Se ne vada in Darfur!
Anche a Mia Farrow è stato impedito di manifestare per il Darfur. Giunta alla sesta tappa del suo manifestare in luoghi che hanno conosciuto genocidi, a Phnom Penh la polizia l'ha fermata dicendo che il Darfur non è problema loro.
"Il governo cinese sta cercando di impedirci di commemorare il genocidio in Cambogia e di negare ai sopravvissuti l'opportunità di mostrare solidarietà con il popolo del Darfur", ha detto ai giornalisti. "Speriamo che Pechino faccia su Khartoum una pressione diplomatica pari" a quella esercitata oggi per bloccare la manifestazione.
Io invece mi auguro che, se Mia dovesse effettivamente arrivare anche in Italia, la risposta delle istituzioni sia diversa.
"Il governo cinese sta cercando di impedirci di commemorare il genocidio in Cambogia e di negare ai sopravvissuti l'opportunità di mostrare solidarietà con il popolo del Darfur", ha detto ai giornalisti. "Speriamo che Pechino faccia su Khartoum una pressione diplomatica pari" a quella esercitata oggi per bloccare la manifestazione.
Io invece mi auguro che, se Mia dovesse effettivamente arrivare anche in Italia, la risposta delle istituzioni sia diversa.
Etichette: Cambogia, Darfur, fai notizia, fainotizia, Farrow
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