Il blog di Italians for Darfur

lunedì, giugno 22, 2015

Il Sudafrica era pronto ad arrestare al Bashir durante il summit dell'UA

Alcune agenzie governative sudafricane avevano redatto il piano per catturare il presidente sudanese Omar Hassan al-Bashir durante la sua partecipazione al vertice dell'Unione africana (UA). Il piano non si è concretizzato per avere aspettato l'assenso dell'Alta Corte per arrestare il Presidente sudanese. La presenza di al Bashir ha attirato polemiche diffuse sia all'interno che fuori il Sudafrica dato il suo status di individuo ricercato dalla Corte Penale Internazionale (CPI) per crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio presumibilmente commessi nel Darfur dal 2003.

Il Sud Africa, come membro della CPI, era teoricamente obbligato ad arrestare al Bashir, ma ha scelto di non farlo per il fatto che egli godeva di immunità in quanto appartenente alla delegazione che partecipava al vertice dell'UA. Il Governo ha anche sfidato un ordine di un giudice locale che chiedeva di impedire al Leader sudanese di lasciare il Paese fino a quando la causa per costringere l'arresto di al Bashir e portata avanti dal Southern Africa Litigation Centre (SALC) fosse stata analizzata.

Ma anche questo ordine è stato ignorato dal Gabinetto del presidente sudafricano Jacob Zuma e, così, al Bashir è riuscito a volare fuori poche ore prima che l'Alta Corte del Nord Gauteng avesse respinto gli argomenti di immunità portati avanti dal Governo ed avesse ordinato il suo arresto per consegnarlo alla CPI.

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