Il blog di Italians for Darfur

lunedì, novembre 10, 2008

Sudan: la produzione di greggio aumentera' del 20% nel 2009

Mentre migliaia di civili continuano a soccombere alla violenza e alla fame, in un perenne stato di guerra, e solo un flebile riavvicinamento diplomatico tra Sudan e Ciad interrompe la triste catena di notizie che giungono dall'area, i temi economici tengono banco nella capitale sudanese, sede dell'oligarchia araba del Paese. Da quando e' scoppiato il conflitto in Darfur, come abbiamo gia' denunciato in questo spazio, gli scambi commerciali sono aumentati progressivamente, soprattutto con il colosso asiatico, la Cina, e la Russia, ma anche con Paesi europei, tra cui l'Italia.
Appare quindi significativo che Karthoum annunci di voler portare la produzione di greggio dagli attuali 500.000 milioni di barili a 600.000 milioni nel 2009.
Nei primi nove mesi del 2008 il Sudan ha esportato verso la Cina circa 205.000 barili al giorno, quantita' considerevole ma al di sotto delle aspettative dell'anno precendente. Il greggio venduto e' principalmente di tipo Nile Blend. E' di oggi la notizia che il governo sudanese e' stato costretto , invece, a ridurre pesantemente il prezzo del Dar Blend, molto acido e per questo poco ricercato, complice anche le sanzioni degli Stati Uniti alle compagnie che acquistino prodotti sudanesi, passando dai 34 ai 14 dollari circa a barile.
La cinese UNIPEC, secondo alcune indicrezioni dell'ambiente, sarebbe intenzionata a comprare l'intero lotto, 1,6 milioni di barili, del greggio a piu' basso conenuto solforico, "sweet grade", dell'offerta sull'acido Dar Blend, che puo' esssere usato in soluzione con altri tipi di greggio.

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