Il blog di Italians for Darfur

mercoledì, settembre 02, 2015

Incontro a Pechino tra al-Bashir e Xi Jinping

Il presidente sudanese, Omar Hassan al-Bashir, si è incontrato a Pechino con il suo omologo cinese Xi Jinping tra le critiche degli Stati Uniti, che hanno sottolineato lo status di al-Bashir come individuo ricercato con l'accusa di crimini di guerra e genocidio.

Jinping ha descritto il Presidente sudanese come un "vecchio amico", dichiarando che sono benvenuti nel suo Paese sia al-Bashir sia la sua delegazione che includeva il Ministri degli Affari Esteri, del Petrolio e dei Trasporti.

"La Cina e il Sudan sono come due fratelli oltre che buoni amici e partner. Il fatto che al-Bashir sia venuto in Cina mostra che la nostra partnership è forte", ha detto Jinping secondo ai media cinesi. Al contrario, gli Stati Uniti hanno espresso il proprio disappunto per la visita dicendo che il Presidente sudanese non dovrebbe essere accolto dai Paesi, ma dovrebbe piuttosto affrontare la giustizia.

Rispetto a ciò il Portavoce del Dipartimento di Stato statunitense, Mark Toner, ha detto ai giornalisti: "Come sapete, egli è stato accusato da parte della Corte Penale Internazionale (CPI) per crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio. Sosteniamo con forza l'impegno della CPI per catturare i responsabili di tali atti. La nostra posizione è chiara: ci opponiamo agli inviti, alle agevolazione o al supporto di persone accusate dalla CPI".

Tuttavia, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Hula Chunying, ha detto che le persone "pensano troppo" sulla questione della presenza di al-Bashir alla commemorazione ad un evento della II Guerra Mondiale dove sono stati commessi crimini di guerra.

http://www.sudantribune.com/spip.php?article56257

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