Il blog di Italians for Darfur

lunedì, maggio 05, 2008

Tre miliardi di dollari annui dalla Cina per il genocidio in Darfur


Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Scortata da 3mila poliziotti e da decine di migliaia di spettatori la torcia ha attraversato Hong Kong, con piccoli scontri tra i sostenitori della Cina e quelli pro-Tibet, ma senza gravi incidenti. Intanto l’ufficio del Dalai Lama a Dharamsala annuncia che domani due suoi inviati saranno a Pechino per iniziare colloqui con rappresentanti cinesi “per affrontare l’attuale situazione e portare la pace in Tibet”.
La torcia è passata tra le due ali di folla, tenuta distante dalla polizia e da migliaia di sostenitori pro-Cina, molti con indosso magliette rosse con scritto “Forza Cina!”. Altri spettatori hanno alzato cartelli per una maggior democrazia in Cina (“La fiamma olimpica per la democrazia”, “Un mondo, due sogni”) e l’indipendenza per il Tibet. Ci sono stati scambi di slogan e insulti tra i due gruppi, ma la polizia ha impedito veri scontri, anche portando via attivisti con la bandiera tibetana. Create zone speciali, lungo il percorso olimpico, ma distanti, per radunarci i critici.
Richard Tsoi Yiu-cheong della Hong Kong Alliance in Support of Patriotic Democratic Movements of China ha espresso “speranza per un miglioramento dei diritti umani e una maggiore democrazia, durante i Giochi” e che possano presto essere rilasciati gli attivisti per i diritti umani, come Hu Jia condannato a 3 anni e mezzo di detenzione per reati d’opinione. Il suo gruppo è stato oggetto di pesanti insulti dai sostenitori di Pechino. Al punto che Lee Cheuk-yan, altro membro del gruppo, ha detto che “questa è la nostra protesta più difficile. Le altre volte c’era sempre animosità, ma la gente era più controllata”.
Mentre la torcia passava, l’attrice Usa Mia Farrow, parlando a Hong Kong, ha accusato la Cina di “sottoscrivere le atrocità nel Darfur attraverso il suo fatturato nel petrolio per 4 miliardi di dollari annui”. “Circa il 70% di questo denaro è utilizzato per gli attacchi contro la popolazione del Darfur”, dove dal 2003 ci sono stati oltre 300mila morti e 2 milioni di sfollati. Ha chiesto a Pechino di “fare uso delle propria considerevole influenza [sul Sudan] per mutare il corso della storia e porre fine alle sofferenze nel Darfur”. “Non credo che il Sudan avrebbe potuto continuare questo livello di distruzione contro il suo popolo per oltre 5 anni, senza il sostegno di un gigante: la Cina”. In segno di protesta, ha invitato a boicottare la cerimonia di apertura dei Giochi e a boicottare alcuni grandi sponsor come la Coca Cola.

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