Control Arms: dietro i nuovi elicotteri da guerra cinesi anche l' Italia. Il rischio è che vengano venduti al Sudan.
Control Arms è la campagna internazionale lanciata il Il 9 ottobre 2003 da Amnesty International, IANSA (International Action Network on Small Arms) e Oxfam, contro i trasferimenti di armi che alimentano conflitti, povertà e gravi violazioni dei diritti umani.
Secondo i responsabili della campagna, l'Italia avrebbe partecipato alla costruzione di una nuova serie di elicotteri da guerra cinesi, gli Z-10: l'italo-inglese AugustaWestland avrebbe infatti fornito l'assistenza allo sviluppo delle pale rotanti dell'elicottero, delle trasmissioni e della scatola del cambio.
La Cina, insieme alla Russia, come ha recentemente documentato Amnesty International, è la prima fornitrice di armi al Sudan. Non ci sono prove che proprio questi elicotteri vengano venduti al Sudan, così come non è dato sapere, al momento, se in Darfur vengano usati elicotteri da guerra nelle operazioni condotte dalle forze governative contro i ribelli e i civili, mentre è stato documentato il bombardamento dei villaggi ad opera di aerei Antonov, di fabbricazione russa. E' noto, tuttavia, che la Cina aveva già esportato nel Paese sudanese almeno 50 elicotteri da guerra. Ci sono numerosi casi documentati in cui proprio gli elicotteri sono stati usati da Karthoum contro i civili, come il 21 febbraio 2002, in cui sono morti 17 civili ed è stata colpita la catena di distribuzione alimentare del Programma Mondiale Alimentare dell'ONU; anche nel giugno 2004, si legge nel dossier di Control Arms, elicotteri governativi attaccarono dei villaggi in supporto alle operazioni di terra.
Secondo i responsabili della campagna, l'Italia avrebbe partecipato alla costruzione di una nuova serie di elicotteri da guerra cinesi, gli Z-10: l'italo-inglese AugustaWestland avrebbe infatti fornito l'assistenza allo sviluppo delle pale rotanti dell'elicottero, delle trasmissioni e della scatola del cambio.
La Cina, insieme alla Russia, come ha recentemente documentato Amnesty International, è la prima fornitrice di armi al Sudan. Non ci sono prove che proprio questi elicotteri vengano venduti al Sudan, così come non è dato sapere, al momento, se in Darfur vengano usati elicotteri da guerra nelle operazioni condotte dalle forze governative contro i ribelli e i civili, mentre è stato documentato il bombardamento dei villaggi ad opera di aerei Antonov, di fabbricazione russa. E' noto, tuttavia, che la Cina aveva già esportato nel Paese sudanese almeno 50 elicotteri da guerra. Ci sono numerosi casi documentati in cui proprio gli elicotteri sono stati usati da Karthoum contro i civili, come il 21 febbraio 2002, in cui sono morti 17 civili ed è stata colpita la catena di distribuzione alimentare del Programma Mondiale Alimentare dell'ONU; anche nel giugno 2004, si legge nel dossier di Control Arms, elicotteri governativi attaccarono dei villaggi in supporto alle operazioni di terra.
Etichette: Darfur, fai notizia
1 Comments:
Good to see that so many people in Italy care about the situation in Darfur!
Arms control is really an essential part of improving the situation in Darfur. What can be done in the meantime is explained in today's article on the Atlantic Community:
Ariella Blätter explains how Amnesty International uses satellite technology to monitor the most vulnerable areas. Maybe you would like to share your expertise with our readers and spread the word to other Italian bloggers? Check out the article here:
Amnesty Prevents Darfur Violence When Governments Can't
By Lars H. F., at 12:57 AM
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