Il blog di Italians for Darfur

domenica, giugno 20, 2010

Distribuiti diritti d'asilo simbolici per protesta

Nella 'Giornata del rifugiato' nuovi scontri con 50 morti in Darfur

Nelle stesse ore in cui si celebrava la Giornata mondiale del rifugiato, almeno cinquanta peraone venivano uccise in nuovi scontri tra tribù arabe rivali nel Darfur occidentale.
Un capo tribale, Ezzedin Elissa al-Mandil, della tribù dei Misseriya ha denuncato che "uomini della tribù dei Rezeigat a bordo di nove automezzi hanno attaccato tre nostri villaggi. I combattimenti sono cominciati ieri a metà giornata e sono continuati fino a notte. Abbiamo contato 50 morti tra i nostri. E anche 13 feriti".
Nessun portavoce dei Rezeigat ha diffuso notizie sulle vittime della propria etnia.
Il governatore del Darfur occidentale ha confermato gli scontri ma non si è sbilanciato sulle conseguenze e le vittime registrate.
Una quarantina di caschi blu della missione dell'Onu (Unamid) hanno cercato di raggiungere la zona dei combattimenti ma sono stati costretti a fermarsi perché, secondo gli abitanti dell'area, i combattimenti continuano.
A fronte di una situazione nella regione sempre più drammatica, assume ancora maggiore valore l'iniziativa che abbiamo promosso nel centro di accoglienza di Scorticabove.
Di seguito trovate un resoconto dell'Ansa e dell'Adnkronos (ma anche altre agenzie hanno ripreso la notizia) sulla manifestazione. Teniamo alta la guardia, oggi più che mai c'è bisogno di vigilare sui diritti umani e spingere affinché essi siano garantiti e sempre rispettati.

GIORNATA RIFUGIATI: ITALIANS FOR DARFUR, ACCOGLIERE PROFUGHI

(ANSA) - ROMA, 20 GIU - In occasione della Giornata Mondiale del rifugiato, Italians for Darfur ha promosso un'iniziativa tesa a denunciare i grandi limiti che ancor oggi persistono nel nostro Paese in materia di accoglienza degli aventi diritto all'asilo. Stamane nel centro di accoglienza di Scorticabove sono stati distribuiti simbolici attestati di idoneita' al diritto di asilo in nome dei diritti umani per 'protestare - spiega l'associazione - contro l'irrigidimento delle metodologie di accoglienza nel nostro Paese'.La provocazione dell'associazione vuole evidenziare 'le motivazioni e i requisiti che rendono le richieste di accoglienza di ognuno degli esuli del Darfur inattaccabili.Nessuno piu' di loro - sottolinea Italians for Darfur - ha diritto a essere accolto nel nostro Paese come rifugiato'.Per celebrare la Giornata mondiale del rifugiato e' stata anche allestita la mostra 'Volti e colori del Darfur: per non dimenticare', 30 scatti dei profughi e dei campi della regione sudanese tratti dall'omonimo libro di cui e' autrice la giornalista Antonella Napoli, presidente di 'Italians for Darfur', che sostiene il Centro pediatrico di Emergency a Nyala. 'Negli ultimi sette anni - sottolinea Napoli - il numero delle persone fuggite dai propri villaggi per sottrarsi al pericolo degli scontri ancora in corso nella regione sudanese e' andato sempre crescendo e non accenna a diminuire. Le organizzazioni umanitarie che cercano di aiutarli sia durante la fuga, sia nei campi di accoglienza, non sempre riescono a garantire loro la giusta assistenza. In Italia, in questa giornata cosi' importante - prosegue il presidente di Italians for Darfur - chiediamo che venga data particolare attenzione alla crisi in Darfur, la piu' grave attualmente nel mondo'.

20-GIU-10 14:50


IMMIGRATI: ITALIANS FOR DARFUR DISTRIBUISCONO 'FINTI' DIRITTI D'ASILO PER PROTESTA

Roma, 20 giu. (Adnkronos) - Stamane, nel centro di accoglienza di Scorticabove, sono stati distribuiti simbolici attestati di idoneita' al diritto di asilo, "in nome dei diritti umani per protestare contro l'irrigidimento delle metodologie di accoglienza nel nostro Paese". L'iniziativa e' dell'associazione "Italians for Darfur", tesa a "denunciare i grandi limiti che ancor oggi persistono nel nostro Paese in materia di accoglienza degli aventi diritto all'asilo".Per celebrare la Giornata mondiale del rifugiato e' stata anche allestita la mostra "Volti e colori del Darfur: per non dimenticare", 30 scatti dei profughi e dei campi della regione sudanese tratti dall'omonimo libro di cui e' autrice la giornalista Antonella Napoli, presidente di "Italians for Darfur' che sostiene il Centro pediatrico di Emergency a Nyala."Negli ultimi sette anni il numero delle persone fuggite dai propri villaggi -sottolinea la Napoli- per sottrarsi al pericolo degli scontri ancora in corso nella regione sudanese e' andato sempre crescendo e non accenna a diminuire. Le organizzazioni umanitarie che cercano di aiutarli sia durante la fuga, sia nei campi di accoglienza, non sempre riescono a garantire loro la giusta assistenza. Ed e' per questo che molti provano a lasciare il proprio paese per rifugiarsi altrove. Per uno Stato civile e democratico come l'Italia accoglierli dovrebbe essere un dovere, prima che un obbligo di legge. Purtroppo non sempre e' cosi'".

(Sin/Col/Adnkronos) 20-GIU-10 16:22