Il blog di Italians for Darfur

martedì, ottobre 28, 2008

"Italiani in Darfur": qualche domanda a Giorgio Trombatore

Giorgio Trombatore non ha peli sulla lingua, perchè se li avesse sarebbero un bel problema... ve lo immaginate ogni mattina far la piega sulla lingua?
Ecco allora qualche domanda al futurista della Cooperazione, ex capo Progetto per la Cooperazione e Coordinatore Politico della Dott.ssa Contini, inviato Speciale del Governo in Darfur. E' da tempo che arricchisce il nostro blog con le sue testimonianze, purtroppo ancora senza contraddittorio, con la speranza che quello che ci ha scritto possa essere al più presto smentito!

Giorgio, leggendo il tuo ultimo articolo nel nostro blog, mi sembra ci sia stata nel frattempo una radicalizzazione della tua posizione nei confronti di Barbara Contini, rispetto alle prime testimonianze.
Quindi ricapitolando: le idee erano buone, le volontà dei singoli ottime, ma la Contini avrebbe gestito in maniera troppo personale e autoritaria la missione.. Qundi avevano ragione quelli, tra cui la Dott.ssa Garau, che polemizzavano con la sua gestione? Come mai secondo te la Contini ha avuto tutta questa libertà di movimento? Quale gruppo di potere la sosteneva?

Le idee erano ottime non buone, i risultati potevano essere positivi per il processo di pace in Darfur,ma i casini li ha creati proprio la Contini.
Primo: La rottura con Enzo Angeloni, l'ambasciatore e tutta l'ambasciata sono stati sempre messi alla gogna.
Secondo: con le ong, troppo spesso usate come mezzo per le visite dei giornalisti.
La verità era che la Contini aveva incassato il supporto di Berlusconi dopo il suo lavoro in Iraq.
I suoi contatti diretti erano Bondi e Letta, anche se Letta sempre meno.Vicini a Berlusconi godeva poi dell'appoggio di Martino il Ministro della Difesa.
Così si spiegano i voli da Brindisi, la scorta del 9 col moschin e tutto il resto.
Nel frattempo aveva trovato (e li fece la grossa cazzata) il tempo di litigare con Mantica,(ti ho raccontato che l'ho portato in giro io stesso su un Taxi giallo) e con la Bonniver.

Dulcis in fundo, forse aveva ragione quel Montanaro di rai tre quando affermava che si stava preparando la sua campagna politica....per carità , lo fanno tutti, però così i risultati sono andati a puttane.
Sulla Garau permittimi inoltre di dire una cosa:
Quando la Contini chiamò la Garau già tutto il casino stava succedendo. Io chiesi alla Garau di usare diplomazia e metodo per non vanificare due anni lavoro e la costruzione dell'ospedale.
Come tutta risposta dopo un mese già c'era aria di crisi.
Io non ho mai nascosto le difficoltà a lavorare con la Contini, comunque si era difficile a causa del suo comportamento.

Il contrasto tra Garau e Contini nasce dalla insistenza della Contini a voler inaugurare a55 come ospedale, mentre la Garau si rifiutava di farlo, a mio parere giustamente, perché a55 nn poteva che essere considerato un pronto soccorso. Ti torna?

Verissimo, pero' a quel tempo io ero in Somalia, e contattavo giornalmente la Garau.
Lei ruppe con le suore che gestivano il centro, e scelse fin da subito la linea dura quella dei contatti con i giornali che non aspettavano altro!
Che motivo c'era? poi venne il suo compagno con la storia del libro, dopo neanche un mese...

..non lo so ...eri a casa senza lavorare, parti con la cooperazione per un contratto di 14.000 euro al mese.
Io portai la Garau, e fu detto tutto chiaro.
L'ospedale è nella merda, non ci sono fondi, non funziona, te la senti?
Lei accetta, parte e fa scoppiare la bomba, ma rimane li tutto l'anno e si porta a casa oltre 150.000 euro senza tasse...
Questo lei non lo dice...ma sai i soldi fanno sempre schifo quelli degli altri....poi a me diede una pugnalata...
Lei era da tempo che non la chiamava nessuno, io gli offri il Darfur e le spiegai che era anche una situazione di facciata.....mica so scemo, lei accetta e poi da giù con il maritino fa venire rai tre...ed il resto lo sai..

