L'UE critica il Sudan ed altri Paesi africani per traffico di essere umani
Un membro del Parlamento dell'Unione Europea chiede a Khartoum di riconsiderare il traffico di esseri umani in modo da sostenere la pace e le riforme democratiche nei paesi del Corno d'Africa ed in particolare in Sudan.
Marie-Christine Vergiat, un membro della Commissione per le Libertà Civili e la Giustizia al Parlamento dell'Unione Ruropea, ha criticato l'Iniziativa per la Migrazione tra l'UE ed il Corno d'Africa (noto anche come il 'Processo di Khartoum') dicendo che i Governi africani coinvolti in questo processo sono quelli ritenuti responsabili di aver causato le recenti ondate di immigrazione clandestina verso l'Europa.
In una riunione tenutasi a Roma il 28 novembre 2014, i Paesi dell'UE e quelli Africani interessati al tema (Gibuti, Egitto, Eritrea, Etiopia, Kenya, Somalia Sud Sudan, Sudan e Tunisia) avevano deciso di coordinare gli sforzi per arrestare il traffico di esseri umani e il traffico di migranti clandestini tra il Corno d'Africa e l'Europa .
Essi hanno inoltre convenuto di promuovere lo sviluppo sostenibile nei Paesi di origine e di transito, al fine di affrontare le cause profonde della migrazione irregolare.
Vergiat ha detto che la Presidenza italiana dell'Unione europea, al suo tempo, aveva giocato un ruolo negativo in quanto aveva legittimato i Governi di quegli Stati che praticano il traffico e la schiavitù di essere umani.
Etichette: Darfur, Sudan, traffico di esseri umani
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