Il blog di Italians for Darfur

sabato, settembre 06, 2008

Un morto e sei feriti per una scodella di sorgo in Darfur. Ma Khartoum si fa ricca con petrolio e cereali.

Martedì scorso, nel campo profughi di Um Shalya, il razionamento delle razioni di sorgo, principale alimento di base, ha scatenato un pesante scontro che ha causato la morte di un uomo e il ferimento di altri sei. A denunciarlo è l''Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR). Il campo, che ospita 6.600 rifugiati del Chad in Darfur, si trova a oltre 70 Km da El Geneina, nel West Darfur.
I profughi del Darfur e del Chad dipendono dalle donazioni di cibo delle ONG e delle organizzazioni governative impegnate sul territorio sudanese, che da molti mesi si muovono con difficoltà, tra agguati ai convogli e mancanza di fondi, come denunciato più volte dal Programma Alimentare Mondiale (PAM).
Eppure, in buona parte del Sudan, si estendono vasti campi di grano, sorgo, arachidi, fagioli, zucca e meloni: è l'emblema della politica di autosufficienza alimentare del Paese che, tuttavia, non contempla tra i destinatari gli abitanti del Darfur, tra i piu' colpiti al mondo per malnutrizione. Khartoum è già pronta a investire 5 miliardi di petrodollari nello sviluppo delle sue fattorie meccanizzate, i cui prodotti saranno, appunto, destinati all'esportazione, soprattutto Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Giordania.
Paradossalmente, il Sudan è uno dei piu' importanti Paesi esportatori di grano e sorgo, e allo stesso tempo riceve enormi quantità di cibo gratuito, lo stesso che esso produce per l'esportazione. Normalmente, le donazioni di cibo sono rivolte a Paesi che non riescono a soddisfare autonomamente il proprio fabbisogno aliementare; così non accade per il Sudan, il cui Presidente Bashir, evidentemente, preferisce lasciare agli stranieri l'assistenza dei "cittadini" del Darfur. Il New York Times, che cita fonti ufficiali delle Nazioni Unite, porta ad esempio il volo A/R del sorgo, alimento base in Darfur: l'anno scorso, gli Stati Uniti ne hanno donato ben 283.000 tonnelate, lo stesso quantitativo che il Sudan ha venduto all'estero.

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3 Comments:

  • Non c'è peggior cieco di chi non vuole vedere. Nessuno parla della Cina in Sudan e nel resto dell'Africa. Il petrolio, le costruzioni, i dazi doganali favorevoli : 1 per i cinesi e 100 per tutti gli altri.Le concessioni minerarie ottenute, l'invasione di prodotti cinesi, gli appalti delle grandi opere affidati QUASI TUTTI a imprese del governo cinese. In questo modo la Cina si riprende indietro TUTTI i soldi pagati per estrarre i minerali ed il petrolio che poi lavora in Cina, con ricarichi ed interessi incalcolabili. La silenziosa invasione, che superficialmente sembra stagnante, in realtà sotto è una spaventosa corrente fatta di milioni di cinesi e di famiglie cinesi che arrivano a ritmo continuo negli aeroporti e nei porti del Sudan e di quasi tutti i paesi dell'Africa. NON SI VEDONO QUASI MAI IN GIRO I CINESI, ma gli aerei e le navi, ne scaricano migliaia ogni giorno, senza sosta e ovunque! In Cina c'è il divieto di concepire più di un figlio. IN AFRICA QUESTO DIVIETO NON C'E' PIU'! LE FAMIGLIE CINESI SONO NUMEROSISSIME E Le nascite ANCHE!! La cittadinanza sudanese (idem in Congo-Zaire e Angola), viene concessa ai cinesi dopo soli 2 anni dal primo ingresso. I matrimoni misti sono incentivati, aiutati e finanziati dal governo di Pechino. La conquista/ colonizzazione /cinesizzazione etnica di gran parte dei popoli sudanesi, angolani e congo-zairesi, è già in atto ed è irreversibile! Enormi, pericolose, silenziose e reali sono anche le nuove forniture militari (cercate su Internet e troverete). I "piloti cinesi" (??!!) che accompagnano il Presidente Al Bashir all'estero sono stati scelti (imposti ??) per evitare che questi venga arrestato, perchè condannato per genocidio dal Tribunale dell'Aja. Osservate meglio e con più attenzione questi nuovi ed inquietanti scenari africani. Nei prossimi anni l'Africa nera con i suoi 28 milioni di Kmq. sarà un "quasi protettorato" o una COLONIA CINESE ed i 500 milioni di africani, presto, molto prima che l'Europa e gli Usa se ne accorgano, parleranno, scriveranno e saranno in maggioranza cinesi e "semi-cinesi". Forse, "FORSE", si salveranno da questa "DIVERSA E NUOVA FORMA DI COLONIZZAZIONE ETNICA" il territorio dei 5 MILIONI DI KMQ DEI PAESI ARABI ED I SUOI 250/300 MILIONI DI ABITANTI. L'India, in modo meno invasivo, sta copiando la Cina, PERCHE'pur avendo INIZIATO la sua penetrazione di massa, è molto, moltissimo in ritardo rispetto ai cinesi. L'Europa DORME sonni tranquilli e i suoi governanti russano beatamente che, pensano solo agli interesi locali e diretti in alcune zone africane di loro privilegio (che perderanno prestissimo): Credono di poter coltivare i loro orticellini africani con gli uomini messi da loro al potere. C'è una nano-eccezione di pochi imprenditori intrapprendenti. Una goccia di rugiada nel mare. L'Africa oggi più che mai, deve stare all'Europa, come l'Europa all'Africa. Questa simbiosi, non deve portare a sfruttamento, colonizzazione e pulizie etniche subdole, indolori e irreversibili, ma ad aiutare con un giusto equilibrio la crescita delle popolazioni africane. Quindi, che l'Europa cominci a difendere e ad aiutare in modo più costruttivo questo continente.

