Il blog di Italians for Darfur

mercoledì, giugno 11, 2008

NRF: NATIONAL REDEMPTION FRONT

2. NRF

(organigramma dei movimenti ribelli in Darfur, di G. Trombatore)

National Redemption Front (NRF): sigla che rivendicava un fronte unito del gruppo non firmatario ad Abuja. Si presume sia localizzato nella parte piu’ Nord Del Sud Darfur, già in territorio della provincia del Nord Darfur (area compresa tra Dirbat e Um Sadir).
Componenti NRF
1.)Dr. Khalil (gia’ comandante del Jem, al momento pare si trovi a Parigi)
2.)Sharif Hariri (al momento pare localizzato a Londra)
3.)Ibrahim Dereg (al momento in Germania)
4.)Abdallah Hamis (risiede in Kenya)
Sul terreno però conta l’autorità di Bahar Idris, che dal vicino Chad segue le operazioni.
Comandante in capo per le operazioni Bahar Idris.
Richieste del NRF
1) Minnie Mennawie accettando la carica di Senior Authority ha dimostrato la sua poca esperienza in materia politica. Il Senior Authority non ha un effettivo controllo e potere politico, finanziario che un qualsiasi Uali (Governatore gode di questi poteri). Minnie Mennawie accettando queste posizioni ha indebolito il lato dei ribelli, non solo si vocifera che abbia accettato non solo per inesperienza politica ma anche per paura di un tribunale internazionale per i crimini di guerra.
Richieste Ufficiali del Movimento National Redemption Front ( con mutuo accordo con Abdel Wahid e Abdel Shafi):
1) La prima richiesta è di riconoscere come contropartita un esponente del NRF come Vice Deputy President con contatti diretti con il Presidente;
2) Integrazione delle forze (Milizie comprese). Al momento il Sudan Military Organ non garantisce un inquadramento delle forze ribelli nell’esercito. Si vocifera di numeri troppi bassi, vogliono una vera integrazione delle forze;
3) Richiedono una compensazione per i tre stati del Darfur. Il trattato di Abuja contempla questa forma di compensazione come atto di carità e di aiuti lasciati alla comunità internazionale. Si richiede l’ufficializzazione di un programma di aiuti con linee di budget chiare e precise;
4) Richiedono inoltre un programma serio di ricostruzione del Darfur, usando le revenues del petrolio e non monopolizzando le finanze per la capitale;
5) Fanno presente che la popolazione del Darfur conta circa il 23 % della popolazione dell’intero Sudan. Il Governo attraverso il trattato di pace deve garantire a questo 23 % un eguale possibilità di rappresentanza nelle istituzioni, nel governo ed in tutti i posti amministrativa della cosa pubblica. Non si accontenteranno di solo tre o quattro cariche.
L’NRF ricorda di essere pronto in ogni momento di sospendere le attività di guerriglia nel paese. Conferma che Abdel Uahid e Abdel Shafi sostengono questa visione.

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