Il blog di Italians for Darfur

sabato, settembre 06, 2008

Il 13 Settembre a Barletta "Una canzone per il Darfur"@Arè Rock Festival



La “notte bianca” come occasione per lasciarsi trasportare dalle emozioni e dal ritmo della musica, ma anche e soprattutto per riflettere e prendere coscienza di quello che succede nel mondo: il 13 settembre, in occasione della “notte bianca” di Barletta, l’associazione nazionale per i diritti umani “Italians for Darfur”, che opera sul territorio nazionale allo scopo di sensibilizzare i cittadini in merito alla drammatica situazione del Darfur, presenta il concerto “Una canzone per il Darfur”, in collaborazione con l’Arè Rock Festival।


A partire dalle ore 21 a Piazza Marina saliranno sul palco dell’evento alcune interessanti band barlettane che si sono mostrate sensibili all’argomento, i Pupazzi (rock), il duo acustico OttoCorde e la Shaka (pop-rock), ormai molto nota in Puglia e non solo). Grazie all’Arè Rock Festival, si esibiranno poi le due band che, tra le 30 in gara nella manifestazione, hanno partecipato anche alla sezione speciale “Una canzone per il Darfur”, Garnet (rock, Taurisano, LE) e Chendisei (indie-rock, Bari), e i vincitori dell’edizione 2007 e 2008 del concorso organizzato dall’associazione Europa Giovane, rispettivamente Giovanni Block & Masnada (teatro-canzone, Napoli) e la Fame di Camilla (indie-pop-rock, Fier/Bari).
All'incirca a metà serata, dopo la mezzanotte, è in programma inoltre un live-set d’eccezione con gli special guest della serata, Codefish & Tuna (
ANDRO.I.D. from NEGRAMARO feat. DJ VIVAZ).
L’evento comprende anche una mostra di vignette intitolata “Una vignetta per il Darfur - diamo colore all'informazione” con le tavole di numerosi illustri vignettisti italiani, tra cui Staino, Mauro Biani, Piero Tonin, Vincino e tanti altri, e prevede l'intervento del rappresentante dei rifugiati in Darfur, Sulliman Ahmed.

L’associazione nazionale “Italians for Darfur” si propone di sensibilizzare l'opinione pubblica sul sanguinoso conflitto in atto nella regione del Sudan dal 2003, in cui si sono registrati finora oltre 300.000 morti e 2.500.000 profughi, nel totale silenzio dei media tradizionali(nel 2006 solo un'ora è stata dedicata in TV al conflitto). Per cercare di dare maggiore spazio nei programmi televisivi nazionali di informazione a quel che accade in Darfur, è in corso una raccolta firme, che ha riscorso notevole successo e sta continuando anche online; è stato possibile sottoscrivere l’appello durante ogni serata dell’Arè Rock Festival e lo sarà ovviamente anche durante questo grande evento. Infatti l’associazione adopera infatti anche il linguaggio universale della musica per dare forza ai suoi messaggi: tra gli artisti che collaborano con il movimento, c’è Caparezza, mentre i Negramaro hanno realizzato il video-spot “Via le mani dagli occhi – giù le mani del Darfur”, per rilanciare l’appello di “Italians for Darfur” al Governo Italiano affinché esprima profonda preoccupazione, presso le Nazioni Unite, per la volontà del governo sudanese di non consegnare alla Corte Penale Internazionale i due principali sospettati di crimini contro l’umanità in Darfur, Ahmad Harun and Ali Kushayb. Il video, in cui i componenti della band appaiono con gli occhi coperti da mani non loro davanti ad un televisore non sintonizzato, rappresenta anche una forma di denuncia del silenzio mediatico e dell’indifferenza sulla crisi umanitaria in corso nella regione del Sudan.


Jole Silvia Imbornone
Ufficio stampa Arè Rock Festival ufficiostampa@arerockfestival.it


Per informazioni
Antonio Quarto
http://www.italianblogsfordarfur.it/puglia/
http://www.arerockfestival.it
http://www.myspace.com/arerockfestival

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