    By Anonymous Anonimo, at 11:05 AM  

  • Non c'è peggior cieco di chi non vuole vedere. Nessuno parla della Cina in Sudan e nel resto dell'Africa. Il petrolio, le costruzioni, i dazi doganali favorevoli : 1 per i cinesi e 100 per tutti gli altri.Le concessioni minerarie ottenute, l'invasione di prodotti cinesi, gli appalti delle grandi opere affidati QUASI TUTTI a imprese del governo cinese. In questo modo la Cina si riprende indietro TUTTI i soldi pagati per estrarre i minerali ed il petrolio che poi lavora in Cina, con ricarichi ed interessi incalcolabili. La silenziosa invasione, che superficialmente sembra stagnante, in realtà sotto è una spaventosa corrente fatta di milioni di cinesi e di famiglie cinesi che arrivano a ritmo continuo negli aeroporti e nei porti del Sudan e di quasi tutti i paesi dell'Africa. NON SI VEDONO QUASI MAI IN GIRO I CINESI, ma gli aerei e le navi, ne scaricano migliaia ogni giorno, senza sosta e ovunque! In Cina c'è il divieto di concepire più di un figlio. IN AFRICA QUESTO DIVIETO NON C'E' PIU'! LE FAMIGLIE CINESI SONO NUMEROSISSIME E Le nascite ANCHE!! La cittadinanza sudanese (idem in Congo-Zaire e Angola), viene concessa ai cinesi dopo soli 2 anni dal primo ingresso. I matrimoni misti sono incentivati, aiutati e finanziati dal governo di Pechino. La conquista/ colonizzazione /cinesizzazione etnica di gran parte dei popoli sudanesi, angolani e congo-zairesi, è già in atto ed è irreversibile! Enormi, pericolose, silenziose e reali sono anche le nuove forniture militari (cercate su Internet e troverete). I "piloti cinesi" (??!!) che accompagnano il Presidente Al Bashir all'estero sono stati scelti (imposti ??) per evitare che questi venga arrestato, perchè condannato per genocidio dal Tribunale dell'Aja. Osservate meglio e con più attenzione questi nuovi ed inquietanti scenari africani. Nei prossimi anni l'Africa nera con i suoi 28 milioni di Kmq. sarà un "quasi protettorato" o una COLONIA CINESE ed i 500 milioni di africani, presto, molto prima che l'Europa e gli Usa se ne accorgano, parleranno, scriveranno e saranno in maggioranza cinesi e "semi-cinesi". Forse, "FORSE", si salveranno da questa "DIVERSA E NUOVA FORMA DI COLONIZZAZIONE ETNICA" il territorio dei 5 MILIONI DI KMQ DEI PAESI ARABI ED I SUOI 250/300 MILIONI DI ABITANTI. L'India, in modo meno invasivo, sta copiando la Cina, PERCHE'pur avendo INIZIATO la sua penetrazione di massa, è molto, moltissimo in ritardo rispetto ai cinesi. L'Europa DORME sonni tranquilli e i suoi governanti russano beatamente che, pensano solo agli interesi locali e diretti in alcune zone africane di loro privilegio (che perderanno prestissimo): Credono di poter coltivare i loro orticellini africani con gli uomini messi da loro al potere. C'è una nano-eccezione di pochi imprenditori intrapprendenti. Una goccia di rugiada nel mare. L'Africa oggi più che mai, deve stare all'Europa, come l'Europa all'Africa. Questa simbiosi, non deve portare a sfruttamento, colonizzazione e pulizie etniche subdole, indolori e irreversibili, ma ad aiutare con un giusto equilibrio la crescita delle popolazioni africane. Quindi, che l'Europa cominci a difendere e ad aiutare in modo più costruttivo questo continente.

