Il blog di Italians for Darfur

domenica, gennaio 10, 2010

LRA: i guerriglieri ugandesi seminano il panico tra i profughi darfuri al confine

Da tempo si rincorrono le voci della presenza di milizie del Lord’s Resistence Army in campi di addestramento in Sud Darfur, appoggiati dal governo sudanese. Ma dalle fonti ufficiali arrivano solo smentite.

I guerriglieri che hanno sconvolto per un ventennio l’Uganda e l’Africa centrale, la famigerata Lord’s Resistence Army, responsabile del rapimento di migliaia di bambini e del loro impiego come “bambini soldato” o “schiavi sessuali” e della mutilazione di altrettante vittime, sarebbero dislocati da pochi mesi anche in Darfur. Già presenti oltre i confini nazionali in Repubblica Centroafricana, Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan, i ribelli ugandesi sarebbero in procinto di iniziare una campagna di terrore e morte anche in Sud Darfur. Proprio in questa regione, lo LRA si è reso colpevole di numerosi attacchi, agli inizi di quest’anno, a postazioni di distribuzione di alimenti e beni di prima necessità, con l’uccisione di centinaia di civili e lo sfollamento di migliaia di essi.

Joseph Kony, leader dello LRA, è un riconosciuto criminale di guerra, ricercato, al pari di Omar Hassan al Bashir, il dittatore sudanese, dalla Corte Penale Internazionale. Non sarebbe l’unico elemento di affinità, tra i due, se è vero che dietro i campi di addestramento in Darfur, ci sia proprio il governo sudanese, come afferma la linea di comando del Sudan People Liberation Movement. I rappresentanti del governo sudanese smentiscono, ma il Generale Kuol Diem Kuol, portavoce dello SPLA, afferma che, in seguito ad alcuni scontri tra i due gruppi armati, il 19 Dicembre scorso, i soldati hanno rinvenuto razioni di cibo di indubbia provenienza dal Nord Sudan, come il Dak. Secondo il portavoce, è probabile che i guerriglieri dello LRA vogliano ricostitursi ed organizzarsi per rientrare in Sud Sudan in corrispondenza del referendum del 2011 sull’indipendeza della regione da Khartoum.

Sembra verosimile la presenza di gruppi armati nell’area occidentale di Um Dafok e Bahr al Ghazal, al confine con il Sud Darfur, area soggetta recentemente ad attacchi e rapimenti di minori da parte di milizie riconducibili al movimento armato ugandese, ma resta da verificare se, effettivamente, il gruppo armato si sia spinto stabilmente fin dentro il Sud Darfur, nell’area di Dimo e Kaskagi.

L’UNAMID e gli osservatori internazionali sono scettici sulla veridicità delle affermazioni che si rincorrono per il deserto del Darfur, ma le basi della missione internazionale sono poco presenti nell’area, che confina con la Repubblica CentroAfricana A fine ottobre, al contrario, fonti militari sud sudanesi hanno ricondotto proprio agli ugandesi un attacco a un campo profughi costato la vita a tre soldati e due profughi del Darfur.

Tanto è bastato per diffondere il terrore tra la popolazione de l Darfur, già stremata da anni di conflitti e abusi, che il Lord’s Resistence Army stia insediandosi nella regione per iniziare una nuova campagna di odio e massacri. Dall’inizio dell’anno, solo nel Sud del Sudan, oltre 220 persone sono state uccise almeno 157 rapite dallo LRA (fonte: OCHA)

di Mauro Annarumma per Mpnews

Etichette: , , , ,