Il blog di Italians for Darfur

venerdì, maggio 11, 2018

#JusticeForNoura: esempio di come la violenza sulle donne ed Islam siano totalmente distanti

La violenza contro le donne non discrimina. 1 donna su 3 in tutto il mondo subisce violenza fisica o sessuale, indipendentemente dalla razza, dall'età o dal reddito: la violenza domestica è la forma più comune.

Questa non è una novità, eppure, la differenza nel modo in cui viene discusso questo tema non è sempre uguale per i Paesi in cui avviene la violenza. Quando si verificano casi nei Paesi a maggioranza musulmana, gli esperti sono pronti ad incolpare l'Islam stesso, invece di accorgersi dell'esercito di donne musulmane che lottano per i loro diritti all'interno della fede e che difendono le donne  a tutti i costi.

Noura Hussein, una giovane donna del Sudan, fornisce un esempio istruttivo e urgente. All'età di 16 anni, Noura fu costretta a sposarsi da suo padre. Rifiutò e fuggì dalla sua casa di famiglia, vicino a Khartoum, per stare con sua zia a Sennar, a circa 250 km di distanza. Visse lì per tre anni, determinata a finire la scuola, quando ricevette la notizia che i piani del matrimonio erano stati cancellati, e lei era benvenuta a tornare a casa.

Al suo ritorno, divenne evidente che era stata ingannata. La cerimonia nuziale era in corso e Noura fu debitamente "data" allo sposo. Sconvolta, la diciannovenne rifiutò di consumare il matrimonio per un certo numero di giorni. Entro la settimana, la tattica di suo marito divenne sempre più aggressiva. Il marito di Noura l'ha stuprò, con l'aiuto dei parenti che la bloccavano durante l'atto.

Quando il marito tornò il giorno dopo per ripetere il crimine, Noura lo pugnalò uccidendolo. Successivamente tornò dalla sua famiglia, che però la consegnò alla polizia.

Più di un anno dopo, il 29 aprile 2018, Noura è stata condannata per omicidio. Alla sua famiglia fu offerta la scelta di accettare un compenso monetario per il crimine o l'esecuzione. Hanno scelto quest'ultima. Ora la famiglia e la comunità hanno 15 giorni per fare ricorso contro la sentenza. Essi sperano di rovesciare la decisione della pena capitale per Noura anche se la situazione appare impossibile da risolvere.

La storia di Noura non è forse insolita in un mondo in cui la violenza dei partner è diffusa. Tuttavia, c'è qualcosa nel caso di Noura che è indicativo di una verità più ampia. La maggior parte delle persone coinvolte nella sensibilizzazione sul caso di questa giovane donna sono altre donne musulmane sudanesi. La maggior parte delle persone che combattono per Noura sono donne, donne musulmane.

Questa realtà sfiora coloro che affermano che le donne musulmane sono oppresse, sottomesse o credono in una religione che toglie i loro diritti. Tale realtà si trova anche in completa opposizione agli uomini che cercano di usare una versione distorta della sharia per giustificare qualsiasi parte di una tale situazione - il matrimonio forzato, lo stupro, la condanna. Le donne che si battono per conto di Noura puntano sia sulla legge che sulla teologia - non solo il matrimonio infantile è illegale in Sudan, ma  senza il consenso della donna è proibito nell'Islam.

Tuttavia, come spesso accade in casi come questo, la storia diventa un'opportunità per la diffusione di rimostranze e pregiudizi sull'Islam, attraverso l'argomento della difesa dei diritti delle donne. L'Islam è violento, diranno le persone, a causa del modo in cui trattano le loro donne - e guarda, ecco un esempio che rafforza quell'argomento!

Lascia che le donne che si battono per #JusticeForNoura siano un esempio di come ciò sia fondamentalmente scorretto. L'onere per le donne musulmane è incredibilmente pesante: difendersi sia dall'ignoranza dei non musulmani con un programma islamofobico, sia dalle norme profondamente patriarcali che esistono all'interno delle interpretazioni della sharia in tutto il mondo. 