    By Anonymous Anonimo, at 11:06 AM  

  • La Cina in Africa ha cominciato a coltivare le terre. sAREBBE UN BENE, se la popolazione locale potesse lavorare e trovare un mezzo per sopravvivere. I cinesi stanno ed hanno già ottenuto concessioni per milioni di ettari da coltivvare con prodotti da esportare in Cina.
    PURTROPPO I LAVORATORI NON SONO MAI AFRICANI, MA SOLO CINESI, QUASI AL 100%.
    I LAVORATORI CINESI NON SI RIBELLANO PERCHè NON POSSONO RIBELLARSI AGLI STIPENDI DA MISERIA CHE PERCEPISCONO DAI LORO GOVERNANTI. LA CONDIZIONE PER NON TORNARE IN CINA, DA PRIGIONIERI, E' QUELLA DI LAVORARE IN SILENZIO ED AVERE COME IL PREMIO DI POTER RESTARE IN AFRICA.

    Europa, USA, RUSSIA IL VOSTRO SONNO NON AIUTA I POPOLI DELL'AFRICA, TUTTA.
    Chi sta o ha armato i JANJIAWEED PER LE STRAGI NEL DARFUR? Chi sono i fabbricanti di quelle armi ? I sudanesi ? NOOO. Non hanno quella tecnologia. SONO ARMI CINESI !!
    Le varie ONG, lo dicano forte al mondo intero. Parlare, far conoscere, far sapere E' LA FORMA MIGLIORE PER AIUTARE UN POPOLO. Il cibo aiuta, fa sopravvivere, MA LA CONOSCENZA E L'INFORMAZIONE AIUTANO LA LIBERTA' MOLTO DI PIU' DI UNA CIOTOLA DI SORGO.
    SI PROIBISCA, MEDIANTE LA CONFISCA NEI VARI PORTI DEL MONDO I PRODOTTI DI TUTTI QUEI PAESI CHE AFFAMANO LA LORO POPOLAZIONE. SI LOTTI PER AVERE GLI EMBARGO DEI PRODOTTI PROVENIENTI DAI PAESI DOVE C'E' GENTE CHE MUORE DI FAME. NON SI PERMETTA DI ESPORTARE UN SOLO CHICCO DAI PAESI IN CUI LA GUERRA E IL GENOCIDIO AFFAMANO LE POPOLAZIONIE CREANDO STERMINI DI INNOCENTI. FORSE QUESTO NON E' NELL'INTERESSE DELLE VARIE FAO E ONU ???? ALLORA CHE INTERVENGANO, RADIANDO DALLE VARIE CONFERENZE I PAESI SOGGETTI AD EMBARGO E DOVE LA FAME E' OPERA DELLA POLITICA E NON DI CALAMITA' NATURALI !!!

    By Anonymous scipione l'africano, at 11:29 AM  

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