Il blog di Italians for Darfur

mercoledì, maggio 30, 2007

Italians for Darfur: dopo le parole si passi ad atti concreti


Il governo sia promotore in Consiglio Onu per i Diritti umani e all'Unione Europea di sanzioni contro il Sudan

“Apprezziamo l’attenzione che alcuni parlamentari ed esponenti del governo stanno rivolgendo al Darfur, ma ora è necessario passare ad azioni e atti concreti”.
Lo chiede il movimento Italians for Darfur, promotore e organizzatore del primo Global Day per il Darfur in Italia.
“Ci auguriamo che il governo italiano – si legge in una nota - sia promotore in seno al Consiglio Onu per i Diritti umani e presso l'Unione Europea di nuove misure contro il governo sudanese, seguendo la linea di azione del presidente degli Stati Uniti di applicare sanzioni contro le aziende del Sudan, bandite dal sistema finanziario americano”.
Italians for Darfur da tempo chiede alle istituzioni – sottolinea l’associazione – una maggiore incisività del fronte diplomatico internazionale che, al fianco dell’Unione Africana, si interponga tra le parti coinvolte nel conflitto per porre fine a questa tragedia immane che dura ormai da quattro anni. Le forze di pace dell’ONU, che non possono entrare in Sudan fino a quando il governo di Khartoum non darà l’autorizzazione al dispiegamento di un contingente di interposizione, rappresentano l’unica possibilità di garantire la stabilità necessaria per facilitare la risoluzione diplomatica del conflitto e – conclude la nota. per una maggiore sicurezza per la popolazione civile e gli operatori umanitari in Darfur”.

Roma, 30 maggio 2007

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