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giovedì, marzo 15, 2018

Incontro internazionale a Il Cairo: anche il Sudan fra gli invitati

L'ambasciata sudanese al Cairo ha detto che Khartoum ospiterà una riunione dei Ministri degli Esteri e dell'Acqua oltre che alcuni rappresentanti dei servizi segreti provenienti dall'Egitto, Etiopia e Sudan dal 4 al 5 aprile sulla diga del Grand Etiopia del Rinascimento (GERD).

In una dichiarazione di martedì, l'ambasciatore del Sudan in Egitto, Abdel-Mahmood Abdel-Halim, ha detto che l'incontro arriva in attuazione dell'esito dell'incontro presidenziale tra il Sudan, l'Egitto e l'Etiopia che si è tenuto a margine del vertice dell'Unione africana lo scorso gennaio ad Addis Abeba.

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mercoledì, marzo 07, 2018

Il Sudan chiede alla Francia di pressare sui gruppi armati per pace

Il Ministro dello Stato sudanese per gli Affari Esteri, Hamid Mumtaz, ha invitato il Governo francese a persuadere i gruppi armati a deporre armi e ad aderire al processo di pace.

Mumtaz ha fatto la sua richiesta in un incontro con l'ambasciatore francese a Khartoum, Emmanuelle Blatmann, presso il Ministero per gli Affari Esteri del Sudan.

"Il Ministro per gli Affari Esteri ha informato l'Ambasciatore francese sugli sviluppi politici ed economici in Sudan e sul suo ruolo nel sostenere la stabilità regionale", ha aggiunto il portavoce del Ministero degli Esteri in una dichiarazione diffusa ai media dopo la riunione.

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mercoledì, febbraio 14, 2018

Il NISS arresta altre figure dell'opposizione

Martedì le autorità sudanesi hanno arrestato alcuni leader dell'opposizione dopo le richieste da parte loro dell'organizzazione di nuove proteste a Khartoum.

Fonti dell'opposizione hanno confermato che i Servizi Segreti e di Sicurezza Nazionali (NISS) hanno arrestato Wajdi Saleh, avvocato e membro principale del partito Ba'th prelevandolo dal suo ufficio a Khartoum e Najla Mohamed Ali, uno dei membri principali dell'Iniziativa della Società Civile (CSI) gruppo.

La detenzione dei due oppositori segue una serie di arresti dei leader dell'opposizione del Partito del Congresso Sudanese, Partito Comunista Sudanese e Partito Nazionale dell'Umma. Tutte queste forze avevano organizzato tre proteste contro l'aumento del prezzo del pane lo scorso gennaio.


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giovedì, febbraio 08, 2018

Forze di polizia impediscono una manifestazione di protesta

Le forze di polizia anti-sommossa si sono riversate nelle strade del sobborgo orientale di Al-Jeraif, a pochi chilometri da Khartoum, per impedire una dimostrazione programmata contro l'aumento dei prezzi organizzata dall'Alleanza Unionista dell'opposizione.

La neonata alleanza delle fazioni frammentarie del Partito Unionista Democratico ha invitato a protestare per la quarta volta contro l'austerità economica del Governo. Le tre altre manifestazioni il 16,17 e 31 gennaio avvennero in diverse aree dello stato di Khartum.

Il relativo successo delle precedenti proteste ha incoraggiato l'opposizione a chiedere ulteriori dimostrazioni nel tentativo di catalizzare la strada per una rivolta popolare allo scopo di rovesciare il Governo accusato di corruzione, oppressione e ingiustizia.

http://www.sudantribune.com/spip.php?article64679

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giovedì, febbraio 01, 2018

Continuano le proteste contro il Governo

Mercoledì la polizia in antisommossa ha usato dei gas lacrimogeni e manganelli per disperdere le persone in protesta contro gli aumenti dei prezzi e il deterioramento delle condizioni di vita in diverse aree di Khartoum.

