Il blog di Italians for Darfur

mercoledì, febbraio 20, 2008

Sì della Cina all'appello dei Premi Nobel

Mentre in Darfur continuano i bombardamenti - anche oggi nella zona occidentale della regione sono stati attaccati dei villaggi e uccise almeno 50 persone - la Cina annuncia ch presto un suo inviato partirà per una missione a Khartoum. L'iniziativa è stata sollecitata sia dall'azione degli attivisti internazionali della Save Darfur coalition, che hanno promosso l'appello dei premi Nobel che abbiamo rilanciato in Italia, ma anche dalla pressione mediatica seguita all'annuncio delle dimissioni di Steven Spielberg da consigliere artistico per i Giochi olimpici 2008 che si terranno a Pechino. Per ora è solo un segnale che, come abbiamo scritto nel comunicato, ci auguriamo possa portare alla ripresa del dialogo con il governo Sudanese e a un nuovo processo di pacificazione in Darfur. Intanto noi non abbassiamo la guardia e domenica 24 saremo all'Auditorium di Roma per ricordare l'anninversario dell'inizio del clonfitto.

Firma l'appello dei Premi Nobel

ITALIANS FOR DARFUR, SI' AD APPELLO PREMIO NOBEL DARIO FO
DOMENICA EVENTO A ROMA CON GUERRITORE, MANNOIA, NAVA

(ANSA) - ROMA, 20 FEB - 'Dopo l'annuncio delle dimissioni di Steven Spielberg da consigliere artistico dei Giochi olimpici di Pechino e la lettera di nove premi Nobel che chiedono alla Cina di fare pressioni sul Sudan, affinche' ponga fine alla guerra in Darfur, il governo cinese ha annunciato l'invio di un suo rappresentante a Khartoum': cosi' in una nota il movimento Italians for Darfur, che insieme ad Articolo21 ha rilanciato in Italia l'appello promosso dalla Save Darfur Coalition, esprime soddisfazione per il successo dell'iniziativa nell'anniversario dell'inizio del conflitto che ha causato oltre 300mila morti e 2 milioni e mezzo di rifugiati.Nel rilevare che la notizia non puo' che essere accolta come un segnale ben augurante per portare alla ripresa del processo di pace nella regione del Sudan, il comunicato ricorda che 'nella lettera, inviata il 12 febbraio scorso al presidente cinese Hu Jintao, oltre alla richiesta di garantire un supporto al contingente di pace dell'Onu dispiegato nella regione sudanese, e' elencata una serie di azioni che Pechino dovrebbe avviare nei confronti di Khartoum: fornire subito meta' degli elicotteri da trasporto di cui ha bisogno la missione; sostenere l'adozione di misure punitive contro funzionari di Khartoum, come previsto dalle sanzioni Onu, fino a quando non verranno ripristinate pace e sicurezza in Darfur; sospendere la cooperazione militare con il regime sudanese e collaborare con Stati uniti, Francia e Regno Unito nel sostegno dell'azione di Onu e Unione africana in Darfur, nel Sud Sudan e in Ciad'.'In Italia l'appello e' stato sottoscritto da: Fiorella Mannoia, Monica Guerritore, Mariella Nava, Franca Rame, Dario e Jacopo Fo e, tra i parlamentari, Umberto Ranieri, Gianni Vernetti ed Enrico Pianetta che domenica 24 febbraio, all'Auditorium Parco della Musica (Spazio Risonanze), alle 18, ricorderanno quel drammatico 26 febbraio 2003 - conclude la nota - per dare voce al Darfur'.

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