha rinnovato la volontà del Sudan di impegnarsi in rapporti di collaborazione e partnership nella Regione -particolarmente con i Paesi vicini.

Ha sottolineato che il suo Ministero vorrebbe sforzarsi per sviluppare le politiche e le iniziative con i Paesi vicini, al fine di "mantenere gli interessi del Sudan".

Il Capo della diplomazia sudanese ha sottolineato che il sesto forum diplomatico si svolge sotto lo slogan "diplomazia efficace per raggiungere la pace e lo sviluppo del Sudan": ciò riflette gli sforzi sinceri del Paese africano per solidificare i propositi di pace e di sviluppo tra le Nazioni.

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martedì, gennaio 19, 2016

Il Partito Repubblicano chiede l'eliminazione dell'interdizione

I sostenitori del Partito Repubblicano, il cui fondatore è stato impiccato dall'ex Presidente del Sudan, Jaafar Nimeiri, hanno chiesto al Ministro della Giustizia di eliminare l'interdizione delle attività del Partito. 

Il memorandum è stato consegnato al Ministro della Giustizia da un gruppo di attivisti del Partito, guidato attualmente da Mahmoud Mohamed Taha Asma, figlia del fondatore del Partito.

Il Partito Repubblicano è stato, ufficialmente, bandito dall'attività politica dopo una decisione presa dal Consiglio per gli Affari dei Partiti Politico che lo ha accusato di "violazioni legate ai principi della fede islamica, la pace sociale e le basi di un'attività democratica".

I membri del Partito si sono riuniti alle porte del Ministero della Giustizia, sfidando la polizia e manifestando a gran voce le proprie idee. Quando le autorità del Ministero hanno rifiutato di ricevere il promemoria, Asma ha invitato i manifestanti a mantenere la calma e sedersi per terra per dimostrare la pacificità della protesta.

Asma ha, anche, disobbedito agli ordini degli ufficiali di polizia di abbandonare la manifestazione. Dopo un poco, il Ministro ha accolto il memorandum ed i manifestanti hanno lasciato il posto pacificamente.

http://www.sudantribune.com/spip.php?article57728

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lunedì, gennaio 18, 2016

UNAMID allarmato per i combattimenti nel Darfur Centrale

L'operazione ibrida di mantenimento della pace nella regione del Darfur (UNAMID) ha detto di essere allarmata per i combattimenti in corso tra le forze governative ed i ribelli, confermando i bombardamenti nella zona di Jebel Marra, Darfur Centrale.

Un testimone oculare ha affermato che degli aerei da guerra sudanesi hanno bombardato le posizioni del Movimento di Liberazione del Sudan-Abdel Wahid al-Nur (SLM-AW) nelle aree ad ovest di Jebel Marra. In un comunicato pubblicato domenica, UNAMID si è detto "profondamente preoccupato" per i combattimenti in corso vicino al campo della Missione di Nertiti.

"Il personale UNAMID a Nertiti ha segnalato che cinque bombe sono cadute in una zona a nord-est dalla loro ubicazione. L'impatto delle bombe è stato sentito presso il sito del team. I negozi ed i mercati a Nertiti hanno chiuso per timore di saccheggi ed attacchi. UNAMID sta monitorando da vicino la situazione ", dice la nota.

Italians For Darfur accusa gli attacchi provenienti da qualsiasi parte in quanto potrebbero ledere, irreperabilmente, il processo di pace in atto.

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venerdì, gennaio 15, 2016

Germania ed Etiopia ospiteranno i dialoghi tra le parti in conflitto in Sudan

L'Unione Africana ha detto che i colloqui informali tra il Governo sudanese ed i ribelli del Movimento di Liberazione del Popolo del Sudan-Nord (SPLM-N) riprenderanno nella capitale tedesca di Berlino il 22 gennaio.

Lo scorso dicembre, il Governo del Sudan e lo SPLM-N avevano tenuto, con successo, una prima tornata di colloqui informali che ha permesso alle due parti in conflitto di costruire la fiducia e dicapire meglio le posizioni dell'altro.

L'Unione Africana ha, anche, annunciato che il primo round di colloqui informali sul Darfur tra il Governo, il Movimento per la Giustizia e la Libertà (JEM) ed il Movimento di Liberazione del Sudan-Minni Minnawi (SLM-MM), si terrà nella città etiope di Debre Zeit il 23 gennaio.