Dall'uscita del bilancio del 2018 il mese scorso, in un certo numero di Stati sudanesi sono scoppiate proteste pacifiche che hanno portato all'uccisione di uno studente delle scuole superiori nello Stato del Darfur Ovest ed alla detenzione di dozzine di attivisti dell'opposizione in tutto il Paese.

Le forze di opposizione hanno chiesto ai loro sostenitori ed al popolo sudanese di scendere in piazza ed aderire a quella che hanno chiamato la "Marcia della salvezza" per protestare contro le recenti misure economiche.

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mercoledì, gennaio 17, 2018

Manifestazione a Khartoum: arresti e percosse della polzia

Dozzine di manifestanti sono stati picchiati ed arrestati dalla polizia e dagli agenti di sicurezza a Khartoum mentre centinaia di sudanesi erano scesi in strada in una marcia pacifica per protestare contro l'impennata dei prezzi delle materie prime.

La scorsa settimana, il Partito Comunista Sudanese (SCP) aveva chiesto alle autorità statali di Khartoum il permesso di organizzare una marcia pacifica contro l'aumento del prezzo del pane, ma la richiesta era stata respinta.

Tuttavia, il SCP si è unito ad una serie di partiti di opposizione, attivisti ed organizzazioni della società civile che hanno insistito nell'esprimere il loro diritto costituzionale alla protesta pacifica ed hanno invitato le masse a radunarsi vicino al palazzo presidenziale nel centro di Khartoum martedì per marciare verso la sede dello Stato.

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venerdì, dicembre 22, 2017

Arrestata attivista diritti umani per vestire "in modo indecente"

Un giudice dello Stato di Khartoum ha dichiarato colpevole Wimi Omer, famosa attivista dei diritti umani e Mandela Washington Fellow 2017, per aver indossato un abbigliamento indecente.

La scorsa domenica, gli agenti di sicurezza hanno arrestato Wini Omer dopo un'udienza di 24 donne accusate di aver "indossato abiti indecenti" come pantaloni stretti e gonne corte durante una festa privata riservata ad esse. 

Secondo l'Articolo 52 del Codice Criminale, la Polizia per il Pubblico Ordine può arrestare chiunque non sia vestito in modo appropriato.


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martedì, dicembre 19, 2017

Annunciata creazione di un Comitato per la rielezione di al-Bashir

Secondo l'agenzia di stampa ufficiale SUNA, "L'Iniziativa Nazionale della Gioventù per il Presidente" terrà una conferenza stampa per annunciare la formazione di un comitato che sosterrà la ri-nomina del presidente Omer al-Bashir per un terzo mandato.

Secondo l'agenzia ufficiale, l'ente sarà denominato, Comitato Superiore per Concedere Bay'ah (dichiarare fedeltà) al presidente al-Bashir per le prossime elezioni del 2020 che saranno annunciate martedì durante una conferenza stampa presso la Friendship Hall di Khartoum.

Nel frattempo, i membri del Consiglio Shura (consultivo) del Partito al Governo del Congresso Nazionale (NCP) nello Stato del Nilo Bianco hanno dichiarato ieri di sostenere la rielezione del Presidente al-Bashir per un nuovo mandato.

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martedì, novembre 28, 2017

Il NISS arresta due attivisti dell'opposizione

L'opposizione sudanese ha dichiarato che il National Intelligence and Security Services (NISS) hanno arrestato due attivisti dell'opposizione, senza fornire spiegazioni.

In una dichiarazione ai media, l'ombrello dell'opposizione delle Forze del Consenso Nazionale (NCF) ha confermato che il NISS ha arrestato un membro dell'Assemblea Generale della coalizione ed una figura di spicco del Partito Unionista Unificato Nazionale, Mohamed Abdel-Wahab.

Secondo lo NCF, Abdel-Wahab è stato detenuto dopo essere stato convocato nell'ufficio del  NISS a Khartoum Nord.

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mercoledì, novembre 15, 2017

Il Vice Segretario USA in visita a Khartoum

Durante la visita di un anziano diplomatico statunitense in Sudan che non avviene da molti anni, il vice segretario di Stato John J. Sullivan sarà nella capitale sudanese giovedì per i colloqui sulle relazioni bilaterali dopo l'abolizione delle sanzioni economiche.

