Il blog di Italians for Darfur

mercoledì, giugno 04, 2008

Sudan - Aggiornamento International Crisis Group - Maggio 2008

Nel corso del mese due attacchi hanno ulteriormente peggiorato le relazioni tra Nord e Sud e la giá delicata situazione in Darfur. Nella zona di Abyei (parte meridionale del Sud Kordofan e ricca di petrolio), non distante dal confine con il Darfur del Sud, il 14 maggio sono iniziati pesanti combattimenti tra l’esercito regolare del Sudan e le truppe del Sudan meridionale (SPLA/M); almeno 21 persone sono rimaste uccise e 100.000 almeno i rifugiati. Come conseguenza, il partito del Sud (il Sudan People’s Liberation Army/Movement) si è ritirato dai colloqui di pace coordinati dagli Stati Uniti. Il 15 maggio, Salva Kiir é stato nuovamente eletto a capo del partito. Il 2 maggio, a causa di un incidente aereo (che ha visto la morte di 23 persone), è morto il ministro della difesa del Sudan meridionale e consigliere del Presidente Bashir; Kiir ha parlato di guasto al motore.
Altro fatto di rilievo è l’attacco delle forse del JEM (Justice and Equality Movement) a Khartoum il 10 e 11 maggio; è la prima volta che un movimento di opposizione del Darfur si rende protagonista di un attacco al centro del potere in Sudan. Si contano oltre 200 morti. Il leader del movimento, Khalil Ibrahim, ha promesso che questo “e solo l’inizio”, cercando appoggi all’interno delle forze di sicurezza nel paese e nelle universitá, Agli attacchi ha fatto seguito un giro di vite da parte del governo, che ha portato all’arresto di oltre 300 persone, tra cui anche il leader dell’opposizione, Hassan al-Turabi, ex ideologo del regime di Bashir e vicino ad Ibrahim. Turabi è stato successivamente rilasciato.
In seguito agli attacchi, si sono interrotte le relazioni tra Sudan e Chad, in quanto Khartoum accusa il presidente del Chad di fornire appoggio al JEM. La fazione del Sudan Liberation Movement, detto SLM-Unity, alla fine di maggio ha annunciato di voler dare appoggio alle iniziative del JEM, per portare ulteriori attacchi.
Nel frattempo, continuano i raid aerei del forze regolari di Khartoum che, nel nord del Darfur, il 4 maggio hanno prodotto almeno 13 morti; il governo ha inoltre bloccato gli aiuti alla popolazione vittima degli attacchi.
Militari della missione congiunta ONU/UA UNAMID hanno subito un’imboscata il 21 maggio e sono stati disarmati da 60 non meglio identificati uomini armati nel Darfur occidentale. Un peacekeeper ugandese è stato trovato morto, ucciso da colpi di arma da fuoco, ad El-Fasher il 28 maggio.
Rappresentanti dei cinque paesi membri del Consiglio di Sicurezza ONU hanno infine intrapreso una missione in alcuni paesi zona di conflitto in Africa; per quanto riguarda il Sudan l’obiettivo è quello di sollecitare il presidente Bashir e Salva Kiir al pieno rispetto dell’accordo del gennaio 2005.
Fonte Crisis watch, International Crisis Group, n. 58, 1 giugno 2008 : testo tradotto da Stefano Cera per IB4D

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