Il blog di Italians for Darfur

giovedì, maggio 17, 2018

COMUNICATO STAMPA: caso Noura, preoccupazione per arresto capo team legale. Diplomazia in Sudan chieda rispetto diritti difesa


Italians for Darfur, organizzazione capofila della campagna di sensibilizzazione e di difesa dei diritti umani in Sudan, esprime forte preoccupazione per il blitz del Niss nell’ufficio dell’avvocato Adel Mohammed Imam, capofila della difesa di Noura Hussein. 

Italians for Darfur supporta il team di avvocati che assiste la giovane che rischia l’impiccagione per aver ucciso in un atto estremo di difesa il marito imposto dalla famiglia e che l’ha stuprata con l’aiuto dei suoi parenti.

Chiediamo che la diplomazia presente a Khartoum si adoperi per garantire tutela ai legali affinché possano continuare il loro lavoro senza pressioni e intimidazioni.

Italians for Darfur ha lanciato una mobilitazione che attraverso una petizione ha già raccolto 150 mila firme e coinvolge anche figure istituzionali come la vice presidente della Camera dei Deputati onorevole Mara Carfagna, la quale si è appellata alla diplomazia e al governo italiani affinché intercedano per la liberazione della Hussein.

Italians for Darfur, che ha contribuito alla soluzione del caso di Meriam Ibrahim (donna sudanese condannata a morte per apostasia, all’ottavo mese di gravidanza, e scarcerata sull’onda di una campagna che chiedeva la sua liberazione nel 2015), a nome della rete di associazioni italiane che hanno sottoscritto la petizione si unisce alle organizzazioni sudanesi e  al popolo del Sudan nell'appello per ottenere la clemenza per Noura, ormai maggiorenne, condannata a morte la scorsa settimana.

Gli elementi in possesso della difesa indicano che è stata costretta contro la sua volontà a contrarre matrimonio all'età di 16 anni e violentata da suo marito mentre tre suoi parenti maschi la tenevano ferma. Molteplici donne e gruppi dei diritti umani in tutto il mondo si sono mobilitati per salvare Noura dalla condanna a morte.

Italians for Darfur oltre a chiedere al Governo del Sudan di favorire la sua liberazione, auspica che questa vicenda possa portare a un radicale cambiamento nella società sudanese affinché si garantisca la protezione e la salvaguardia dei diritti di donne, adolescenti e bambine, come previsto nella Dichiarazione universale delle Nazioni Unite per i diritti fondamentali dell’uomo e indicato dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

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