Il Dipartimento di Stato ha annunciato la visita afermando che avrebbe fatto parte di un tour di otto giorni in cui si recherà in Francia, Sudan, Tunisia e Nigeria dal 14 al 21 novembre.

Sullivan "si recherà quindi a Khartoum, dove incontrerà il ministro degli esteri Ghandour ed altri funzionari governativi per discutere un piano di coinvolgimento per migliorare le relazioni bilaterai e stilato in cinque fasi".

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lunedì, ottobre 30, 2017

Importante diplomatico USA a Khartoum per discutere delle sanzioni

Il Vice Assistente Segretario di Stato degli Stati Uniti per le Finanze contro le Minacce e le Sanzioni, Sandra Oudkirk, è arrivata a Khartoum per una visita ufficiale di due giorni.

In un comunicato stampa esteso ai media, l'ambasciata statunitense a Khartoum ha dichiarato che la Oudkirk sta visiterà il Sudan per incontrare personaggi importanti politici.

L'ambasiata ha sottolineato che lo scopo di questa visita è quello di discutere la recente sospensione delle sanzioni statunitensi sul Sudan e la prosecuzione dell'impegno positivo tra i due Paesi.

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giovedì, ottobre 05, 2017

Il Sudan rompe relazioni diplomatiche con la Corea del Nord per eliminare le sanzioni

Il Sudan rompe i rapporti diplomatici con la Corea del Nord per soddisfare gli standard di riferimento aggiuntivi degli Stati Uniti per eliminare le sanzioni economiche.

Lo scorso luglio, il presidente Donald Trump ha deciso di rimandare la sua decisione sulla revoca permanente dell'embargo economico sul Sudan, indicando la necessità di migliorare gli standard dei diritti umani, la libertà religiosa e gli impegni richiesti dalle sanzioni internazionali sulla Corea del Nord.

L'aggiunta della Corea del Nord nell'accordo quadro, come criterio indispensabile per l'eliminazione delle sanzioni, è dovuta ai rapporti resi noti nel settembre 2011 che sottolineavano i contatti segreti che aveva preso Khartoum con Pyongyang per l'acquisto di missili balistici a medio raggio, missili a corto raggio e missili anti-carri armati.

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mercoledì, ottobre 04, 2017

Protesta presso l'ONU per la richiesta di rilascio dei prigionieri politici

Diverse forze dell'opposizione sudanese hanno protestato nei pressi del quartier generale delle Nazioni Unite a Khartoum in solidarietà con i detenuti politici e lo studente universitario recentemente condannato a morte.

Il mese scorso, un tribunale di Khartoum ha condannato Asim Omer, 21 anni, a morte accusandolo per l'assassinio di un poliziotto durante le proteste dello scorso anno.

Precisamente, Omer, uno studente dell'Università di Khartoum (UofK) e membro del Partito dell'opposizione del Congresso Sudanese(SCoP), è stato arrestato dal servizio di sicurezza sudanese con l'accusa di assassinio durante le proteste degli studenti nell'aprile del 2016.

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mercoledì, settembre 06, 2017

Il NISS arresta un altro membro del Partito di opposizione

L'opposizione del Partito del Congresso Sudanese (SCoP) ha dichiarato che i National Intelligence and Security Services (NISS) hanno arrestato un dirigente del partito, alcuni giorni dopo la sua liberazione.

In una dichiarazione estesa ai media, lo SCoP ha confermato che un membro della sua filiale nel Regno Unito e in Irlanda, Nabil al-Nuweiri, è stato nuovamente arrestato dal servizio di sicurezza sudanese.

Al-Nuwairi era stato arrestato il 29 agosto presso il Khartoum North Criminal Court mentre stava partecipando a una sessione di Governo sul caso di un membro del partito, Asim Omer, accusato di uccidere un poliziotto durante le proteste studentesche nel 2016.

