Il blog di Italians for Darfur

venerdì, febbraio 12, 2016

I ribelli del Darfur combattono in Libia

Il Ministero degli Esteri del Sudan sostiene che dei gruppi ribelli del Darfur sono coinvolti nel conflitto libico e li ha accusati di cercare di raggiungere i propri interessi personali.

"Il Ministero degli Esteri sudanese condanna con la massima fermezza gli attacchi contro la città di Kufra da parte del cosiddetto Movimento per la Giustizia e l'Uguaglianza (JEM) ed il Movimento per la Liberazione del Sudan (SLM)," ha affermato il portavoce del ministero Ali al-Sadiq in una dichiarazione rilasciata giovedì.

Al-Sadiq ha, ulteriormente, condannato "coloro che stanno dietro a questi gruppi e a cui forniscono denaro e armi per minacciare la pace e la sicurezza (in Sudan) e per servire i (loro) interessi ed ambizioni personali".

L'esercito sudanese ed i funzionari libici hanno detto che più di 30 combattenti sudanesi dello SLM sono stati uccisi durante gli scontri  a Kufra, nella parte sud del Paese nordafricano ed hanno accusato i ribelli del Darfur di rapine ed attacchi contro i civili nella regione.

Kufra, che si trova vicino al confine con il Sudan, è controllata da gruppi armati fedeli al Governo libico di Tripoli sostenuto dal Sudan.

http://www.sudantribune.com/spip.php?article57986

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giovedì, agosto 28, 2008

Dirottamento? Messinscena governativa

Così ha risposto Esam Eldin Elhag, portavoce dell'SLM in Sudan, su Panorama.it.
Riportiamo alcune affermazioni, rimandando per dettaglio all'intero articolo.

È un’accusa totalmente falsa, inventata dal governo sudanese per distogliere l’attenzione dai massacri dell’esercito in Darfur.

Signor Elhag, i due dirottatori sostengono di essere membri dell’Slm, in particolare della fazione facente capo a Abdel Wahid Mohammed al-Nur. A lei risulta che sia la verità?

Niente di più falso. Posso affermare sia a nome del nostro gruppo che di quello di al-Nur che l’Slm non ha mai compiuto azioni contro civili, né in Darfur né altrove. Questa messinscena è opera del governo sudanese. Sono anni che a Khartoum premono perché l’Slm e il Movimento per la Giustizia e l’Uguaglianza (Jem, l’altro gruppo ribelle darfurino, ndr), siano inclusi nella lista delle organizzazioni terroristiche. Sperano di screditare la nostra azione e di distogliere l’attenzione internazionale dai massacri dell’esercito.

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mercoledì, agosto 27, 2008

Dirottamento: liberati i passeggeri

Sono stati rilasciati gli 87 passeggeri e gli 8 membri d'equipaggio del 737 dirottato ieri.

Il capo dei dirottatori, identificatosi come Yassin, avrebbe dichiarato che il commando fa parte della fazione dell'SLM guidata da Abdel Wahid Nur e inizialmente avrebbe chiesto benzina a sufficienza per arrivare a Parigi.

Successivamente i dirottatori sono stati arrestati.

Abdel Wahid, che risiede in Francia, avrebbe negato l'appartenenza dei dirottatori al suo gruppo.

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martedì, agosto 26, 2008

Dirottato in Libia il Nyala-Khartoum


Un Boeing 737 della compagnia sudanese Sun Air con circa 87 passeggeri e 10 persone di staff a bordo è stato dirottato oggi poco dopo il decollo da Nyala. I dirottatori volevano raggiungere l'Egitto, ma dopo il rifiuto del Cairo hanno ripiegato sulla Libia e l'aereo è atterrato nell'oasi di Kufra, nel deserto del sud-est.

A bordo del velivolo ci sono tre alti esponenti della fazione di Minni Minnawi e potrebbero esserci anche esponenti del governo del Darfur. Non è chiaro quanti siano i dirottatori e quali armi abbiano potuto usare.

Kalma, la città degli ultimi scontri, è vicina a Nyala. Secondo fonti Unamid, il bilancio dello scontro di lunedì è attualmente di 64 morti e 117 feriti, dei quali 49 portati all'ospedale di Nyala. I militari sudanesi erano ben equipaggiati, mentre i darfuriani avevano solo bastoni e coltelli ed hanno cercato di difendersi facendosi scudo con un muro di donne e bambini.

Non è chiaro se il dirottamento sia collegato alla strage.

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