Campagna di disinvestimento mirato: export italiano aumentato di oltre l' 80% dall'inizio del massacro in Darfur
L'Italia, con un export aumentato di oltre l'80 per cento rispetto al 2004, ha guadagnato una quota di mercato, nella lista dei fornitori esteri, pari al 3 per cento, con investimenti diretti di 2 milioni di dollari nel solo primo semestre 2006. *
Sono molte le grosse aziende italiane presenti sul territorio sudanese. La più importante è la APS Engineering Company Roma, società attiva nel campo della progettazione e
realizzazione di impianti petroliferi, gas, petrolchimici, ecc., che ha acquisito un importante contratto nei quadro della realizzazione "Grass Root" di una grossa Raffineria a Port Sudan. L'investimento previsto e' di qualche Miliardo di dollari. Presenti anche Enel Power (costruzione di una stazione di pompaggio idrico in zona Kash el Girba); Technosystem (progettazione, costruzione, integrazione e fornitura di apparati e di sistemi di broadcasting in particolare trasmettitori); Meregalli (contratto di 6,7 milioni di euro per la fornitura e l'installazione di una stazione di pompaggio delle acque del Nilo nello Stato del Sinnar, cofinanziato dal Ministero delle finanze sudanese); CMC (costruzione di un albergo su finanziamento libico); The Italian Tourism Co. Ltd. (costruzione di un albergo nella zona di Karima e di un campo tendato nella zona di Merowe); Società Nuova Magrini (produzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche); Ascot (progettazione e realizzazione di macchinari e di impianti per la produzione di energia elettrica e termica).
La graduatoria dei fornitori vede al primo posto l'Arabia Saudita (quota di mercato 11,4 per cento), seguita dalla Cina (con una quota di mercato del 10,6 per cento), Emirati Arabi (6 per cento) e dall'Italia (3 per cento).
*dati della Camera dei Deputati e del Ministero degli Affari Esteri
Sono molte le grosse aziende italiane presenti sul territorio sudanese. La più importante è la APS Engineering Company Roma, società attiva nel campo della progettazione e
realizzazione di impianti petroliferi, gas, petrolchimici, ecc., che ha acquisito un importante contratto nei quadro della realizzazione "Grass Root" di una grossa Raffineria a Port Sudan. L'investimento previsto e' di qualche Miliardo di dollari. Presenti anche Enel Power (costruzione di una stazione di pompaggio idrico in zona Kash el Girba); Technosystem (progettazione, costruzione, integrazione e fornitura di apparati e di sistemi di broadcasting in particolare trasmettitori); Meregalli (contratto di 6,7 milioni di euro per la fornitura e l'installazione di una stazione di pompaggio delle acque del Nilo nello Stato del Sinnar, cofinanziato dal Ministero delle finanze sudanese); CMC (costruzione di un albergo su finanziamento libico); The Italian Tourism Co. Ltd. (costruzione di un albergo nella zona di Karima e di un campo tendato nella zona di Merowe); Società Nuova Magrini (produzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche); Ascot (progettazione e realizzazione di macchinari e di impianti per la produzione di energia elettrica e termica).
La graduatoria dei fornitori vede al primo posto l'Arabia Saudita (quota di mercato 11,4 per cento), seguita dalla Cina (con una quota di mercato del 10,6 per cento), Emirati Arabi (6 per cento) e dall'Italia (3 per cento).
*dati della Camera dei Deputati e del Ministero degli Affari Esteri
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