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giovedì, agosto 03, 2017

Studente rischia la pena di morte anche se in assenza di prove

Un tribunale della Capitale sudanese ha ritardato per la seconda volta la condanna su un caso di uno studente universitario accusato di aver ucciso un poliziotto durante le proteste all'Università di Khartoum.

Asim Omer, 21 anni, è uno studente della Facoltà di Scienze Amministrative, UofK e membro della Conferenza degli Studenti Indipendenti (CIS), un braccio studentesco dell'opposizione del Partito del Congresso Sudanese (SCoP).

È stato arrestato dal servizio di sicurezza sudanese e accusato di aver ucciso un poliziotto morto a causa di una Molotov durante le proteste di Khartoum nell'aprile del 2016.

Il giudice ha rinviato la sua sentenza per la seconda volta fino al 15 agosto a causa dell'assenza di testimoni. In una dichiarazione estesa ai media, lo SCoP ha dichiarato che la decisione del tribunale sottolinea che Omer sta correndo il rischio di essere ucciso a qualsiasi costo.

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mercoledì, agosto 02, 2017

Le famiglie dei detenuti politici protestano per il loro rilascio

Le famiglie di due importanti membri dell'opposizione del Partito del Congresso Sudanese (SCoP) hanno organizzato una protesta che richiede la loro liberazione davanti alla sede dei servizi di sicurezza della capitale a Khartoum.

Il partito dell'opposizione ha organizzato un sit-in per protestare contro la persistente detenzione dell'ex Presidente dello SCoP, Ibrahim al-Sheikh, e di Abubakr Youssef, segretario politico del partito, che sono stati arrestati senza che venisse concesso alle loro famiglie di fargli visita.

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mercoledì, luglio 12, 2017

Trump decide di rimandare di 3 mesi l'annullamento delle sanzioni sul Sudan

Il presidente statunitense Donald Trump ha ritardato l'abolizione delle sanzioni economiche sul Sudan per un periodo di tre mesi fino al prossimo ottobre, dicendo che è necessario più tempo per confermare la revoca permanente dell'embargo ventennale.

Il 13 gennaio 2017, l'ex presidente Barak Obama aveva deciso di annullare definitivamente le sanzioni sul Sudan, ma aveva ritardato l'attuazione della decisione per un periodo di sei mesi per incoraggiare Khartoum a intraprendere ulteriori azioni sulla risoluzione dei conflitti armati e di altri processi politici volti a ripristinare le libertà in Sudan.

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giovedì, giugno 15, 2017

Khartoum: inizia il processo del difensore dei diritti umani

Il processo contro il difensore dei diritti umani Mudawi Ibrahim Adam è iniziato a Khartoum in mezzo a una grande presenza di attivisti per i diritti umani e diplomatici stranieri.

Adam, professore universitario e Presidente dell'organizzazione non governativa Sudan Social Development Organisation (SUDO) è stato arrestato il 7 dicembre 2016 dai National Intelligence and Security Services (NISS).

I reati comprendono la pubblicazione di falsi rapporti, minare l'ordine costituzionale, spionaggio, provocare la guerra contro lo Stato, fomentare l'odio settario e gestire un'organizzazione terroristica.

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mercoledì, maggio 31, 2017

JEM-Dabajo accusa il Governo di violare la condivisione del potere

Il Movimento per la Giustizia e l'Uguaglianza-Dabajo (JEM-Dabajo) ha accusato il Governo sudanese di violare il protocollo di condivisione del potere che fa parte di un accordo di pace firmato nel 2013 a Khartoum.

L'ex gruppo ribelle aveva firmato un accordo di pace a Doha con il Governo sudanese il 6 aprile 2013, a seguito della divisione del JEM, guidato da Gibril Ibrahim, nel settembre 2012.

Dopo la formazione del nuovo Governo transitorio incaricato di mettere in atto i risultati del dialogo nazionale, JEM-Dabajo ha protestato la riduzione della sua quota di potere dopo che il taglio del Governo di 14 posti ministeriali.

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