Il blog di Italians for Darfur

giovedì, maggio 15, 2008

Khartoum, grave rappresaglia dell'esercito contro i civili e i ribelli. Ancora studenti tra le vittime.

L'attacco alla capitale da parte di un gruppo di ribelli del Jem è stato respinto dall'esercito sudanese. Stupisce che un convoglio armato abbia percorso chilometri, beffato i potenti servizi segreti sudanesi, superato il controllo di un governo capace perfino di scandagliare le comunicazioni telefoniche e telematiche del suo Paese e degli operatori umanitari che vi lavorano, e sia giunto sin dentro la capitale di uno Stato in guerra da decenni. L'attacco, condotto dai ribelli per tenere alta l'attenzione internazionale all'avvicinarsi dei giochi olimpici in Cina, ha offerto il pretesto al governo sudanese per una pesante controffensiva, che ha portato subito all'arresto del leader dell'opposizione, Hassan al Turabi, islamista vicino ad Al Qaeda, e ad una durissima rappresaglia: arresti di massa, torture, rastrellamenti che continuano tra gli abitanti di Umbadda, Omdurman e Soug Lybia. Il Consiglio del governo sudanese ha deciso, infatti, stando a un comunicato delle forze ribelli, che le tre città, ad alta concentrazione di Darfuri, soprattutto di etnia Zaghawa, siano la base delle forze ribelli, il focolaio da cui è partito l'attacco alla capitale.
Tra le persone di cui non sembrano esserci più tracce, anche molti studenti universitari. Sono stati arrestati il 9 maggio Adam Ibrahim Abdulmajeed, Anwar Yagoub Rahma, Ibrahim Mohamed Idress, Khamees Mohamadain Bakhat, Ismail Mohamadain Bakhat; sono stati invece arrestati il 12 maggio e non si ha più traccia di Alqeen Yousif Guma Alqueen, Adam Yousif Husien, Abdulhaleem Abdulla Husien , Saif aldeen Mohamed Mahamoud, Nour eldeen Mohamed Mahamoud, Gamal Ahmed Haroun, Mohamed Mousa Ibrahim.

La tensione rimane alta.
Il sottosegretario ONU per le missioni di pace Guehenno ha riferito al Consiglio di Sicurezza dell'ONU i timori di nuovi attacchi alle città: sembra che gruppi dell' Esercito di Liberazione del Sudan SLA Unity si stiano preparando ad attaccare la capitale del Darfur settentrionale, El Fasher, mentre gruppi ribelli riconducibili al Jem insieme a forze ribelli ciadiane si starebbero raccogliendo al confine con il Darfur occidentale. Fonti della agenzia MISNA, tuttavia, smentiscono assembramenti intorno a El Fasher.

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lunedì, aprile 21, 2008

Studenti del Darfur arrestati e torturati dalla polizia sudanese - تعذيب طلبة دارفور ومحاكمتهم

Italians for Darfur esprime piena solidarietà agli studenti Daoud Ahmad Al Taher, Mohammad Ali Hamado, Ismail Obeid Abkar, Adam Babakr Nayel, Ahmad Abdeen Hamed, Al Fadel Omar Shamo, Mabrouk Bakheet Ibrahim, Mahmoud Nayel Mohammad e Khaled Ahmad Mansour (16 anni), arrestati dalle forze di sicurezza sudanesi nella regione del Nord Dardefan, con l'accusa di aver creato disordini.
Lo apprendiamo dalla neonata associazione APHRA (The Arab Program for Human Rights Activists) con sede al Cairo, Egitto. I 9 studenti originari del Darfur, tra cui un sedicenne, sarebbero stati torturati e detenuti illegalmente, violando le Convenzioni Internazionali sui Diritti politici e civili sottoscritti dal Sudan stesso e pertanto validi anche nel suo territorio.

L'associazione APHRA, che rivolge un appello anche alle altre organizzazioni arabe affinchè giunga alle autorià sudanesi una condanna unanime, invita a scrivere ai seguenti indirizzi per chiedere venga fatta luce su quanto accaduto:
  • His Excellency President Omar Hasan Ahmad Al Basheer, President's Bureau, People's Palace, P.O.Box 281, Al Khartoum, Sudan - Fax: +249 183 782541;
  • His Excellency Salva Ker Meiradet, Vice President, People's Palace, P.O.Box 281, Al Khartoum, Sudan - Fax: +249 183 779977/ 771025;
  • His Excellency Ali Othman Mohammad Taha, Vice President, People's Palace, P.O.Box 281, Al Khartoum, Sudan -Fax: +249 183 771651
Leggi anche: Studenti del Fronte Democratico picchiati e torturati

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