Gli accordi di Abuja, scusate di Doha...
Mi riesce difficile pensare che gli accordi siglati in Qatar posssano tradursi in nuove opportunità di pace.
L'incontro a Doha non è stata la "shura" tanto auspicata da anni tra le parti coinvolte nel conflitto in corso, ma, più probabilemente, una coincidenza di interessi attuali, la liberazione dei ribelli del JEM prigionieri a Khartoum e la necessità del governo sudanese di migliorare la propria immagine dinanzi alla comunità internazionale che si appresta - forse- a chiedere l'arresto del Presidente sudanese.
Al'indomani dell'accordo, infatti, il JEM accusa il governo sudanese di due nuovi attacchi alle sue posizioni nella regione est del Jebel Mara.
Alcuni giorni prima, le Nazioni Unite intimavano il Sudan di eliminare il blocco ai voli umanitari dell'organismo internazionale nel Sud del Darfur, teatro di gravissimi scontri.
Alcuni anni prima Minni Minnawi del Sudan Liberation Movement firmava l'accordo di Abuja.
Poco dopo Suliman Ahmed era costretto a fuggire dal Darfur e ancora sopravvive in Italia.
L'incontro a Doha non è stata la "shura" tanto auspicata da anni tra le parti coinvolte nel conflitto in corso, ma, più probabilemente, una coincidenza di interessi attuali, la liberazione dei ribelli del JEM prigionieri a Khartoum e la necessità del governo sudanese di migliorare la propria immagine dinanzi alla comunità internazionale che si appresta - forse- a chiedere l'arresto del Presidente sudanese.
Al'indomani dell'accordo, infatti, il JEM accusa il governo sudanese di due nuovi attacchi alle sue posizioni nella regione est del Jebel Mara.
Alcuni giorni prima, le Nazioni Unite intimavano il Sudan di eliminare il blocco ai voli umanitari dell'organismo internazionale nel Sud del Darfur, teatro di gravissimi scontri.
Alcuni anni prima Minni Minnawi del Sudan Liberation Movement firmava l'accordo di Abuja.
Poco dopo Suliman Ahmed era costretto a fuggire dal Darfur e ancora sopravvive in Italia.
Mauro
Etichette: Darfur, Doha, fai notizia, fainotizia, Jem, pace
1 Comments:
Mercoledì alle 18.15 sulle frequenze di radiomeridiano 12 torna Pangea, il mondo in una sola frequenza.
E dove nessuno volge lo sguardo, noi ci focalizziamo.
Il Darfur, fra Sudan e Ciad, fra nomadi e contadini, fra musulmani e animisti. Fra il petrolio cinese e la geopolitica libanese.
Perchè la scure degli interessi colpisce sempre i più poveri?
a questa e a molte altre domande cercheremo di rispondere mercoledì 11, alle 18.15 sulle frequenze di radio meridiano. sui 97.500 in FM a Roma e Procincia.
Oppure in podcast dal sito www.radiomeridiano12.com
ps. se c'è possiibilità potremmo segnalarci a vicenda, noi pubblicizzando il blog in trasmissione, e voi, magari insernedo il nostro logo fino a mercoledì
per contatti
m.pittarello@gmail.com
333-5904132
pangea@radiomeridiano12.com
067480006
saluti
By Calvin Klein, at 8:52 PM
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