Il blog di Italians for Darfur

lunedì, ottobre 22, 2007

A Kalma si continua a morire

Il 27 riprendono i colloqui di pace: poche le speranze di un accordo
Ancora una volta siamo costretti a segnalare nuove violenze nei campi profughi in Darfur. L'area colpita da questi attacchi, come è capitato spesso negli ultimi mesi, la cittadina di Kalma, a sud di Nyala (vedi cartina).
Il numero delle vittime non è ancora stato ufficializzato perché, ha dichiarato il portavoce dell'Unione africana, Noureddine Mezni ‘è ancora in corso un’inchiesta e finché non saranno accertate le responsabilità di quanto avvenuto, non potranno essere fornite ulteriori spiegazioni’.
Ma secondo quanto riportato dal quotidiano indipendente Al Sahafa, all'interno del campo di Kalma sarebbero morte almeno quindici persone e molte altre decine sarebbero rimaste ferite.
Gli scontri sarebbero scoppiati a causa delle divergenze fra gruppi tribali firmatari e non dell’accordo di pace con il governo sudanese del 2006. L’intervento delle milizie di Khartoum, hanno precisato fonti di governo - sarebbe stato necessario per riportare la calma nel campo, Risultato… ci hanno rimesso la vita, come sempre, persone innocenti.
Intanto sabato prossimo riprenderanno i colloqui di pace tra il governo del Sudan e i ribelli del Movimento Giustizia ed Eguaglianza. A questo incontro parteciperanno come mediatori gli inviati dell'Onu e dell'Unione africana. Le speranze che possano portare a un accordo sono blande, per non dire nulle. La speranza è che questa fase porti a un cessate il fuoco da entrambe le parti e, quindi, a uno stop delle azioni militari che quasi sempre più che i guerriglieri colpiscono i profughi.

AN

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