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giovedì, gennaio 14, 2016

Il Partito Nazionale dell'Umma promette di aumentare la pressione su al-Bashir

L'opposizione rappresentata dal Partito Nazionale dell'Umma (NUP), guidato dall'ex primo ministro Sadiq al-Mahdi, ha denunciato il Governo per la sua inazione nelle riunioni di pre-dialogo ed ha avvertito che lancerà una nuova campagna per isolare il Governo.

Infatti, al-Bashir continua a rifiutare la partecipazione dei gruppi di opposizione nelle riunioni preparatorie per il dialogo nazionale che l'Unione Africana prevede di tenere a Addis Abeba.

Invece di sostenere l'organizzazione di un incontro inclusivo così come previsto nella una tabella di marcia approvata dall'Unione Africana, il Governo dice che solo i gruppi armati e il NUP possono partecipare a questo incontro procedurale.

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mercoledì, gennaio 13, 2016

JEM e SLM-MM presentano una carta comune per la pace in Darfur

Il Movimento per la Giustizia e l'Uguaglianza (JEM) del Movimento per la Liberazione del Sudan-Minni Minnawi (SLM-MM) presenterà un documento della posizione comune al mediatore del Qatar per spiegare il modo per raggiungere la pace nel Darfur.

L'annuncio è stato dato martedì scorso in seguito ad una riunione tenutasi a Parigi tra il Vice Primo Ministro del Qatar, Ahmed bin Abdallah al-Mahmud, il Capo del JEM, Gibril Ibrahim, e il Presidente dello SLM-MM.

All'inizio della settimana scorsa, i due leader dei gruppi ribelli avevano sottolineato che l'incontro era stato organizzato per discutere la loro richiesta di aprire il testo quadro per i negoziati con il funzionario del Qatar che aveva co-mediato per la stesura Documento di Doha per la Pace in Darfur (DDPD).

"Le due parti hanno convenuto che i due movimenti forniscono una Carta dettagliata al Qatar tra cui la loro visione di una possibilità di trovare un terreno comune per il processo di pace nel Darfur al più presto possibile", pronunica la breve dichiarazione.

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martedì, gennaio 12, 2016

Sale a 12 i morti dell'attacco della polizia sui manifestanti

Il bilancio delle vittime della violenza a El Geneina è aumentato a dodici persone, dopo che le autorità sudanesi hanno ordinato di indagare sull'incidente.

Una forza di sicurezza ha aperto il fuoco su centinaia di sfollati interni che hanno preso d'assalto la sede del Governo dell'Ovest Darfur per protestare contro gli attacchi dei miliziani filo-governativi nel villaggio Moli, situato a 20 km a sud di El Geneina,.

A seguito di condanne e notizie contrastanti sul numero degli uccisi nell'incidente, un funzionario locale ha ammesso che almeno 12 persone sono morte negli scontri. Anche il commissario della contea di Nyala, al-Taher Abdel Rahman Badre Eddin ha confermato che 12 persone sono state uccise e molte altre sono state ferite.

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lunedì, gennaio 11, 2016

Alcuni manifestanti uccisi durante una manifestazione nel Darfur

Un'ingente quantità di sfollati ha preso d'assalto la sede del Governo dello Stato dell'Ovest Darfur per timore di attacchi delle milizie armate. Ma le autorità di sicurezza locali li hanno evacuati con la forza causando la morte di alcuni manifestanti.

Temendo attacchi di vendetta, gli sfollati interni sono fuggiti dal villaggio Moli, 20 km a sud di El-Genaina, verso la Capitale dello Stato dopo l'uccisione di alcuni greggi vicino alla loro zona.

Il Portavoce del Governo dello Stato, Abdallah Mustafa, ha affermato che gli abitanti del villaggio si sono diretti verso El-Genaina, nella speranza di trovare rifugio nei vicini campi di sfollati.

Mustafa ha, ulteriormente, accusato alcune "entità politiche" di aver sfruttato la situazione e "istigato la folla a protestare all'interno dello Stato".



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venerdì, gennaio 08, 2016

Nuovi attacchi nel Nord Darfur

Degli uomini armati sconosciuti hanno attaccato delle truppe della missione ibrida di peacekeeping nella parte occidentale del Sudan (UNAMID), ha affermato il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric.