In un tuo articolo critichi la decisione di Barbara Contini di non affidare la gestione di Avamposto 55 al Ministero della Sanità sudanese nel momento in cui la Cooperazione stava abbandonando il progetto. A parte le possibili motivazioni di prestigio personale di Barbara Contini, non è forse vero che ribelli e donne stuprate non sarebbero mai andati in un ospedale a gestione sudanese? Altri operatori mi hanno riferito che nei campi ad esempio è difficile dare assistenza a tutti e soprattutto tutte, proprio perché c' è l intermediazione degli uomini del governo, la famigerata HAC. Suliman Hamed, rappresentante dei rifugiati del Darfur, mi conferma inoltre che il governo usa anche finti addetti della stampa, giornalisti, per controllare i movimenti delle commissioni estere e degli operatori umanitari.
Il principio della Contini così su due piedi mi pare corretto.. Ma capisco che in termini pragmatici meglio un ospedale per pochi che il nulla..si può anche immaginare certo che ci fosse anche la volontà della Contini di non rinunciare alla sua 'creatura' di prestigio ma una cosa che invece non capisco è perché, al solito, si sia preferito distruggere piuttosto che cercare di salvare il salvabile. Dici che dopo la dipartita della Contini si è fermato tutto, per la scelta assurda di creare una 'finta' fondazione. Che comunque continua a ricevere donazioni.
Ma la cooperazione italiana non poteva intervenire anche in seguito su Avamposto55? Forse si era creato soprattutto un vuoto politico e un interesse a negativizzare l'operato precedente?

Mauro, vedi la Contini non era dell'ambiente della Cooperazione ed era schierata già a quei tempi con Berlusconi....tanto è che oggi veste la carica di senatrice al Senato.
La Cooperazione è un ghetto, quando lei arrivo' in Darfur porto' il suo personale, tra cui io, licenziando i cooperanti in loco.
Poi inizio' un braccio di ferro con l'ambasciata e l'ufficio VI di Roma.
Inoltre è vero senza dubbio che cercava sempre la spettacolarizzazione delle cose.
L'ospedale nasce in questa ottica, ma non puoi aprire un ospedale a Nyala non fare l'MOU con il governo e poi partire e lasciare uno stagista a portarlo avanti.

I fondi piano piano sono venuti a mancare e con l'arrivo del governo Prodi ed il cambio alla cooperazione, esce Deodato ed entra la Sentinelli, è finito tutto.
Tieni conto che sono mancati anche i soldi di Sanremo... poi sulla situazione nei campi ,come sai li è disperata i ribelli devono fare affidamento a quelle piccole ong che lavorano nelle loro zone e nient'altro...
Anche il partner di avamposto si rivelò pessimo, quello di Tariqa al tTijani troppo debole .....
La fondazione in realtà non è mai nata, ossia firmatario in loco rimase solo Mohammad Sabuna, ma da li a poco, dopo che lo stesso organizzo' un saccheggio nell'ufficio della Cooperazione ne usci' fuori pure lui. Proprio cosi', il Sabuna, che ha scritto anche qui nel blog tempo fa, organizzo' un saccheggio all'ufficio, dopo che fece partire l'ultimo sfigato di Cooperante della Contini, un certo Andrea Mazzantini...

Ora di quello che ne è nel 2008 di Avamposto non ne so niente, quello che so è che l'ultima volta che la Contini scese in Darfur lo consegno' defintivamente al governo locale...

...del tipo prima ne parlo male, ma poi come ultima risorsa gli mollo la patata bollente!


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2 Comments:

  • A me risulta che il Mae ha fatto tanti bei casini in darfur!!!!!!!!
    una indagine ? non sarebbe opportuna dato che erano soldi pubblici?
    Ester

    By Anonymous Anonimo, at 3:36 AM  

  • Credo che Trombatore non sia l'unico a lamentarsi della gestione. Andate un pò a vedere cosa ha detto e cosa dice questo fondatore di Forza Italia a Sidney in Australia

    http://itamondo.blogspot.com/2008/11/barbara-contini-con-il-suo-carattere.html

    By Anonymous Anonimo, at 4:51 AM  

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