Il blog di Italians for Darfur

giovedì, ottobre 16, 2008

Tutto sulle armi al Sudan: dall'Italia armi per un valore di 300.000 dollari tra il 2004 e 2005

Human Rights First ha pubblicato un nuovo dossier sul commercio di armi al Sudan, il cui governo si è macchiato di numerosi crimini contro l'umanità nel corso delle diverse guerre che hanno afflitto il Paese, tra cui quella in corso in Darfur da oltre cinque anni.
Le Nazioni Unite hanno imposto l'embargo delle armi al Sudan, pretendendo il controllo del rispetto del provvedimento da parte dei Paesi potenzialmente venditori e da parte dello stesso Sudan. Ma la realtà dei continui bombardamenti e attacchi che scuotono il Darfur rivela che molti Stati ancora vendono armi a Khartoum e proseguono i trasferimenti clandestini da altre regioni africane.
Tra i Paesi più coinvolti la Cina, che guida la classifica con oltre 55 milioni di dollari e l'Iran con 12 milioni di dollari di fatturato. L'Italia, si legge nel rapporto, avrebbe esportato, anche indirettamente, armi al Sudan per circa 300.000 dollari, in un periodo compreso tra il 2004 e il 2005.

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