Il blog di Italians for Darfur

giovedì, luglio 31, 2008

L'Onu non disattenda i suoi impegni

Oggi si è svolta, alla Sala stampa di Montecitorio, la conferenza stampa di presentazione del dossier sul bilancio di un anno di missione UNAMID in Darfur.
Nonostante le votazioni in aula in quello stesso momento, ci hanno raggiunto gli Onorevoli Beppe Giulietti (Ivd) ed Enrico Pianetta (Pdl), che sono intervenuti insieme ad Antonella Napoli, Presidente di Italians for Darfur, a Gianfranco Dell’Alba, Segretario di Non c’è Pace senza Giustizia e a Stefano Cera, docente universitario e membro della nostra associazione. Era presente anche Enzo Nucci, corrispondente per la RAI in Africa, più volte inviato dal Darfur, che ci ha omaggiati con un suo intevento in conferenza stampa.
La conferenza ha visto una buona presenza di giornalisti, con un conseguente discreto richiamo da parte delle agenzie stampa. Si è affrontato sia il tema della carenza di infrastrutture e personale che caratterizza la missione UNAMID (un “tradimento da parte della comunità internazionale”, come titola appunto il dossier che abbiamo presentato insieme ad altre 36 ONG internazionali membri nella Globe for Darfur Coalition), sia quello della richiesta di incriminazione del Presidente sudanese Omar Al-Bashir da parte del procuratore Moreno-Ocampo della Corte Penale Internazionale (CPI). A tal proposito, dal momento che è in corso la seduta del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che questa sera dovrà votare il rinnovo per un anno di UNAMID, abbiamo oggi diffuso anche il seguente comunicato stampa:

DARFUR: GRAVE SOSPENDERE RICHIESTA INCRIMINAZIONE AL BASHIR

In queste ore, in seno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, discutendo il rinnovo della missione di peacekeeping UNAMID in Darfur, è stata sollevata la questione della richiesta di mandato d’arresto per genocidio e crimini contro l’umanità rivolta al Presidente sudanese Omar Al-Bashir dal procuratore della Corte Penale Internazionale, Louis Moreno-Ocampo.
Nel ribadire la ferma convinzione che l’Italia e altri Paesi siano in grado di fornire gli elicotteri necessari a garantire l’efficacia della missione, Italians for Darfur esprime preoccupazione per la posizione assunta da 7 paesi all’interno del Consiglio di Sicurezza (Sudafrica, Burkina Faso, Vietnam, Libia, Indonesia, Cina e Russia), che hanno espresso i loro timori sull'impatto che l'accusa a Bashir potrebbe avere sui tentativi di ristabilire la pace in Darfur. Ci auguriamo che questo non sia il preludio per una sospensione della richiesta della CPI, che costituirebbe un grave passo indietro sulla via che porta alla garanzia internazionale dei diritti umani.
Italians for Darfur esprime inoltre il proprio scetticismo sulla possibilità che la missione termini entro la fine del 2008, così come auspicato oggi dall’ONU, dal momento che, a un anno dall’approvazione della Risoluzione 1769, solamente 9,000 dei 31,000 peacekeepers previsti per UNAMID sono stati effettivamente dispiegati.

Radio Radicale ha registrato la conferenza stampa che potete quindi ascoltare a questo link:



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