"Una nota dal Darfur, dove la missione ibrida dell'Unione Africana-ONU opera,  dice che una pattuglia è stata oggetto di un'imboscata da parte di un gruppo armato non identificato nei pressi di Anka, Nord Darfur," evidenzia Dujarric ai giornalisti in una conferenza stampa presso la sede delle Nazioni Unite.

Ha, inoltre, sottolineato che solo un membro delle forze di pace è stato ferito, ma ha aggiunto che gli aggressori sono riusciti a prendere alcune delle armi di UNAMID.

Il Portavoce ha ricordato che UNAMID sta collaborando con le autorità sudanesi per indagare sull'incidente.

Il mese scorso il Movimento per la Giustizia e l'Uguaglianza-Dabajo con quaranta veicoli armati hanno attaccato diversi villaggi nella zona di Anka, nella contea di Kutum -nel Nord Darfur- ed hanno saccheggiato delle mandrie di bovini. Ma il Ministro della Difesa, Mohamed Ahmed Ibn Ouf, ha negato che l'attacco era stato effettuato dalle truppe governative o dai suoi miliziani nella Regione.

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giovedì, gennaio 07, 2016

Il nuovo ufficiale capo di UNAMID prende l'incarico

Il neo Rappresentante Speciale Congunto per il Darfur e Capo della missione di peacekeeping ibrida in Darfur (UNAMID), Martin Uhomoibhi, ha ufficialmente avviato le sue funzioni incontrando il Ministro della Difesa del Sudan, Awad Ibn Ouf.

Il Portavoce del Ministero degli Esteri del Sudan, Ali al-Sadiq, ha detto ai giornalisti che Uhomoibhi è arrivato a Khartoum mercoledì ed ha subito incontrato Ibn Ouf, notando che si sarebbe incontrato con diversi funzionari, tra cui il Ministro degli Esteri, il Direttore della National Intelligence e Security Services (NISS) e il Capo dell'Ufficio per l'Attuazione della pace in Darfur.

Ha aggiunto che questi incontri hanno lo scopo di uno scambio di opinioni tra il Governo e Uhomoibhi su UNAMID e di concordare la strategia di uscita della missione secondo l'accordo del 2008.

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martedì, gennaio 05, 2016

Il Governo parla di attacchi esterni nel Nord Darfur

Il Ministro della Difesa del Sudan ha accusato una milizia straniera di aver attacco, lo scorso dicembre, diversi villaggi nel Nord Darfur ed ha negato il coinvolgimento delle forze di Governo.

Il Movimento per la Giustizia e l'Uguaglianza-Dabajo (JEM-Dabajo) aveva affermato che 40 veicoli di miliziani avevano attaccato, il 2 dicembre, diversi villaggi nella zona di Anka (nella contea di Kutum nel Nord Darfur) oltre ad aver saccheggiato mandrie di bovini. 

Il Ministro della Difesa, Mohamed Ahmed Ibn Ouf, in risposta ad una domanda su questo attacco, posta da un membro del Parlamento del Partito per la Liberazione e la Giustizia (LJP), Siham Hassan, ha negato che l'attacco era stato effettuato dalle truppe governative.

Ibn Ouf ha comunicato ai legislatori che mercenari provenienti da fuori il Paese si erano scontrati con i soldati della sesta divisione di fanteria, stanziati nella zona di Anka. Egli ha detto che l'attacco aveva causato la morte di un soldato oltre a quattro feriti.


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lunedì, gennaio 04, 2016

Il Sud sudan mediatore tra Ribelli e Governo del Sduan

Il Ministro del Sud Sudan degli Affari Esteri, Barnaba Marial Benjamin, ha detto che il suo Paese sta compiendo degli sforzi per mediare tra Khartoum ed i ribelli del Movimento di Liberazione del Popolo del Sudan-Nord (SPLM-N).

Dopo i colloqui con Ibrahim Ghanodur, il suo omologo sudanese, Benjamin, che ha concluso una visita di quattro giorni a Khartoum, ha affermato in una conferenza stampa che il presidente Salva Kiir Mayardit sta conducendo  degli sforzi per mediare tra il Governo sudanese e il SPLM-N .

Ghandour, da parte sua, ha sottolineato che Mayardit aveva prima discusso la sua iniziativa di mediazione tra il Governo e lo SPLM-N con il presidente Omar al-Bashir ed il primo vicepresidente Bakri Hassan Salih, dicendo che i due leader hanno concordato il modo in cui la mediazione deve essere condotta.

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